Sono i doni che l'ospite distribuisce fra i commensali, perché li portino a casa; greca è la parola, come greca sembra l'origine dell'uso. Particolare occasione di donare apophoreta erano in Roma i Saturnali, [...] con l'indicazione del dono; e si cercava di destar l'ilarità sorteggiando insieme doni di diverso valore. Si racconta di Elagabalo che destinasse come apophoreta dieci cammelli e dieci mosche, dieci libbre d'oro e dieci di piombo, ecc.
Un libro di ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] , ha rimesso in luce un edificio quadrangolare, ornato con un portico, nel quale si vuole riconoscere l'aedes Caesarum, ampliata da Elagabalo nel III sec. d. C.
Poche sono le memorie che abbiamo del Palatino nel Basso Impero e nel Medioevo. Un ...
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DEL TORRE, Filippo
Tiziana Di Zio
Nacque a Cividale del Friuli il 1ºmaggio 1657 da Mario, discendente dalla nobile famiglia de' Canali, trasferitasi da Milano a Cividale nel sec. XIII, e da Camilla [...] fu data alle stampe a Venezia nel 1741 con il titolo Philippi a Turre episcopi Adriensis de annis imperii M. Antonini Elagabali ac de initio imperii Severi Alessandri dissertatio apologetica secunda.
Il D. mori a Rovigo il 25 febbr. 1717.
Opere ...
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Vedi PLOVDIV dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PLOVDIV (v. vol. vi, p. 253)
L. Botoucharova
Negli Itinerari Romani si trovano i nomi Phinipopolis (Tab. Peut., seg. vii), Philippopoli (Itin. Ant., O. Cunz, [...] Tra il repertorio monetale troviamo riproduzioni delle statue di Prassitele: l'Apollo Sauroctono sotto Antonino Pio, Apollo Liceo sotto Elagabalo.
Sotto gli Antonini e i Severi la città raggiunge la massima espansione. È incendiata dai Goti nel 251 d ...
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. Fu uno dei più antichi scrittori in lingua siriaca. Il suo nome in siriaco suona Bar Dayṣān, cioè "figlio del Dayṣān", che è il fiume che scorre attraverso la città d'Edessa, in greco Βαρδησάνης o Βαρδησιάνης. [...] sull'India secondo le informazioni avute su quel paese da un'ambasciata di Indiani che si recava a Roma dall'imperatore Elagabalo. Scrisse inoltre una storia dell'Armenia e alcune opere astrologiche. Sotto il suo nome va anche un dialogo dal titolo ...
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RHYNDAKOS (῾Ρύνδακος)
A. Bisi
Divinità dell'omonimo fiume microasiatico che nasce presso Aizanoi, nella Frigia, scorre per la Bitinia e si getta nella Propontide.
La sua rappresentazione appare esclusivamente [...] sotto un albero, i cui rami fronzuti conferiscono una nota paesaggistica alla scena. Infine su una moneta di Apollonia del tempo di Elagabalo il R. ha nella sinistra la solita canna ma poggia la destra su una prora di nave e il vaso con l'acqua ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] , sono prevalentemente simboliche; non sappiamo se il grande simulacro perduto della dea, venerato a Cartagine e portato a Roma da Elagabalo per celebrare le nozze tra C. e il dio solare d'Emesa, appartenesse ad epoca romana o precedente.
Le ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] tipologia di queste opere è ignota, giacché un torso da Carnuntum, creduto copia del S. di Aureliano, pare rappresenti Elagabalo. Importante è il fatto che il nume era adorato nel tempio nel suo doppio carattere occidentale e orientale. La tipologia ...
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MEDAGLIONE
Secondina Lorenzina Cesano
. Così si denominano quei prodotti del conio romano, che, per il modulo e il peso, maggiori di quelli della moneta corrente, per l'arte più accurata, per particolarità [...] caratterizzati. Il materiale a noi noto non conferma la notizia di Lampridio circa i grandi multipli d'oro coniati da Elagabalo e demonetizzati da Alessandro, ma di questo abbiamo uno dei maggiori pezzi, il doppio quaternione di 8 aurei (gr. 51 ...
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Auriga era chiamato chiunque guidasse, uomo o donna, casualmente, per professione, liberto, schiavo o proprietario. I cocchieri erano più spesso designati dal nome del veicolo: p. es., cisiarius da cisium [...] l'auriga Eutychus, per i cui cavalli i pretoriani dovettero costruire una stalla. Anche L. Vero, Commodo, Caracalla, Geta, Elagabalo ebbero grande predilezione per l'aurigatio e gli aurighi. Sebbene di solito i premî degli aurighi fossero di palme e ...
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