Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] plasmide all’altro o da un plasmide al cromosoma batterico (➔ elemento). Le modalità di azione di vari geni per la r. senso, all’Antigone di Sofocle) e viene fatto proprio dai primi scrittori cristiani (in particolare, Paolo di Tarso). Nel medioevo, ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] di s. che si basava quasi esclusivamente sull’uso di lettere, applicato prima ai minerali, ma successivamente esteso a tutte le sostanze. Nel sistema di Berzelius ogni elemento era rappresentato da una lettera (non metalli) o due (metalli), cui era ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] Bonifacio in Arnstadt (1704) e a questo periodo risalgono le prime composizioni di data certa, tra le quali il Capriccio sopra la nuziale Weichet nur, betrübte Schatten; l'inquietudine degli elementi e la mestizia d'autunno nella cantata profana Der ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] le leggi dell'elettrodinamica sono le stesse trovate anni prima da Lorentz in modo puramente formale; ma il risultato uno) il valore di una quantità fisica, allora esiste un elemento della realtà fisica che corrisponde a questa quantità; su questa ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] solo dei Paesi Bassi ma dell'Aragona e della Castiglia. Passò i primi anni della sua infanzia a Malines e a Bruxelles, dove la zia sua incomprensione per quel conglomerato d'istituzioni e di elementi contrastanti ch'era la Spagna, lo rese tutt'altro ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] lo studio della matematica. Lesse gli Elementi di Euclide e l'Algebra di A.-C. Clairaut e poi, in meno di due anni, le Instituzioni 1766 L. lasciò Torino per Berlino con un viaggio che lo portò prima a Parigi, poi a Londra, infine ad Amburgo. Il 6 ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] a lui contemporanei e in quelli successivi, a partire già dai primi lavori (L'oiseau de feu, Petruška e Le sacre du printemps processo di liberazione dallo psicologismo, dall'interferenza di elementi letterarî o altro, si afferma una volontà di ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] come l'averroistica; senza impegnarsi con nessuna scuola, trasse elementi da tutte (soprattutto ha subito l'influenza di Agostino (Kepler). Al suo incitamento si deve l'emigrazione dei primi stampatori in Italia. Grande e molteplice è l'efficacia ...
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Compositore e direttore d'orchestra austriaco (Kaliště, Boemia, 1860 - Vienna 1911). Sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione, M. portò il linguaggio romantico a uno sviluppo [...] divenne successore nel 1893, avendo tra l'altro tra i primi discepoli Bruno Walter. Nel 1897, nominato direttore artistico del e Settima esclusivamente strumentali e in cui non compaiono elementi programmatici concettuali, le sinfonie di M. si giovano ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] aprì una piccola "scuola-laboratorio" a livello materno e elementare, atta a fornire possibilità di osservazione e sperimentazione per 1891 (in collab. con Tufts) delinea i primi fondamenti del suo naturalismo umanistico. Con il riconoscere carattere ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; particelle e., quelle, come il neutrino,...