MIELI, Aldo
Ferdinando Abbri
– Nacque a Livorno il 4 dic. 1879, da Mosé e da Marietta Balimbau.
Di origine ebraica, la famiglia aveva vasti possedimenti terrieri nella zona di Chianciano, in particolare [...] dell’Accademia dei Lincei e riguardavano argomenti specifici di chimica organica, il problema dell’andamento delle reazioni chimiche e la possibilità di un nuovo concetto di elementochimico. Nella rivista fiorentina Cronache letterarie del 1910 il M ...
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Minerali
Fabio Catino
Il mondo dell’ordine cristallino
Le qualità esterne dei minerali, peso, forma, colore, trasparenza, durezza, hanno interessato l’uomo fin dalla preistoria. I progressi della scienza [...] . Ogni minerale è pertanto frutto delle specifiche condizioni dell’ambiente in cui si forma, compresa la concentrazione degli elementichimici.
La cristallizzazione da un magma o da una lava, attraverso cui si formano i minerali delle rocce ignee ...
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nebulosa
nebulósa [Lat. nebulosa, f. dell'agg. nebulosus, da nebula "nube"] [ASF] Denom. di oggetti astronomici estesi e diffusi, dall'aspetto di nube brillante od oscura, classificati già nel lontano [...] sulla Terra e quindi appaiono righe che inizialmente furono mal interpretate (alcune di esse furono attribute a un ipotetico elementochimico detto nebulio). Si conoscono più di un centinaio di tali n., con distanze che non superano il migliaio di ...
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atomo
àtomo [Der. del lat. atomus, dal gr. átomos "indivisibile"] [STF] [FAT] Nelle concezioni atomistiche del passato, l'elemento ultimo di divisione della materia, cioè particella di materia assolutamente [...] divisibile, dotata di proprietà ben definite, individuanti varie specie (poi denominate elementichimici). Modernamente, la particella ultima di ogni elementochimico, dotata peraltro di struttura (un nucleo centrale e una distribuzione di elettroni ...
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mercurio
mercùrio [Der. del nome del pianeta Mercurio, con cui gli alchimisti mettevano in relazione il metallo; lat. scient. Hydrargyrum] [CHF] Elementochimico, di simb. Hg, numero atomico 80, peso [...] (v. App. I: VI 664 b). Appartiene alla colonna b del II gruppo, terzo periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi e si rinviene prevalentemente allo stato di solfuro nel cinabro (HgS). Il m. è un metallo che a temperatura ambiente si ...
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informazione posizionale
Mauro Capocci
Modello elaborato alla fine degli anni Sessanta del Novecento dall’embriologo Lewis Wolpert come possibile soluzione al ‘paradosso dello sviluppo’: perché cellule [...] del contesto in cui si trova (per mezzo della ‘lettura’ della situazione, per es., la concentrazione di qualche elementochimico), e non è solo uno stimolo esterno a spingere la cellula verso il proprio destino. Il modello dell’informazione ...
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cripton
cripton (o cripto) [s.m. Dal gr. kry´pton "nascosto", perché per lungo tempo dopo la sua scoperta (1898) non fu possibile identificarlo bene] [CHF] Elementochimico, di simb. Kr, numero atomico [...] 36, peso atomico 83.7, di cui si conoscono gli isotopi stabili di numero di massa 78 (abbond. relat. 0.3 %), 80 (2.2 %), 82 (11.5 %), 83 (11.5 %), 84 (57 %), 86 (17.4 %) e vari isotopi instabili (v. App. ...
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radio 2
ràdio2 [Lat. scient. Radium, denomin. data dagli scopritori P. e M. Curie, nel 1898] [CHF] Elementochimico, di simb. Ra, appartenente alla colonna a del II gruppo, 3° periodo (piccolo) del Sistema [...] '' (210/81Tl), r. D (210/82Pb), r. E (210/83Bi), r. F (210/84Po), r. G (206/82Pb): isotopi radioattivi di vari elementi, presenti nella famiglia radioattiva dell'uranio (v. radioattività: IV 698 Tab. 6.1.3); sono tutti instabili (beta o alfa, come si ...
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V
V 〈vu, meno comunem. vi〉 [Forma maiusc. della lettera v] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, simb. del valore vero, in contrapp. a F, falso. ◆ [CHF] Simb. dell'elementochimico vanadio. ◆ [MTR] [EMG] [...] Simb. di volt. ◆ [ALG] Vcn: simb. di uno spazio vettoriale di dimensione n sul campo c. ◆ [FSD] Vk è il simb. di un centro di colore: v. centri di colore: I 554 e. ◆ [STF] [FSP] V2: sigla del ted. Vergeltungswaffe-2 ...
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neutroni termici
Mauro Cappelli
Neutroni a bassa energia coinvolti nella fisica dei reattori nucleari, così definiti perché la loro energia è comparabile con l’energia termica a temperatura ambiente [...] a temperatura ambiente. La sezione d’urto più elevata consente loro una maggiore probabilità di essere catturati dai nuclei atomici, dando così origine a un isotopo più pesante (spesso instabile) dello stesso elementochimico.
→ Fisica nucleare ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; particelle e., quelle, come il neutrino,...