Chimico (Mulhouse 1886 - Zurigo 1919). Dopo essersi laureato presso il politecnico di Zurigo nel 1890 sotto la guida di A. R. Hantzsch, insegnò dapprima al politecnico e poi (dal 1893) all'università di [...] introduzione del concetto di numero di coordinazione, caratteristico di un elemento in una serie di composti, distinto dalla valenza. La teoria ricerche gli fu attribuito il premio Nobel per la chimica nel 1913. Autore di Neuere Anschauungen auf dem ...
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Chimico (Parigi 1852 - ivi 1907), prof. alla Sorbona; allievo di E. Fremy. Dopo le prime ricerche in chimica organica sugli alcaloidi, si dedicò alla chimica inorganica: preparò diversi derivati inorganici [...] e organici del fluoro e isolò (1886) lo stesso elemento per elettrolisi di acido fluoridrico e fluoruro di potassio fusi; per tali ricerche ebbe il premio Nobel nel 1906. A lui si deve anche un metodo di preparazione del boro basato sulla reazione ...
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Chimico (Mosca 1899 - ivi 1980); prof. e rettore dell'univ. di Mosca; membro e presidente dell'Accademia delle scienze dell'URSS (1951-61). È noto per importanti ricerche di chimica organica, specialmente [...] sui composti organometallici: sintesi dai diazocomposti, trasformazioni reciproche (sostituzione di un elemento metallico, in partic. il mercurio, con un altro), stereochimica, composti a sandwich, determinazione del meccanismo di sostituzione ...
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Chimico fisico statunitense (Buffalo 1918 - ivi 2005). È noto per aver scoperto il prometeo, il 61° elemento della tavola periodica del quale sono note le qualità fosforescenti (1945), insieme a C. Coryell [...] e a L. E. Glendenin. Ha compiuto ricerche teoriche e sperimentali sul comportamento elettrochimico di sostanze scambiatrici di ioni. I risultati delle sue analisi sono illustrati in The radiochemistry ...
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Chimico statunitense (Owosso, Michigan, 1873 - Champaign, Illinois, 1952), prof. all'univ. di Urbana; è noto per diverse ricerche di chimica generale e inorganica (pesi atomici di terre rare, leghe del [...] berillio, ecc.). A lui, a J. A. Harris e L. F. Yntema si deve una prima identificazione (1926) di un nuovo elemento che chiamarono illinio, più tardi (1945) definitivamente identificato da C. Coryell e collaboratori e chiamato prometeo. ...
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Chimico (Berlino 1893 - Bamberga 1960), allievo di W. H. Nernst, prof. di chimica-fisica alle univ. di Friburgo (1935), Strasburgo (1941) e Bamberga (1946). Si deve a lui e a sua moglie Ida Eva Tacke la [...] scoperta (1925) del renio; gli stessi dettero anche notizia dell'identificazione dell'elemento di numero atomico 43 (poi detto tecneto), ma la scoperta non ebbe conferma. ...
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Chimico (Riddarhytta 1694 - Stoccolma 1768); prof. a Uppsala. Il suo nome è legato, particolarmente, alla scoperta dell'elemento cobalto (1735). ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] delle a. naturali dipende dalla natura dei terreni da cui sgorgano o vengono raccolte; fra i numerosissimi elementichimici che possono essere presenti, i principali sono: cloro, bromo, carbonio, fosforo, azoto, boro, arsenico, sodio, potassio, litio ...
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Dispositivo in grado di rilevare una grandezza, interagendo con essa, ricevendone energia e modificando il proprio stato, cioè variando una sua proprietà (la sua lunghezza, la sua resistenza elettrica [...] (anche centinaia) che possono essere presenti nel campione sottoposto all’analisi. Questo scopo viene raggiunto grazie alla selettività chimica dell’elemento sensibile (che si lega di preferenza solamente con la specie in questione) o del processo ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] non accoppiati, mentre i poliradicali sono rari. Composti importanti della chimica inorganica, come il monossido e il diossido di azoto, sono radicali liberi. L’ossigeno, l’elemento più diffuso sulla Terra, allo stato molecolare è un biradicale ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; particelle e., quelle, come il neutrino,...