Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] un segmento di frase, preso così com’è, si cristallizza in un elemento grammaticale o lessicale: è il caso del già citato non ti scordar ).
Le locuzioni verbali sono formate da un predicato unito a un sintagma di vario genere; nella maggior parte ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] LIP ha mostrato una grande produttività delle nasali come primo elemento (Chiari & Castagna 2005: 72-74): il nesso pp. 67-84.
De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
Ellis, Lucy & Hardcastle ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] 19912: 206).
Funzione attributiva è svolta anche dalle apposizioni (➔ apposizione). Si tratta infatti di unità sintattiche, composte da nomi e altri elementi, che si riferiscono a un sintagma nominale cui assegnano una determinata qualità o proprietà ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] Sinclair 1974: 19); e di nucleo (node), ovvero l’unità lessicale di cui si intende studiare il comportamento nelle collocazioni. somma dei significati dei costituenti, ma presenta un elemento semantico aggiuntivo dato proprio dalla loro co-occorrenza ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] la versione della Bibbia, "ruppe l'unità della fede e creò l'unità della nazione", l'A. poneva i classica, vol. X), soprattutto importante per la ricerca dell'elemento celtico nelle lingue romanze, applicazione geniale del principio del sostrato ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] party, opzione zero, funzione pubblica) sia con la combinazione di più elementi (fermata a richiesta, pillola del giorno dopo, otto per mille): tali unità lessicali superiori (dette anche polirematiche; ➔ polirematiche, parole) possono stabilizzarsi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] lingua, d’altare / di memorie, di sangue e di cor»: la lingua è dunque menzionata tra i primi elementi su cui si fonda l’unità, assieme alla religione, alle tradizioni e a un non meglio specificato vincolo di sangue. Questo richiamo alla lingua può ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] la variazione per via di flessione, sia per quanto riguarda gli elementi che non sono testa del sintagma (fare acqua → *fare acque porta a porta, giorno per giorno, formato da due nomi uguali uniti da preposizione;
(d) il tipo culo a terra, mani in ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] in cui il valore spregiativo si è spostato dal primo al secondo elemento, come in farmacopoli, togopoli: non «città dei farmaci» o quanto precedentemente accaduto, negli Stati Uniti, con -gate, come secondo elemento, sull’esempio del famigerato ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] di raddoppiamento sintattico indotto da una lista chiusa di elementi morfosintattici (cfr. Loporcaro 1997b: 90 segg.), mentre 421-432.
Vogel, Irene (1982), La sillaba come unità fonologica, Zanichelli, Bologna.
Zamboni, Alberto (1976), Alcune ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
unito
agg. [part. pass. di unire]. – 1. a. Congiunto, collegato in modo da formare un insieme unitario e solidale, riferito a oggetti materiali: una bandiera fatta di tre pezzi di stoffa uniti insieme; in otto non ci stiamo in un tavolo: mettiamone...