ANDROMACA (᾿Ανδρομάκη)
A. Rumpf*
Figlia di Eetion, sposa di Ettore. Come tale, famosa per la scena del commiato nel libro VI dell'Iliade. Nella leggenda posteriore essa diviene, dopo la conquista di [...] L'identificazione con A. è accertata da un'epigrafe su un cratere calcidese di Würzburg, il quale mostra Paride ed Elena come pendant di Ettore e Andromaca. Alla scena dell'Iliade deve essere certamente riferita la pittura di un soffitto nella Domus ...
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(ebr. Bēt Leḥem) Cittadina della Cisgiordania (29.000 ab. nel 2005), 8 km a S di Gerusalemme. È situata su due colline, l’occidentale con il nucleo più antico, e l’orientale, meno elevata e più spianata, [...] preciso è indicato, in testi del 2° sec., come una grotta presso la città, ove Costantino e sua madre Elena eressero la basilica della Natività. Saccheggiata e incendiata durante la ribellione dei Samaritani, B. fu ricostruita da Giustiniano, subì ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] del 337, e dove sorgeva la Croce dorata su base quadrangolare di porfido eretta da Costantino con ai piedi le statue di Elena e dei tre figli. Il Mamboury afferma che nello scavo compiuto tra il 1945 e il 1950 per la costruzione di alcuni edifici ...
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NAZZANO, Pittore di
P. Bocci
Pittore falisco. Prende il nome dal cratere a figure rosse proveniente da Nazzano, ora nella collezione del principe del Drago a Roma. Vi è rappresentata Arianna dormiente, [...] nel suo ultimo lavoro consistente in una Ilioupèrsis, in cui le figure più felicemente rese sono quelle di Menelao e di Elena. Il pittore, pur non avendo la qualità di quello dell'Aurora, è tuttavia tra i migliori del gruppo falisco. Egli usa ...
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PHOIBE (Φοίβη)
C. Gonnelli
3°. - Titana, figlia di Urano e di Gaia (Hesiod., Theog., 136).
Amata da Koios, fu madre di Latona e di Asteria (Hesiod., Theog., 404 ss.). Secondo Eschilo (Eum., 1 ss.) era [...] iii, 14, 9 e 20, 2) dal suo nome era chiamato Phobaion il recinto sacro di Terapne, vicino al tempio di Elena.
Bibl.: Puchstein-Winnefeld, Bschreibung d. Skulpturen aus Pergamon, I, Berlino 1895, 25; Altert. v. Pergamon, III, p. 37; Türk, in Roscher ...
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PALMITHE (Palmiϑe)
A. Bisi
Forma etrusca del nome dell'eroe greco Palamede (v.).
Il personaggio in questione è raffigurato su tre specchi etruschi, uno da Tuscania, uno dai dintorni di Chiusi e ora nella [...] personaggi della saga troiana, alla quale le fonti classiche legano la maggior parte delle sue vicende. Lo specchio di Orvieto mostra Elena fra i suoi liberatori, uno dei quali è P., mentre sullo sfondo è una dea sulla quadriga con la scritta Euturpe ...
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Pittore, operoso nel sec. XVII, figlio, forse, di quel Fabio, scolaro dell'Agricola che lavorò nel Milanese e che morì nel 1761. Dai documenti non risulta con certezza se Giacomo C. fosse bresciano o milanese. [...] S. Giustino nella chiesa del Santo, abilmente composto, ma dal colorito ancora alquanto aspro, la pala nella chiesa della beata Elena Enselmini o delle Francescane, quella sull'altar maggiore della chiesa di S. Rosa, e, soprattutto, la serie di mezze ...
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DEL DUCA, Lodovico
Beatrice Hernad
Figlio di Giovan Pietro e fratello dell'architetto e scultore Giacomo, nacque in Sicilia, forse a Cefalù. Talvolta fu erroneamente chiamato Scalza (Scalzi, Scalzo: [...] .
All'inizio degli anni '70, il D. collaborò col fratello Giacomo al monumento funebre, realizzato da quest'ultimo, di Elena Savelli in S. Giovanni in Laterano. Sul marmo risaltano numerosi i rilievi in bronzo: un angelo, l'effige della defunta ...
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COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] e il suo ambiente sociale nel Trecento e nel primo Quattrocento, Torino 1960), p. 170; T. Bertelé, Costantino il Grande e S. Elena su alcune monete bizantine, Numismatica 14, 1948, pp. 91-106; s.v. Constantin, in Réau, III, 1, 1958, pp. 341-344; R ...
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CELEGA (Zelega), Iacopo (Giacomo)
Lionello Puppi
Figlio di Pier Paolo e imparentato (ma non ci è noto in qual grado) con Antonio Celega, appare in un documento del 1425 che lo attesta implicato in qualità [...] 673; P. Paoletti, L'archit. e la scultura del Rinasc. in Venezia, Venezia 1893, pp. 16, 21; R. Gallo, La chiesa di S. Elena, Venezia 1926, p. 17; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Roma 1959, p. 866; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p ...
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loc. s.le f. e m. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, esperto che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti offensivi e lesivi della sensibilità e della...