Uomo politico canadese (St. Thomas, Quebec, 1795 - ivi 1865); eletto al parlamento (1841), fu commissario per i Lavori pubblici (1848-49). Nominato membro a vita (1856) dell'assemblea legislativa divenne, [...] poco dopo, primo ministro; svolse una politica di economia amministrativa. Nuovamente primo ministro (1864), presiedette la conferenza intercoloniale di Ottawa ...
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Figlio (m. 1157) di Magnus I re di Svezia, eletto re nel 1146, ebbe per rivale il cugino Sven III che nel 1150 riuscì a cacciarlo. Riparò presso Federico Barbarossa, che obbligò Sven a riconoscersi vassallo [...] dell'Impero e a cedere alcune parti del regno (isole danesi) a Canuto ...
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Patrizio di Lovanio, che, eletto alla carica suprema di villicus (meier) verso il 1350, si pose a capo del partito popolare, iniziando una violenta lotta contro il patriziato organizzato nei lignages e [...] questo dare una soddisfazione ai lignages; ma il duca stesso lo nominò dopo scabino patrizio e nel 1362 C. fu eletto capo patrizio del comune (rector communitatis). Egli approfittò della sua carica per arricchirsi coi beni confiscati e coi riscatti ...
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Doge di Venezia (m. 1700), figlio di Bertuccio; fu eletto doge nel 1694. Nei sei anni del suo dogato si concluse l'impresa di Chio, con l'abbandono dell'isola, e si ebbero le gravose paci di Rijswijk e [...] di Passarowitz. Fu sepolto, col padre, nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, nello splendido mausoleo opera di Andrea Tirali ...
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Uomo politico statunitense (Danville, Kentucky, 1792 - Perth Amboy 1857). Eletto membro della Camera dei rappresentanti del Kentucky nel 1816, fu sostenitore dell'abolizione dello schiavismo, attirandosi [...] ostilità tali che lo costrinsero ad abbandonare il paese. Ritiratosi nell'Ohio, fondò il Philanthropist (1836), dove proseguì la sua campagna per l'immediata emancipazione dei neri ...
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(ebr. Yiftāḥ) Giudice d’Israele, della regione di Galaad. Eletto capo per combattere gli Ammoniti, fece voto che in caso di vittoria avrebbe immolato la prima persona che avesse incontrato tornando a [...] casa. La vittima fu la sua unica figlia e I. la immolò dopo averle concesso una dilazione di due mesi per «piangere la sua verginità», errando con le compagne sui monti ...
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Di origine sarda (m. nel 370 o 371); fu eletto alla diocesi di Vercelli nel 345. Oppostosi alla politica filoariana dell'imperatore Costanzo, fu esiliato (355) a Scitopoli e poi in Cappadocia. Restituito [...] a Vercelli nel 361, lottò contro Aussenzio, usurpatore della sede milanese. Gli fu attribuito il simbolo atanasiano Quicumque; ci sono pervenute tre sue lettere. Festa, 16 dicembre ...
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Nativo della Cappadocia, fu maestro di Giuliano l'Apostata; eletto vescovo da un sinodo ariano di Antiochia, nel 357 fu inviato dall'imperatore Costanzo, intruso al posto di s. Atanasio, ad Alessandria, [...] donde dovette fuggire dopo qualche mese; vi tornò dopo il sinodo di Seleucia (359), ma fu ucciso in una sommossa popolare nel 361 ...
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Uomo politico italiano (n. Trapani 1972). Architetto, è stato eletto al Senato nel 2013 e nel 2018 nelle fila del Movimento 5 stelle. Nel 2014 è stato capogruppo del movimento a Palazzo Madama. Dal 2018 [...] al 2019 è stato Sottosegretario di Stato al Ministero per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta ...
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Arcivescovo di Ravenna (n. Tossignano - m. 928 circa), fu eletto (914) pontefice forse per l'intervento di Teodora cui una tradizione vuole fosse legato da una relazione. Volitivo, organizzò la lotta contro [...] i Saraceni del Garigliano. Contrappose Berengario I, da lui incoronato imperatore, all'invadenza di Marozia, figlia di Teodora. Più tardi, per lo stesso scopo, cercò di accordarsi con Ugo di Provenza, ...
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eletto
elètto agg. e s. m. [part. pass. di eleggere, dal lat. electus, part. pass. di eligĕre]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nominato, scelto a una carica, a qualche dignità o grado (con valore aggettivale o, più spesso, participiale): i deputati,...
eletta
elètta s. f. [part. pass. sostantivato di eleggere; cfr. il fr. élite e l’ital. scelta], letter. – 1. Scelta, elezione: fare un’e. dei giovani più valorosi; io temo forse Che troppo avrà d’indugio nostra e. (Dante), cioè la deliberazione...