Romano (m. 996), eletto (985) come successore di G. XIV, dietro accordo del partito dei Crescenzî con quello imperiale. Svolse attiva opera religiosa e seppe difendere le prerogative della Santa Sede nei [...] confronti dei vescovi francesi che, col favore del loro re, tentavano di eliminarle (991). Oppresso dal prepotere dei Crescenzî, fuggì in Toscana. Fu riammesso a Roma quando si seppe che Ottone III si ...
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SEVERINO, papa
Mario Niccoli
Eletto dal clero romano alla morte (12 ottobre 638) di papa Onorio I, in un momento cioè in cui la lotta accesasi intorno alla questione monotelita (v. monoteliti) era giunta, [...] arrivo dei rappresentanti del clero romano che si erano recati a Costantinopoli a sollecitare il gradimento imperiale per l'eletto. A Costantinopoli i messi romani erano stati invitati a sottoscrivere l'Ecthesis ma essi si limitarono a promettere che ...
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Eletto dall'esercito a Pavia dopo la morte di Totila (552), l'anno successivo dovette correre in aiuto di Cuma assalita dal generale bizantino Narsete; si combatté accanitamente alle falde del Monte Lattaro [...] (Vesuvio), per due giorni, finché T. cadde ucciso; e i suoi, scampati alla strage, si dispersero, tranne un gruppo che qualche tempo dopo tentò di riprendere la lotta ...
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Eletto pretore per il 188 a. C., ebbe in sorte la Sicilia; console nel 186 a. C., si occupò, con il collega Spurio Postumio Albino, della repressione dei Baccanali. Inviato nel 172 in Grecia a capo di [...] un'ambasceria, quando la guerra contro Perseo era già decisa, indusse astutamente il sovrano macedone a una nuova iniziativa diplomatica presso il senato, destinata solo a far guadagnar tempo ai Romani ...
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Eletto nel 428 o 429 (m. 441 circa), amico di Nestorio; giunse, con i vescovi d'Asia, al Concilio di Efeso (431) in ritardo, quando s. Cirillo di Alessandria aveva fatto adottare la condanna di Nestorio. [...] G. riunì allora i vescovi del suo partito in un conciliabolo, scomunicando Cirillo, che nel concilio scomunicò a sua volta Giovanni. Poi le trattative tra i due condussero all'accordo del 433 in cui G. ...
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Eletto nel 1430 (m. 1456) dalla maggioranza dei canonici, rinunciò alla carica a favore di Ulrich von Manderscheid, di cui divenne coadiutore. Consacrato vescovo alla morte del predecessore (1439), si [...] accostò all'antipapa Felice V; fu deposto da Eugenio IV, ma tale provvedimento non ebbe nessun effetto pratico. In seguito fu a capo di un partito di elettori desiderosi di una riforma dell'Impero, e perciò ...
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Eletto (739) successore di Gregorio dal partito avverso al re Liutprando, prevedendo certa la lotta col re, cercò di consolidare la propria situazione alleandosi col papa Gregorio III e riponendo sul trono [...] di Spoleto Trasamondo, deposto da Liutprando. Poté così reggersi tre anni; ma essendosi il nuovo papa Zaccaria riconciliato con Liutprando, e avendo Trasamondo subìto una grave sconfitta, G. cercò di salvarsi ...
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Eletto dopo la morte di Sergio IV (giugno 1012) grazie all'appoggio della fazione dei Crescenzî, dovette però fuggire da Roma e nel dicembre dello stesso anno si presentò, per ottenerne l'aiuto, a Enrico [...] II in Sassonia; ma questi, pur accogliendolo amichevolmente, finì per appoggiare Benedetto VIII; dopo di che di G. non si hanno più notizie ...
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Eletto capitano del popolo a Roma (nov. 1312), circondatosi di un consiglio di boni viri, combatté i nobili, nel nome dell'imperatore, occupando le loro fortezze e assoggettando Velletri; sebbene riconfermato [...] da Clemente V il 13 febbr. 1313, fu deposto nello stesso mese da una rivolta che portò al potere gli Orsini e i Colonna ...
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Eletto console (53 a. C.), in base alla legge pompeiana de ambitu, con effetto retroattivo, fu accusato (51) di corruzione; ma fu salvato per la difesa dell'oratore Ortensio, suo zio; nuovamente accusato [...] in base alla legge Licinia de sodaliciis, venne condannato; nella guerra civile fu legato di Cesare in Africa e in Spagna ...
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eletto
elètto agg. e s. m. [part. pass. di eleggere, dal lat. electus, part. pass. di eligĕre]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nominato, scelto a una carica, a qualche dignità o grado (con valore aggettivale o, più spesso, participiale): i deputati,...
eletta
elètta s. f. [part. pass. sostantivato di eleggere; cfr. il fr. élite e l’ital. scelta], letter. – 1. Scelta, elezione: fare un’e. dei giovani più valorosi; io temo forse Che troppo avrà d’indugio nostra e. (Dante), cioè la deliberazione...