Romano (m. 657), fu eletto il 10 agosto 654, dopo che Martino I era stato catturato dall'esarca e deportato (17 giugno 653). Inviò allora a Costanzo II legati per notificare la sua elezione; costoro si [...] dimostrarono concilianti verso la dottrina monotelita che aveva allora la protezione imperiale, ma furono sconfessati da E. rimasto fedele alla posizione del predecessore. Morì quando era già morto (16 ...
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Teologo (m. 1504); eletto a tale sede nel 1485 dal granduca di Mosca Ivan III, vi rimase sino al 1504. Insieme a Iosif Volockij di Volokolamsk cercò di agire con energia contro la setta dei giudaizzanti. [...] Fece tradurre da testi greci e ebraici, nonché dalla Vulgata, i Libri Sacri, assicurando alla chiesa russa la prima versione completa della Bibbia. Verso la fine della vita subì la prigione per essersi ...
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Ecclesiastico (m. Roma 1136). Eletto arcivescovo di Milano nel 1126, nel 1128 accondiscese alle tendenze autonomistiche del clero e dell'aristocrazia milanesi incoronando re, a Monza e a Milano, Corrado [...] di Svevia, candidato avverso al pontefice; lo appoggiò poi nella sua politica in Lombardia, incorrendo nella scomunica da parte di un concilio riunito a Pavia dal legato pontificio (1129). Sostenne quindi ...
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Fu eletto dagli Apostoli di Gesù a completare il numero dei dodici in luogo del traditore Giuda Iscariota (Atti 1, 15-26). Varie le leggende sorte attorno a M.: secondo una tradizione avrebbe predicato [...] in Etiopia subendovi il martirio, altre lo dicono lapidato dai Giudei. Festa, 14 maggio (fino al 1970, 24 febbr.). A lui si attribuiva l'apocrifo Vangelo di M., da alcuni identificato con le Tradizioni ...
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Romano (m. 897); eletto vescovo di Anagni da Formoso, successe a Bonifacio VI (pontefice per 15 giorni) nel maggio dell'896, con elezione irregolare, essendo vietato allora il mutamento di sede vescovile. [...] Accettò, piegandosi ad Agiltrude, madre di Lamberto di Spoleto, di processare il defunto papa Formoso, che, dopo aver incoronato Lamberto imperatore, gli aveva preferito Arnolfo di Carinzia. Nel famoso ...
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Romano (m. 996), eletto (985) come successore di G. XIV, dietro accordo del partito dei Crescenzî con quello imperiale. Svolse attiva opera religiosa e seppe difendere le prerogative della Santa Sede nei [...] confronti dei vescovi francesi che, col favore del loro re, tentavano di eliminarle (991). Oppresso dal prepotere dei Crescenzî, fuggì in Toscana. Fu riammesso a Roma quando si seppe che Ottone III si ...
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Eletto nel 428 o 429 (m. 441 circa), amico di Nestorio; giunse, con i vescovi d'Asia, al Concilio di Efeso (431) in ritardo, quando s. Cirillo di Alessandria aveva fatto adottare la condanna di Nestorio. [...] G. riunì allora i vescovi del suo partito in un conciliabolo, scomunicando Cirillo, che nel concilio scomunicò a sua volta Giovanni. Poi le trattative tra i due condussero all'accordo del 433 in cui G. ...
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Eletto dopo la morte di Sergio IV (giugno 1012) grazie all'appoggio della fazione dei Crescenzî, dovette però fuggire da Roma e nel dicembre dello stesso anno si presentò, per ottenerne l'aiuto, a Enrico [...] II in Sassonia; ma questi, pur accogliendolo amichevolmente, finì per appoggiare Benedetto VIII; dopo di che di G. non si hanno più notizie ...
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Eletto (344) vescovo dagli ariani contro Paolo di Costantinopoli, dopo alterne vicende fu deposto nel 360 dagli acaciani. Incerte le notizie sulla vita; non si conoscono sue opere né il suo preciso rapporto [...] con l'eresia detta dei macedoniani; sembra fosse un semiariano del gruppo di Basilio d'Ancira ...
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Eletto (m. dopo 1063) alla diocesi amalfitana nel 1040, prese parte al movimento riformatore della Chiesa. Col card. Umberto di Silvacandida fu inviato da papa Leone IX a Costantinopoli per cercare di [...] ridurre all'obbedienza di Roma il patriarca Michele Cerulario ...
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eletto
elètto agg. e s. m. [part. pass. di eleggere, dal lat. electus, part. pass. di eligĕre]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nominato, scelto a una carica, a qualche dignità o grado (con valore aggettivale o, più spesso, participiale): i deputati,...
eletta
elètta s. f. [part. pass. sostantivato di eleggere; cfr. il fr. élite e l’ital. scelta], letter. – 1. Scelta, elezione: fare un’e. dei giovani più valorosi; io temo forse Che troppo avrà d’indugio nostra e. (Dante), cioè la deliberazione...