Fenomeno elettrocinetico, che in biochimica costituisce una metodica indispensabile per lo studio delle macromolecole biologiche (proteine, acidi nucleici), consistente in un movimento unidirezionale di particelle elettricamente cariche, sospese o disciolte in un mezzo liquido conduttore, sotto l’azione del campo elettrico tra due elettrodi. Il fenomeno ha, più in particolare, il nome di anaforesi ...
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(o protidemia) In biochimica, tasso plasmaproteico, determinato mediante elettroforesi (protidogramma). In un uomo sano, in 100 cm3 di plasma o di siero sono contenuti 6,5-8 g di proteine. Le alterazioni [...] patologiche, quantitative e qualitative, delle p. sono indicate con il termine disproteinemie. Le più frequenti forme di disproteinemia sono rappresentate dalle ipoproteinemie, dovute a insufficiente apporto ...
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Proteina presente nella frazione proteica del plasma dei Vertebrati. Nell’uomo, con l’elettroforesi, è possibile separare dall’albumina, principale componente proteico plasmatico, quattro gruppi di g.: [...] le α1-g., le α2-g., le β-g. e le γ-globuline. I costituenti principali delle α1-g. sono: α1-lipoproteina; α1-fetoproteina; α1-antitripsina; α1-glicoproteina acida; protrombina. Tra le α1 e α2-g. sono presenti ...
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Proteomica
GGennaro Marino
di Gennaro Marino
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) dalle proteine alla proteomica; b) definizioni. ▭ 2. Metodologie: a) l'elettroforesi bidimensionale (2DE); b) la spettrometria [...] che seguono saranno descritti i principali metodi di separazione e di identificazione utilizzati in proteomica.
a) L'elettroforesi bidimensionale (2DE).
L'impiego di tecniche ortogonali di separazione in biochimica può esser fatto risalire alla fine ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Apparecchiature e tecniche di laboratorio
Angela N.H. Creager
Apparecchiature e tecniche di laboratorio
Le apparecchiature scientifiche [...] un supporto solido ‒ cominciò a sostituire la tecnica a fronte mobile di Tiselius. Dalla fine degli anni Quaranta l'elettroforesi zonale su carta consentì la separazione di macromolecole in bande distinte. Nel 1959, per la prima volta, fu utilizzata ...
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Genetista britannico naturalizzato statunitense (Halifax 1925 - Chapel Hill 2017). Laureatosi in fisiologia (1946) e poi in biochimica (1951) all’univ. di Oxford, ha ideato la tecnica dell’elettroforesi [...] su gel (1950). Trasferitosi in Canada e poi negli USA, dal 1988 è prof. di patologia e medicina di laboratorio presso l’univ. del North Carolina. Nel 2007 ha condiviso con Martin J. Evans e M.R. Capecchi ...
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Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...] da una miscela mediante applicazione di un campo elettrico (➔ elettroforesi).
Elettronica
B. di frequenze Intervallo compreso tra due frequenze limite, o intorno a una frequenza media; per es., b. delle onde medie (frequenze comprese tra 0,3 e 3 ...
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In biochimica, metodologia messa a punto da R.R. Porter e F. Sanger nel 1948 e utilizzata da V.M. Ingram per lo studio dell’emoglobina S, con cui si ottengono le mappe peptidiche di una determinata proteina. [...] in punti particolari riducendola a una serie di oligopeptidi. Un’aliquota della miscela peptidica è separata mediante elettroforesi su supporto solido; successivamente viene effettuata una cromatografia, in una direzione spostata di 90° rispetto a ...
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In biologia molecolare, è detta southern b. una tecnica (dal nome del biologo scozzese E.M. Southern) che permette di riconoscere specifici frammenti di DNA mediante ibridazione con sonde marcate. La [...] , dopo l’estrazione e la denaturazione, il trattamento con formaldeide per distenderle in forma lineare, sono separate con l’elettroforesi su gel. L’RNAm viene trasferito su nitrocellulosa, esposto a una sonda di DNA a singolo filamento denaturato e ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] ai metodi empirici impiegati in passato per valutare le varie frazioni proteiche (tipo test del benzoino colloidale) viene preferita oggi l'elettroforesi. I valori normali corrispondono a meno di 50 mg/dl. Un aumento più o meno marcato si ha in tutte ...
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elettroforesi
elettroforèṡi s. f. [comp. di elettro- e del gr. ϕόρησις «trasporto», dal tema di ϕορέω «trasportare»]. – Fenomeno fisico consistente nello spostamento unidirezionale di particelle colloidali (micelle) sotto l’azione del campo...
elettroforetico
elettroforètico agg. [der. di elettroforesi] (pl. m. -ci). – Relativo all’elettroforesi, che sfrutta il fenomeno dell’elettroforesi: procedimenti elettroforetici.