RADIOCHIMICA
Moise HAISSINSKY
Paolo SPINEDI
La r. tratta dei varî fenomeni connessi coi processi e con le radiazioni nucleari. Nel passato però si designava con questo termine lo studio delle azioni [...] anche in spostamenti degli atomi dalle loro posizioni di equilibrio (effetto Wigner). Una molecola AB, per esempio, è ionizzata, in AB+ + elettrone. Lo ione AB+ può poi scomporsi formando l'atomo o il radicale libero A e lo ione B+. Un'altra molecola ...
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Si definiscono c. di c. (I, p. 326; XXXIV, p. 911) molecole o ioni comprendenti almeno uno ione metallico, detto atomo centrale o centro di c., circondato da atomi o molecole in una ben definita disposizione [...] ottadrico nella teoria detta del campo dei leganti è illustrato nella fig. 6.
Negli orbitali indicati con σ vanno i dodici elettroni portati dai leganti, cioè si formano sei legami omeopolari in cui l'atomo metallico fa da accettore e i leganti da ...
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RUSKA, Ernst August Friedrich
Pietro Salvini
(App. III, II, p. 638)
Fisico e ingegnere tedesco. Nel 1955 è stato nominato direttore dell'Istituto di microscopia elettronica di Berlino Ovest afferente [...] di qualche kV. Nel 1931, con l'aiuto di Knoll, R. costruì quello che può essere ritenuto il primo microscopio elettronico. Facendo uso di due lenti magnetiche in serie, riuscì a ottenere su uno schermo elettrofluorescente l'immagine di un campione ...
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Laughlin, Robert Betts
Pietro Salvini
Fisico statunitense, nato a Visalia (California) il 1° novembre 1950. Laureatosi presso la University of California di Berkeley, ha successivamente conseguito il [...] L. fa riferimento alla sua interpretazione teorica del fenomeno, che introduce uno stato quantico innovativo per gas di elettroni altamente correlati in un sistema bidimensionale e sottoposti a un intenso campo magnetico. Quella di L. costituisce una ...
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SCHWINGER, Julian Seymour
Fisico, nato a New York il 12 febbraio 1918. Ottenne il Ph. D. nel 1939 alla Columbia University. Passò quindi all'università della California, dove fu collaboratore di J. R. [...] , relativisticamente invariante, da lui elaborata analizzando e scomponendo i termini infiniti di autoenergia (self energy) dell'elettrone, il problema relativo all'interazione tra una particella e il campo da essa stessa generato viene risolto ...
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La simmetria in natura
Marco Fontana
Verso la fine del 20° sec. la fisica ha subito un cambiamento di paradigma epocale. Non è stata una rivoluzione così importante come quella che ha portato alla [...] nome di Enrico Fermi, che ne studiò le proprietà). I fermioni sono caratterizzati da spin cosiddetti seminteri (1/2, 3/2,…): l’elettrone ha spin 1/2. Si può ora enunciare un principio che si applica ai fermioni: non più di una particella può occupare ...
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costante 1
costante1 [s.f. dall'agg. costante] [LSF] Quantità o grandezza che non varia al variare di parametri dai quali si può a priori pensare che dipenda; in questo senso è contrapp. a variabile [...] ), o c. di Eulero, base dei logaritmi naturali, le c. fondamentali della fisica o c. universali (carica dell'elettrone, velocità della luce nel vuoto, ecc.: v. costanti fisiche fondamentali; costanti fisiche fondamentali, derivazione statistica delle ...
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superreticolo In fisica dello stato solido, relativamente a una soluzione solida, il reticolo dell’elemento che funge da soluto, immerso nel reticolo dell’elemento che funge da solvente. Gli atomi del [...] i bordi delle bande di valenza e di conduzione, ΔE e ΔE′ sono le altezze delle barriere energetiche rispettivamente per elettroni e lacune. Un elettrone con energia compresa tra Ec ed Ec+ΔE si propaga nel GaAs fino a una delle interfacce dove subisce ...
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INTERFERENZA e DIFFRAZIONE
Ottavio Munerati
Prima di definire tali fenomeni, si rileva che essi possono verificarsi quando moti vibratorî o regolarmente periodici si propagano attraverso un mezzo elastico. [...] materiale e la sua velocità, più corta è tale λ. La formula fondamentale di De Broglie è:
dove m è la massa dell'elettrone, v la sua velocità impressa dal potenziale V in volt, h la costante di Planck. A parte le considerazioni che hanno condotto De ...
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lavoro
lavóro [Der. del lat. labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] Nel linguaggio comune, la fatica e quindi l'energia (muscolare, biologica in senso lato) associata al raggiungimento di uno scopo determinato; [...] di un difetto: v. difetti reticolari: II 133 e. ◆ [FSD] L. di estrazione: l'energia mediamente occorrente perché un elettrone di conduzione sia emesso dalla superficie di un metallo o di un semiconduttore per effetto fotoemissivo o termoelettronico o ...
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elettrone
elettróne s. m. [dall’ingl. electron (termine coniato nel 1891 dal fisico irland. G. J. Stoney), comp. di electr(o)- «elettro-» e -on di anion «anione»]. – In fisica, particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica...
elettronica
elettrònica s. f. [dall’agg. elettronico, sull’esempio dell’ingl. electronics]. – Parte della fisica e dell’elettrotecnica che studia i processi di emissione elettronica e i fenomeni cui dà luogo la propagazione di fasci di elettroni...