Teologo e pensatore ebreo (Livorno 1823 - ivi 1900); di famiglia di origine marocchina, propugnò l'inclusione della teologia cabbalistica nell'ebraismo accanto alla tradizione talmudica. Autore, in ebraico, di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici (Morale juive et morale chrétienne, 1867; Teodicea e attributi di Dio, ...
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Rabbino (Pitigliano 1876 - Dolo 1965). Allievo di EliaBenamozegh a Livorno, fondò e diresse giornali ebraici, tra i quali La rassegna mensile di Israel, segnalandosi come polemista e apologeta. Fu anche [...] attivo politicamente come propagatore del sionismo e come rappresentante dell'ebraismo italiano. Insegnò al collegio rabbinico italiano. Fu scrittore prolifico, in particolare di opere divulgative e di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] rilievo come Samuel David Luzzatto – e posizioni più aperte e dialettiche, come quelle di Marco Mortara o EliaBenamozegh.
La libertà religiosa per i culti «acattolici» rimaneva comunque ristretta nelle previsioni statutarie che tolleravano la loro ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] attitudine allo studio, il C. venne accolto nel collegio rabbinico, dove trovò due maestri d'eccezione: Israel Costa e EliaBenamozegh: il primo, esperto conoscitore della lingua ebraica, e l'altro, dotato di vastissima cultura teologica e filosofica ...
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