Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] distinti trattamenti (riguardo ai processi che interessano segmenti atoni finali in italiano in condizioni fonosintattiche, ➔ elisione; ➔ fonetica sintattica).
In ➔ fonologia lessicale osserviamo invece come, in diacronia e in diatopia, sottostando a ...
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SOPRA-, SOVRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino supra e indica superiorità, eccesso, ma anche – in senso proprio – una ‘posizione superiore, in alto’.
Si trova in parole composte derivate dal latino [...] sopraluogo
soprattassa / sopratassa
sopravvalutare / sopravalutare
Davanti a una parola che comincia con vocale, si ha spesso l’elisione della -a finale di sopra- o sovra-
sovreccitare, sovrumano
Tuttavia, per alcuni composti sono adoperate anche le ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] seconda, solitamente entrambe conservano il proprio ruolo di nucleo sillabico (cfr. molt[aˈɛ]nfasi), a meno che non vi sia ➔ elisione della prima (cfr. fort[ˈɛ]nfasi) o che quest’ultima si riduca a legamento (cfr. cert[ja]nni).
Quando infine le due ...
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L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo [...] e massì, questa peraltro considerata piuttosto ➔ substandard).
Alcune forme univerbate sono il risultato di fusioni ottenute originariamente in virtù dell’elisione o della caduta di una vocale: giust(o)appunto, tutt(o)uno, or(a)mai; non è però la ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] solo nello scritto colto, mentre in tutti gli altri usi si preferisce ci.
I pronomi clitici presentano anche fenomeni fonologici, in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono a l’ dinanzi a vocale (l’ho visto). Quest ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] lo vuole perché qual è parola a sé, è spesso scritto qual’è per analogia con forme come cos’è, quand’è; ➔ elisione). È comunissimo, poi, l’abuso di d eufonica, che andrebbe scritta fra vocali identiche (ad Alessandria), ma non tra vocali diverse (e ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] finale davanti a vocale della parola seguente: cinq[a]nni «cinque anni», sempr[a]vanti «sempre avanti». Nello standard l’elisione avviene soprattutto quando le due vocali a contatto hanno il medesimo timbro e sono entrambe atone (er[a]ntico «era ...
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Le ➔ preposizioni formano un gruppo di nove elementi invariabili (► variabili e invariabili, parole). Sono: a, con, da, di, in, per, su, tra e la sua variante fra.
A queste preposizioni proprie si aggiunge [...] gli, ecc.
Davanti a parole che cominciano per vocale, le preposizioni articolate che terminano in vocale si elidono (➔ elisione; ► apostrofo), ma solo al singolare: nell’istante, sull’albero. Di preferenza, non si elidono al plurale: è raccomandabile ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] immediatamente susseguentisi all’interno di una parola come un unico fonema vocalico (aurea, dearum, eum, duobus ecc.); la sinalefe (o elisione), per cui la quantità di una sillaba finale uscente in vocale o in dittongo o in m di regola non veniva ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale...
apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare...