Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] di fitoterapia (vi sono descritti con precisione, insieme ai relativi effetti, il papavero, la cicuta, la mandragora, l'elleboro), precursore dei testi di farmacologia vegetale che, dal Medioevo in poi, tanta parte avranno nella pratica speziale.
A ...
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MEDICINALI, PIANTE
Fabrizio CORTESI
Con questo nome, e anche con quello di officinali (da officina "farmacia"), s'indicano quei vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici.
L'uso [...] (frutti); quasi tutte le erbe del mese precedente; lattucario; licopodio (spore); luppolo (coni); belladonna, elleboro bianco (radice); giusquiamo, papavero, senape, stramonio (semi); aconito, colchico, orchidee (tuberi); carbone del granturco ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] parte di gran lunga più delicata della formazione: in dosi forti, molte di queste droghe (in particolare i purganti come l’ellèboro) erano veleni che soltanto un lungo uso e molti errori potevano insegnare a padroneggiare (l’autore del Libro V de Le ...
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(fr. alcaloïdes; sp. alcaloides; ted. Alkaloide; ingl. alcaloids; dall'arabo al-qalī unito al suffisso scientifico -oide: perciò alcaloide "simile ad alcali").
Generalità. - Per il modo con cui si vennero [...] acido chinico nella Cinchona, il meconico nel papavero, l'aconitico e il veratrico, rispettivamente nell'aconito e nell'elleboro. bianco.
La quantità di alcaloidi nei vegetali subisce sensibili variazioni a seconda della specie o varietà delle piante ...
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Cardinale, nato nel 1422 a Pescia, e più precisamente' a Villa Basilica. Studiò a Firenze sotto la guida di Carlo e Leonardo d'Arezzo, sentì le lezioni di Giannozzo Manetti e del Guarino, e si addottorò [...] durante il viaggio da febbri malariche, morì a S. Lorenzo alle grotte, presso Bolsena, per una dose troppo forte di elleboro somministratagli da un medico inesperto, nel 1479.
Due atti della sua vita lo caratterizzano meglio: la lettera che scrisse a ...
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Sostanze che fanno vomitare senza produrre altre gravi manifestazioni generali: p. es. l'apomorfina, l'ipecacuana, il solfato di rame, il tartrato d'antimonile e di potassio. Gli emetici si distinguono [...] dell'apparato digerente fatto per mezzo di emetici e di clisteri. Ippocrate consiglia quali emetici l'acqua calda, l'elleboro bianco, l'issopo, il succo della radice di tassia. Asclepiade di Prusa, famosissimo medico in Roma, amico di Cicerone ...
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BRATTEA (lat. bractěa e brattěa)
L. Breglia
Termine con cui si indicano, in genere, foglie molto sottili, soprattutto di metallo, in particolare di metalli preziosi: oro, elettro, argento, ottenute con [...] o a questi incollati; vi si distinguono in particolare quelli che assumevano valore apotropaico (testa di Medusa, fiori di elleboro, ecc.).
Questi gioielli minori, dalla diretta funzione decorativa, appartengono ad ogni età e rivestono infinite forme ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] dell'assenzio, della belladonna, dell'aloe, dell'erba betonica, della camomilla, della cicuta, della cannabis, del dittamo, dell'elleboro e della mandragora. Il testo influenzò l'Hortus sanitatis del 1491, e fu ampiamente utilizzato sino a quando nel ...
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PIZZETTI, Ippolito
Francesco Erbani
PIZZETTI, Ippolito. – Nacque a Milano il 30 gennaio 1926 da Ildebrando, musicista e compositore, e da Irene Campiglio. Nella seconda metà degli anni Trenta si trasferì [...] di una siepe d’alloro e di una camelia, dell’erbacroce e della speronella, del papavero della California e dell’elleboro, al racconto della figura di Libereso Guglielmi, il giardiniere della famiglia Calvino, ritratto dallo scrittore in Un pomeriggio ...
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AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] In questo titolo, il nome Falcidio rivela chiaramente la sua origine da "falce" e Melampodio è parola greca che significa "elleboro", rimedio efficace contro la pazzia. Adesso anche il tono dell'A. comincia a farsi personalistico e veemente.
Non c'è ...
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elleboro
ellèboro s. m. [dal lat. hellebŏrus, gr. ἑλλέβορος]. – Nome di diverse specie di piante dei generi Veratrum (v. veratro) e Helleborus, della famiglia ranuncolacee, chiamate anche elabro, tutte erbacee, perenni, con rizoma velenoso,...
veratro
s. m. [lat. scient. Veratrum, dal lat. class. veratrum «elleboro»]. – Genere di piante della famiglia liliacee, con varie specie delle regioni temperate dell’emisfero boreale: sono erbe rizomatose con fusto eretto, rigido, foglie ampie...