Nome usato dai Greci a partire dall’età ellenistica per indicare la descrizione topografica di un paese con l’esposizione dei fatti storici antichi e dei costumi degli abitanti (per es., l’opera di Ecateo [...] , come quella di Diodoro, Sulle tombe, e di un’altra sulle dieci tribù attiche. Non fu storico dell’arte né autore di guide ma solo erudito il più celebre dei periegeti ellenistici, Polemone d’Ilo. Conservata per intero è solo la p. di Pausania. ...
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FAH Località della Siria, posta nell'interno del paese in territorio desertico 90 km. a N. di Sukhne e 40 km. a S. della riva destra dell'Eufrate; abbandonata dagli abitanti alla fine del sec. XIII costituisce [...] rettangolari o pentagonali e di una porta. La porta settentrionale è la meglio conservata: nel suo stile si fondono elementi ellenistici e orientali. Nell'interno della città vi sono le rovine della grande chiesa di San Sergio, a tre navate con ...
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Vedi POMPEI dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
POMPEI (Pompeii, Πομπηία, Πομπηίοι)
A. Maiuri
Sommario: Generalità. A) Topografia generale. - B) Cenno storico: 1. Gli avvenimenti storici. 2. Il terremoto. [...] culto ctonio dalla Magna Grecia o dalla Sicilia: la grande ara ai piedi dell'edicola è ancora ispirata alle forme delle are ellenistiche. Il tempio della Fortuna Augusta (anno 2-3 d. C.) eretto da Marco Tullio su suolo privato e quello di Vespasiano ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA (v. vol. III, p. 956; vol. VII, p. 88, s.v. scarabeo e p. 285, s.v. sigillo)
M. Cima
I. Pini
P. Zazoff
M.-L. Vollenweider
F. Silvano
G. Pisano
D. Collon
P. [...] I, pp. 41-70; P. Matthiae, Ebla. Un impero ritrovato, Torino 19892, p. 273.
Per l'uso delle gemme in apparati decorativi di età ellenistica e romana: M. Cima, E. La Rocca (ed.), Le tranquille dimore degli dei (cat.), Venezia 1986, pp. 30-32, 105-144 ...
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Vedi CAUCASO, Culture del dell'anno: 1959 - 1994
CAUCASO, Culture del
S. Ferri
K. V. Trever
La regione del C., in stretto senso geografico prevalentemente occupata dall'imponente sistema montuoso che [...] e che era in contatto coi paesi ellenizzati dell'Asia Minore e della Siria, cominciò a risentire l'influsso della possente cultura ellenistica, già nel III e II sec. a. C. In questo periodo la lingua e la scrittura greca entrano nell'uso armeno, come ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Castel di Decima
Fausto Zevi
Castel di decima
Località a circa 18 km da Roma che deriva il nome dalla sua ubicazione presso il X miglio dell’antica via Laurentina, [...] . a.C. (espansione dei Volsci?); più tardi, una modesta stipe con i tipici votivi fittili ellenistici evidenzia una caratterizzazione paganico-rurale risultante dalla destrutturazione definitiva della località.
Conformemente a tipologie consuete in ...
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SPINARIO (o Cavaspina)
L. Vlad Borrelli
Statuetta bronzea del Museo dei Conservatori (Roma), rappresentante un fanciullo seduto su una roccia, intento a levarsi una spina dalla pianta del piede sinistro [...] S. presenta una ambiguità di stile che ne ha fatto oscillare la datazione fra il 460-450 a. C. e l'età ellenistica, riconoscendovi sia Podaleiros, figlio di Asklepios, guaritore dei piedi, sia un ex voto atletico, sia una scenetta di genere.
La testa ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] nella celebre statua di Cnido, e questi due tipi saranno variamente sviluppati nell’ellenismo. Accenti nuovi tipicamente ellenistici appaiono nei tipi della Callipigia di Napoli, di quella accovacciata creata da Dedalsa, in quello dell’Anadiomene ...
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tesoro Nella Grecia antica, edificio a cella, generalmente con facciata a portico fra le ante, offerto da città e popoli alla divinità nei vari santuari, destinato a raccogliere doni votivi e oggetti di [...] di riserva dello Stato, molto importante nell’Impero persiano achemenide, si ritrova in Grecia con somme notevoli solo in Atene nel 5° sec. a.C., poi si ha di nuovo con Alessandro Magno e i regni ellenistici, oltre che a Cartagine e Roma (➔ erario). ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] di Tibullo si chiama più giovane, è Ligdamo, l'autore del terzo libro del Corpus Tibullianum. Properzio ha più materiali ellenistici che Tibullo, ma si differenzia dagli alessandrini in ciò che il mondo ideale della saga viene a lui da natura, non ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
gliconeo
ġliconèo (o ġlicònio) agg. e s. m. [dal lat. tardo glyconīus, gr. γλυκώνειος, dal nome del poeta ellenistico Glicone, di cui si hanno scarsissime notizie]. – Verso della metrica classica (schema ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́⌣̅⌣̲́), uno dei più usati...