АСAIО
R. Fleischer
Usurpatore sotto Antioco III di Siria (220214 a.C.), A. apparteneva a un ramo laterale dei Seleucidi e riconquistò da Pergamo una gran parte dell'Asia Minore. Dopo aver temporeggiato [...] colossale di Zeus dall'Artemìsion di Sardi furono a torto riscontrati tratti di Acaio. Probabilmente il noto gruppo ellenistico di Marsia doveva essere all'origine una trasposizione in chiave mitologica della pena comminata da Antioco III ad Acaio ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] spontanea espressione dello spirito religioso civico, per farsi riflessa letteratura.
Il t. romano. Il carattere profano del t. ellenistico passò a Roma, dove il ricordo delle origini sacrali del dramma era del tutto perduto, benché l’occasione delle ...
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(ebr. Ḥāṣōr, arabo Tell el-Qedah) Città nella Palestina settentrionale a N del lago di Tiberiade. Già occupata nel 3° millennio, fu una delle maggiori città-stato siro-palestinesi nel 2° millennio a.C. [...] , templi; al periodo in cui divenne importante centro israelitico (9°-8° sec. a.C.) edifici amministrativi, un sistema idrico, magazzini. Dopo la conquista assira di Tiglatpileser III il sito fu riedificato e occupato fino al periodo ellenistico. ...
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Complesso museale, che occupa la porzione settentr. dell'isola della Sprea a Berlino. Comprende cinque raccolte, Altes Museum (1822-30), Neues Museum (1843-46), Alte Nationalgalerie (1866-76), Bodemuseum [...] UNESCO. Tra le collezioni si distinguono quelle di epoca tardoromana e bizantina del Bodemuseum e, al Pergamon, l'altare di Pergamo con il suo stupefacente fregio ellenistico e la porta dell'agorà di Mileto, capolavoro dell'architettura romana. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] C.) che, sebbene salutato come un liberatore, non ricostituì però il vecchio E., ma fondò un nuovo regno, connotato da elementi di tipo ellenistico e di cui ormai i protagonisti erano greci e non egizi (fig. 3). L’E. fu governato in un primo tempo da ...
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(gr. Kάμιρος e Kάμειρος) Antica città nell’isola di Rodi. Si sviluppava intorno a due nuclei: un’area sacra sul pianoro alto, con il tempio di Atena (inizio 8° sec. a.C.), e un’altra sulla spianata bassa, [...] dedicato ad Apollo e un altro piccolo in antis. Gli scavi hanno messo in luce una breve via sacra. L’abitato ellenistico e romano appare ordinato in isolati ortogonali lungo la strada che univa i due nuclei. Fra le sculture va ricordata la stele ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] dal già detto: è un impulso eccitato da Dio a scrivere in nome di Lui o almeno sotto la Sua garanzia.
Concetico ellenistico. - La prima teoria dell'ispirazione biblica si ebbe tra i Giudei cresciuti in paesi di civiltà greca o ellenizzata, e imbevuti ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] da fare, e quella di molte delle chiese è incerta. Sappiamo che gli edificî di Alessandria si ricollegavano con l'arte ellenistica ed erano affini alle basiliche romane. E, ad esempio, le due antiche basiliche della città di Menas (Abū Mīnā), i cui ...
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Città della Misia, o secondo altri della Troade, posta sulla sponda settentrionale del golfo di Adramittio, al disopra di una collina, ricadente quasi a picco sul mare: sulla parte più alta della collina [...] città e per il quale soprattutto questa va famosa; su una terrazza sottostante si distendeva l'abitato, che in età ellenistico-romana raggiunse un notevole grado di floridezza, del quale ci fanno testimonianza i resti, copiosi e importanti, di molti ...
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Figlio di Micciade, scultore di Chio: visse intorno alla metà del sec. VI a. C. e appartenne a famiglia d'artisti: famosi anche furono i suoi figli (v. bupalo e atenide).
Opere di lui, secondo Plinio (Nat. [...] hist., XXXVI, 11), esistevano a Lesbo e a Delo. Una tradizione raccolta da studiosi di Pergamo nel periodo ellenistico e conservataci da un commentatore greco di Aristofane, gli attribuisce l'invenzione del tipo alato per la dea della Vittoria (v. ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...