ALTOVITI, Giovanni Battista
Aldo Stella
Figlio di Bindo e di Fiammetta Soderini, continuò degnamente a Roma la tradizione familiare di grande banchiere e mecenate d'artisti e protettore di esuli toscani; [...] con gli Strozzi al tentativo, fallito a Montemurlo, di ristabilire le libertà a Firenze; seppe poi, con efficace eloquenza, persuadere i fuorusciti toscani e in particolare i Fiorentini residenti in Roma a dichiararsi apertamente nemici del duca ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] accentuato, sin dai tempi di Demetrio Falereo, dell'oratoria dalla realtà, e riconosceva la necessità di una evoluzione dell'eloquenza, che assumesse forme diverse a seconda dei tempi e dei luoghi; mentre però nel Dialogus de oratoribus tacitiano si ...
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TACITO, P. Cornelio (P. Cornelius Tacitus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino FUNAIOLI
Storico romano, vissuto fra il sec. I e II d. C. Ciò che di lui si sa con sicurezza è ben poco. Il prenome stesso, che da [...] dimostrazioni. E c'è nell'aureo libretto tale un addentrarsi nella visione storica delle cose, anche se di riconnettere il declino dell'eloquenza con lo stato dei tempi non è idea che nasca ora per la prima volta; c'è una guardatura così aliena da ...
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NISARD, Désiré
Salvatore BATTAGLIA
Critico francese, nato a Châtillon-sur-Seine (Costa-d'Oro) il 20 marzo 1806, morto in Italia a San Remo il 27 marzo 1888. Si addestrò alla polemica politica e poi [...] piuttosto rivolto alle ideologie liberali. Lesse all'École Normale (1835-1844), al Collège de France, dove tenne la cattedra di eloquenza latina (dal 1843); insegnò poi alla Sorbona (dal 1852) e diresse l'École Normale (1857-1867). Nel 1850 fu eletto ...
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TORCIGLIANI, Michelangelo
Francesco Rossini
– Nacque a Lucca nel 1618, non molto prima del 31 marzo, giorno in cui fu battezzato, da Giuliano e da Apollonia di Giovanni Morastrelli. Ebbe un fratello, [...] Guido Vannini e Giuseppe Laurenzi, entrambi lettori di umanità in S. Girolamo, la più importante scuola di eloquenza della Repubblica.
Dal primo, traduttore in esametri della Gerusalemme liberata (Vicenza 1624) e prolifico autore di versi ...
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MESTICA, Francesco
Francesca Brancaleoni
MESTICA, Francesco. – Nacque ad Apiro (presso Macerata) l’8 dic. 1809, primogenito di Giacinto, sarto, e di Orsola Clementi. Nonostante le modeste condizioni [...] , allora segretario agli Affari esteri della Repubblica di San Marino, sul finire del 1849 il M. fu chiamato a insegnare eloquenza nelle scuole sammarinesi. Unendosi ai numerosi esuli accolti da quella Repubblica, il M. vi si trasferì con la famiglia ...
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Astore, Francesco Antonio
Francesco Antonio Letterato e filosofo (Casarano, Lecce, 1742 - Napoli 1799). Avvocato a Napoli, abbandonò ben presto la professione per dedicarsi agli studi scientifici e [...] cittadini (1758) di Mably, andata perduta. Per questo motivo durante la reazione fu impiccato. Delle sue opere la più importante è la Filosofia dell’eloquenza ossia l’eloquenza della ragione (1783), notevole per il calore della polemica antiretorica. ...
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Letterato (Napoli 1782 - ivi 1847); acuto studioso della lingua italiana, tenne a Napoli (dal 1825) una scuola nella quale educava i giovani, in senso puristico, allo studio severo dei classici antichi [...] , L. Settembrini e F. De Sanctis. Oltre a numerose edizioni di testi classici e volgari, lasciò notevoli lavori di lingua e letteratura (Regole elementari della lingua italiana, 1833; Della maniera di studiare la lingua e l'eloquenza italiana, 1837). ...
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LIBURNIO, Niccolò
Francesco Foffano
Nato a Venezia nel 1474, e quivi morto, canonico della basilica di San Marco, nel 1557. Appartiene alla schiera di quei mestieranti della letteratura che pullularono [...] il De montibus, ecc., del Boccaccio, e nella sua opera Le tre fontane dischiuse ai cultori della toscana eloquenza mescolò osservazioni grammaticali, lessicografiche e retoriche sulle opere dei tre sommi trecentisti.
Bibl.: A. Luzio e R. Renier ...
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Nato l'8 maggio 1492, con tutta probabilità ad Alzate presso Como; morto in Pavia nella notte dall'11 al 12 gennaio 1550. Il monumento, eretto in onore di lui, che oggi si trova in un portico dell'università [...] ritratto dell'Alciato. Egli formò la propria cultura umanistica alle lezioni di Aulo Giano Parrasio, pubblico professore di eloquenza a Milano, che gl'insegnò egregiamente le lingue classiche e l'uso sapiente delle fonti stampate e manoscritte del ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...