La vita. - Giovanni Domenico Campanella nacque a Stilo in Calabria il 5 settembre 1568 da Geronimo e Caterina Martello. Appena adolescente si fece frate, ed entrò nell'ordine domenicano, col nome di fra [...] magne", principî di sviluppo che si realizzano con un processo che è necessario, e che perciò presuppongono assai più un emanatismo che non un creazionismo) e agente su esso dall'interno, più intimamente che non la volontà sul corpo. L'ontologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine analogia indica in genere una relazione tra più cose, aventi in comune qualche [...] il problema della sostanza, tagliando definitivamente i ponti sia con il modello trinitario agostiniano sia con quello dell’emanatismo neoplatonico.
Per Tommaso, Dio può essere conosciuto solo mediante i suoi effetti; e siccome con la potenza della ...
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creazione
Freya Anceschi
Attilio Mellone
Ha due soli esempi, nel senso proprio di " atto del creare e dell'essere creato ", nel secondo trattato del Convivio: V 6 questi tre ordini fanno la prima gerarchia: [...] più ampia della dottrina dantesca sulla c.: A. Mellone, La dottrina di D.A. sulla prima c., Nocera Sup. 1950; ID., Emanatismo neoplatonico di D. per le citazioni del " Liber de causis "?, in " Divus Thomas " (Piacenza) LIV (1951) 205-212; ID., Il ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] la cosiddetta Teologia d’Aristotele, in realtà una scelta di estratti dalle Enneadi plotiniane. Al-Kindī accolse l’emanatismo plotiniano, combinandolo con il dogma della creazione ex nihilo del mondo. Personalità più originale è quella del grande ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] attrarre da desideri mondani (De divisione naturae; Commentarium super Hierarchiam coelestem). Il rapporto con l'emanatismo plotiniano, e neoplatonico in genere, qualifica l'avvaloramento dell'aspetto estetico attraverso la concezione teofanica che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] nere” (prefazione della Fenomenologia dello spirito del 1807), il sistema dell’identità si scopre, respinti creazionismo ed emanatismo, nuovamente in difficoltà a spiegare il passaggio dall’uno assoluto al finito molteplice. L’enigma della libertà e ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] ; C.S.E.L., 60, 301). Confutazione di alcuni errori di Vincenzo Vittore, della Mauretania. Agostino, confutato l'emanatismo dei manichei e rifiutata la teoria della preesistenza delle anime ammessa dagli origenisti, difende intorno al problema dell ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] , in quanto, non rassegnandosi a un Cristo puramente umano, finiva con l'ammettere, reagendo in pari tempo al docetismo, all'emanatismo e al dualismo della gnosi e di Marcione, che in G. un solo Dio, una sola persona divina si fosse incarnata ...
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emanatismo
s. m. [der. di emanare]. – Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunem., emanazionismo), propria del neoplatonismo e delle correnti di pensiero che ne sono influenzate, secondo la quale il molteplice trae origine...