Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] carico del padre, segno di una ormai definitiva emancipazione. Il 3 aprile dell’anno successivo, infatti, pp. 151-176; J.K. Nelson, Leonardo e la reinvenzione della figura femminile: Leda, Lisa e Maria, XLVI Lettura Vinciana (22 aprile 2006), Firenze ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] vuole, un "servitore umilissimo", del pari è molto ben emancipato, come persona e come figura (38), attraverso le validazioni vigilanza e il sospetto del proprio e soprattutto dell'altrui (femminile) desiderio nelle cose d'amore:
1638 - All'orlo del ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] dunque trovato modo di sottolineare la propria avvenuta emancipazione da Bisanzio (8).
Il corteo dogale
La figura avrebbe più tardi dato incentivo la voga cinquecentesca delle maniche femminili a comedo o cormeo, "nele qual ", come deplorava una ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] la ‟libertà dell'individuo e l'esuberanza della vita" emancipata da ogni ‟volontà" e cioè da ogni progetto totalizzante come non ha un centro l'anello che Clarisse, il personaggio femminile ricalcato sulla figura di Nietzsche, si sfila dal dito nè ha ...
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Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] di palazzo Sceriman la sezione maschile affidata ai padri Somaschi e quella femminile a S. Sebastiano affidata alle Figlie di S. Giuseppe. Gli allievi del «Manin» si emancipavano alla stessa età degli orfani degli altri istituti, ma per disposizione ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] tutt’altro che irrilevante, che mostrava il maggior sforzo femminile in campo missionario, emergeva anche un inedito interesse divulgativo quanto di mobilitazione pratica (fino all’emancipazione di un associazionismo laicale dal mondo ecclesiastico ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] Sicilia spagnola, Roma 1996 e M. Modica, La santità femminile nelle “Vitae sanctorum siculorum” di Ottavio Caetani, in Raccolte in Gli ebrei in Italia, a cura di C. Vivanti, II, Dall’emancipazione ad oggi, in St.It.Annali, XI, 1997, pp. 1408-1418. ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] , in La Bibbia, la Coccarda e il Tricolore. I valdesi fra due Emancipazioni (1798-1848), a cura di G.P. Romagnani, Torino 2001, pp. Torino 1966.
186 V. D. Di Carlo, Pastorato femminile: sacerdozio per tutti o sacerdozio universale?, in S. Baral ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA (v. vol. III, p. 956; vol. VII, p. 88, s.v. scarabeo e p. 285, s.v. sigillo)
M. Cima
I. Pini
P. Zazoff
M.-L. Vollenweider
F. Silvano
G. Pisano
D. Collon
P. [...] in genere quello del proprietario: raffigura un personaggio femminile accovacciato che riempie la sua idria da una fontana componente sasanide, che di pari passo con l'emancipazione politica si fa progressivamente più flebile, altri sigilli ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] li tramandano ai figli o agli apprendisti.
La manodopera femminile consiste in oltre un quarto del totale, ma incide e falegnami, fondata nel 1888, fissa come ragione sociale l’emancipazione dei lavoratori e la lotta «affinché il capitale passi al ...
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maschiocentrismo s. m. In senso polemico o ironico, il fatto di esprimere un punto di vista o di prendere posizioni in cui è centrale la figura maschile. ◆ [Camilo Josè Cela] Dopo aver invocato Santa Rita, con voce stentorea, perché gli ridesse...
emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, in Francia queste ultime...