GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] un'avvertita solidarietà cristiana per i poveri, esponeva le sue tesi sulla carità, sul lavoro femminile quale strumento di emancipazione della donna, sull'accattonaggio, sulla necessità della revisione dei regolamenti.
Poco prima della pubblicazione ...
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ROSSI GABARDI BROCCHI, Isabella
Gabriele Scalessa
– Nacque a Firenze il 25 novembre 1808 da Anton Cino Rossi, avvocato, e da Elvira Giampieri, poetessa.
Si dedicò presto alla poesia e nel 1838 pubblicò [...] Vari componimenti poetici, 1840).
Il Florilegio femminile compilato da Emanuele Rossi (1840-1841), raccolta inferiorità muliebre nei confronti dell’uomo si riaffacciò nel libello Emancipazione! Considerazioni sui diritti della donna, che vide la luce ...
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FUÀ, Erminia
Luca Pes
, Nacque di religione ebraica e in condizioni agiate a Rovigo il 5 ott. 1834 da Marco, medico, e Geltrude Bianchi. Quando era ancora piccola, si trasferì con la famiglia a Padova. [...] , pp. 125 s., 138 s.; A. Buttafuoco, "In servitù regine". Educazione ed emancipazione nella stampa politica femminile, in L'educazione delle donne. Scuola e modelli di vita femminile nell'Italia dell'Ottocento, a cura di S. Soldani, Milano 1989, pp ...
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SALVO MUZIO, Rosa (Rosina)
Maria Teresa Mori
– Nacque a Termini Imerese il 23 dicembre 1815, dal marchese Giuseppe Salvo di Pietraganzili e da Giuseppina Sciarrino.
Orfana di madre, venne inviata presso [...] maggio 1849), Palermo 1999, p. 337; E. Sodini, Il fondo Bevilacqua: un itinerario tra famiglia, patriottismo femminile ed emancipazione, in Scritture femminili e storia, a cura di L. Guidi, Napoli 2004, pp. 348 s.; Donne del giornalismo italiano: da ...
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FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] , l'orfanotrofio femminile, gli ospizi "Soccorso" e "Soccorsetto", ma anche la scuola elementare maggiore femminile e la scuola nuovi e urgenti: l'educazione del popolo, l'emancipazione delle classi inferiori, la partecipazione civile e l'impegno ...
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PENNA BUSCEMI, Ottavia
Enza Pelleriti
PENNA BUSCEMI, Ottavia. – Nacque a Caltagirone (Catania) il 12 aprile 1907 dal barone Francesco e dalla duchessa Ignazia (Ines) Crescimanno.
Terzogenita di cinque [...] politiche, rivendicò la parità dei diritti e l’emancipazione delle donne. Erede di una solida tradizione familiare S. Correnti, Donne di Sicilia. La storia dell’Isola del sole scritta al femminile, Catania 1990; M. Addis Saba - M. De Leo - F. ...
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FERRUGGIA, Gemma
Marzia G. Lea Pacella
Nata a Livorno l'8 dic. 1867 dal barone palermitano Nicolò e da Teresa Pelato, compì i suoi studi a Milano, prima alla scuola superiore femminile e poi all'Accademia [...] piuttosto attraverso l'azione individuale; appoggiò quindi iniziative concrete come quella della scuola agraria femminile presso Niguarda, tesa all'emancipazione pratica e ad un inserimento fattivo e valido della donna nella società (Scuola...).
Nel ...
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PICOLATO, Caterina
Maria Luisa Righi
PICOLATO (Piccolato), Caterina (Rina). – Nacque a Torino il 6 maggio 1900 da Adriano e da Felicita Battioni. Terminate le scuole elementari iniziò a lavorare prima [...] in l’Unità, 6 maggio 1960; Una combattente per l’emancipazione e per il socialismo, ibid., 19 febbraio 1963; P. .L. Righi, Il lavoro delle donne e le politiche del sindacato, in Mondi femminili, II, Roma 2008, ad ind.; F. Piva, Storia di Leda: da ...
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CASTIGLIONI, Vittorio (Izhac, Haim)
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Trieste il 25 marzo 1840 da Moisè Davide Vita e Annetta Campos.
Il bisnonno paterno, pure di nome Moisè, toscano di origine, si era stabilito [...] dominio austriaco. In questa città gli ebrei erano stati emancipati già alla fine del secolo XVIII e godevano di la pedagogia e nel 1870 fu chiamato a insegnarle nel liceo femminile commerciale di Trieste. Mantenne questa cattedra per ben 32 anni, ...
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CHIESA, Pietro
Marzia Miele
Nacque ad Asti il 27 genn. 1858 da Luigi e da Antonia Audisio. Di famiglia poverissima, rimase presto abbandonato a se stesso: la madre infatti morì nel darlo alla luce, [...] convinzione, cioè, che il movimento operaio avrebbe conquistato l'emancipazione nel momento in cui, oltre a lottare per il il C. si battè soprattutto per la protezione del lavoro femminile e minorile, per l'allargamento della legge sugli infortuni, e ...
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maschiocentrismo s. m. In senso polemico o ironico, il fatto di esprimere un punto di vista o di prendere posizioni in cui è centrale la figura maschile. ◆ [Camilo Josè Cela] Dopo aver invocato Santa Rita, con voce stentorea, perché gli ridesse...
emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, in Francia queste ultime...