GAROFALO, Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Figlio di un battiloro, nacque a Palermo verosimilmente nel secondo quarto del XVIII secolo. Come informa Agostino Gallo (sec. XIX, p. 85), suo principale biografo, [...] per l'opera (pubblicata in quell'anno a Palermo) di G. Paternò Buonajuto, Del ginnasio e anfiteatro di Catania… (p. 49).
Per Pianta geometrica di Palermo patrocinata da Francesco Maria Emanuele e Gaetani marchese di Villabianca e ricavata dal rilievo ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] , il duca Mario Paternò di Carcaci, il barone Enrico Grimaldi di Serravalle, Roberto Paternò principe di Biscari, titolo Chiaro di luna, da lui più volte replicato, e il Ritratto di Emanuele Rossi.
Il G. morì a Catania il 13 sett. 1855.
Fra i tanti ...
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CACCIA, Orsola Maddalena
Giovanni Romano
Figlia del pittore Guglielmo e di Laura Oliva, se ne ignora la data esatta di nascita, ma il fatto che l'atto di morte, del 26 luglio 1676, la dica ottantenne [...] ripete nei suoi modi femminei e diligenti i temi paterni, dissanguandone vieppiù la maniera in dipinti devozionali e in 40; A. Griseri, L'autunno del manierismo alla corte di Carlo Emanuele I e un arrivo caravaggesco, in Paragone, XII (1961), 141, pp ...
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ANTONELLI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nato nel primo decennio del sec. XVI, probabilmente ad Ascoli, da Girolamo, architetto, e da Lucrezia Scuire, continuò l'attività patema, distinguendosi [...] in Europa nel 1557, si recò nelle Fiandre al seguito di Emanuele Filiberto di Savoia e partecipò all'assedio di San Quintino. Tra il zio e ne assunsero anche il cognome, abbandonando quello paterno di Carabelli o Scaravelli. Cristoforo fu con l'A ...
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BASILE, Giovanni Battista Filippo
Manfredo Tafuri
Nacque a Palermo nel 1825 da famiglia modesta. Compiuti gli studi classici e laureatosi (1846) in architettura alla università di Palermo, fu aiutato [...] a compiere l'opera, mantenendo, del progetto paterno, il libero linguaggio neoclassico, strumentalizzato nella definizione dei aver partecipato con Ernesto al concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma (1877), il B. nel 1878 progettò ...
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CAGGIANO, Aurelio
Mario Rotili
Figlio di Emanuele e di Anna Bosco Lucarelli, nacque a Napoli il 18 sett. 1869. Abbandonò presto gli studi umanistici ai quali era stato avviato per darsi all'arte, seguendo [...] l'esempio paterno. Frequentò nella sua città la scuola di architettura annessa all'istituto di belle arti, e qui fu allievo di G. Pisanti, di F. Autoriello, di G. Toma, che insegnava disegno dei gessi, di T. Solari e di S. Lista, rispettivamente ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...