AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] germinative del seme sono concentrate in una piccola parte di esso e che tutto il resto serve al nutrimento di questo embrione, non diversamente da come avviene per il tuorlo nelle uova.
Bibl.: L. A. Muratori, Vita del Tassoni, premessa alla Secchia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] , la piattaforma concettuale degli ‘hegeliani di Napoli’. L’apparenza di un lavoro libresco (si trattava in realtà dell’embrione di una opposizione anche politica), dovuta alla prudenza e allo stato di semiclandestinità in cui operò questa nuova ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] e delle membrane che racchiudono il feto, le anomalie della funzione placentare, le aderenze dell'amnios con l'embrione, intuendo per primo la possibilità che malattie del feto siano causa di malformazioni.
Alla cosiddetta generazione spontanea è ...
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DAL POZZO, Cassiano iunior
Enrico Stumpo
Nacque a Torino il 21 febbr. 1588 da Antonio e da Bianca Maria Cacherano.
Sul luogo e la data di nascita si è discusso a lungo, ma sembra definitiva l'indicazione [...] piante rare, medaglie, stampe, pietre preziose, strumenti meccanici. Come osserva giustamente l'Haskell (1966), "era piuttosto un embrione di laboratorio universitario; come strumento di studio e di ricerca uno dei primi del genere in Europa" (p. 167 ...
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DONINI, Alberto
Cristina Zaccanti
Nato a Roma il 31 ott. 1887 da Giovanni e Marianna Facci, si trasferì fin dalla giovinezza a Bologna, dove frequentò il corso di giurisprudenza laureandosi nel 1904. [...] essere perfezionati e adattati alle immancabili e formidabili necessità future" (Gli agrari, in Agraria, luglio 1917), come embrione di nuove istituzioni e base di una solida politica agraria. Tale programma futuro non poteva prescindere, secondo il ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Secondo di questo nome nel casato, fu primogenito di Malatesta detto Malatesta Antico e Costanza Ondedei; nacque intorno al 1325, data avvalorata anche [...] ideali di poesia e di humanitas, che entrambi professavano e che avrebbero portato il M. a formare, in Pesaro, l'embrione di una corte umanistica. Il senso del bello aveva guidato il M. fino a Petrarca che ammirava prima di conoscerlo personalmente ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] l'illusione. Ma, secondo il Grande veicolo, la 'buddità', cioè il perfetto stato del Buddha, è in ognuno di noi come un embrione, un germe: bisogna squarciare il 'velo di maya' per ritrovare dentro di noi l'eternità. Siddharta, il Buddha storico, fu ...
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PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] suo musicista un’aria sulla base della quale suonare un preludio e lui stesso si abbandonava a una breve meditazione formando «in embrione tutto il sistema del suo canto» (p. 14). Quindi si alzava, si metteva a proclamare i suoi versi a un ritmo via ...
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GIANNI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 14 nov. 1750 da Pietro, originario di Castiglione d'Intelvi (presso Como), e Anna Bertollini di Mondovì, probabilmente trasferitisi [...] Imbonati, Giulia Manzoni Beccaria, L. Mascheroni, V. Lancetti. Il G. seppe inserire la propria vena estemporanea e celebrativa nell'embrione di corte che si stava formando a Parigi, e l'8 giugno 1801 ottenne un primo successo ufficiale improvvisando ...
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LOESCHER, Ermanno (Friedrich Hermann)
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Lipsia il 31 luglio 1831 da Friedrich e da Emilia Muthig.
La sua vocazione fu segnata dal luogo di nascita. Lipsia, centro librario [...] notizie su quanto si pubblicava nelle diverse province italiane, dando anche spazio alla più significativa produzione europea. Era l'embrione della futura associazione dei librai e degli editori che si costituì due anni più tardi a Torino, a latere ...
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embrione
embrïóne s. m. [dal lat. mediev. embryo(n), gr. ἔμβρυον «neonato, feto»]. – 1. In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato. In passato, con riferimento allo sviluppo del feto nei mammiferi,...
embrionato
agg. [der. di embrione]. – Che è provvisto di embrione. Nell’allevamento di polli, pesci, ecc., uova e., quelle in cui è in atto lo sviluppo dell’embrione, distinte da quelle in cui, per qualche ragione, l’embrione non si è formato...