(gr. ῎Εμεσ[σ]α) Antica città della Siria Apamene (odierna Ḥimṣ). Sorta nei pressi della città hittita di Qadesh, fu sede, al tempo di Pompeo, di un principato arabo vassallo di Roma; uno dei suoi re fu alleato dei Romani nella guerra giudaica.
La storia della città, che già con Domiziano fu compresa nella provincia romana, entrò con il 3° sec. nella sua fase più splendida, in quanto patria di Giulia ...
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EMESA (῎Εμεσα, ῎Εμισα, ῎Εμισσα, ᾿Εμήσσης; Emesa, Emissa, Hemisa)
Red.
Città nella Siria Apamene (poi aggregata alla Fenicia Libanesia), sull'Oronte, presso Aretusa, nel luogo dell'attuale Homs, in Siria. [...] Warburg dell'Università di Londra del 1958); G. Schlumberger, Monuments byzantins inédits, in Florilegium Melchior de Vogüé, Parigi 1909; H. Seyrig, Le casque d'Émèse, in An. Arch. de Syrie, II, 1952, pp. 101-108; id., Antiquités de la nécropole d ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] 634 Hussey) e qualche altra fonte tarda, appare piuttosto dubbia. Sembra accertato comunque che fu veramente della Siria fenicia (Emesa), di famiglia sacerdotale legata al culto solare. Il fatto di trovare esaltati nel suo romanzo il culto di Helios ...
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GIULIA MESA (Iulia Maesa)
M. Floriani Squarciapino
Oriunda di Emesa, sorella di Giulia Domna, madre di Soemia e Mamea, riesce a far eleggere imperatore il nipote Eliogabalo, che accompagna nell'accampamento [...] e in senato (Herodianus, v, 3, 2 e passim); resosi a tutti inviso Eliogabalo, trasferisce il potere all'altro nipote e muore poco dopo (226) almeno sessantenne; fu consacrata. Incerti sono i ritratti marmorei ...
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URANIO (Lucius Aurelius Iulius Sulpicius Uranius Antoninus)
M. Floriani Squarciapino
Regnò localmente a Emesa, forse già dal 248, ribellandosi a Filippo, più certamente tra il 253 e il 254. Probabilmente [...] fu della famiglia dei principi sacerdoti di Emesa, la cui resistenza contro Shapur I cessò con la venuta in Oriente di Valeriano.
Il tipo presentatoci da un gruppo di monete, tutte della zecca emesena, è quello di un giovane dai tratti piacevoli, con ...
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Vedi ELIOGABALO dell'anno: 1960 - 1960
ELIOGABALO (᾿Ελαγάβαλος, Elagabalus, Heliogabalus)
A. Comotti
Divinità locale della città siriaca di Emesa (Ḥoms), sul fiume Oronte. Il suo nome è generalmente [...] spiegato come "dio della montagna", dal siriaco alāhā' "dio" e dall'arabo giabal "montagna", oppure come el-gābel, deus formans, deus creator, ma entrambe le etimologie sono insoddisfacenti. E. era rappresentato ...
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Vedi BIOS dell'anno: 1973 - 1994
BIOS (Βίος)
Red.
Personificazione della Vita. È raffigurata in mosaici del tardo impero. In uno da Homs, antica Emesa, in Siria, ora al Royal Ontario Museum di Toronto, [...] del IV sec. d. C. appare come un giovane vestito di tunica con clavi, sdraiato su una klìne, contraddistinto dall'iscrizione. Tiene nella mano destra un oggetto circolare decorato da una rosetta, simile ...
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AMASOUSAS (᾿Αμασούσας)
L. Guerrini
Scultore, probabilmente di origine persiana, grecizzato, figlio di Egamazes, di età imperiale romana, la cui firma appare su una stele da Emesa (Siria) ora conservata [...] a Damasco. Il rilievo rappresenta la figura del defunto - un certo Salinos Amares, come si legge sulla base - reso di pieno prospetto, ritto, su un plinto. Veste, secondo la foggia romana, una tunica ricoperta ...
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Vedi ELIOGABALO dell'anno: 1960 - 1960
ELIOGABALO (Varius Avitus Bassianus)
V. Scrinari
Imperatore romano. Fu detto Heliogabalus per il culto del Sole da lui professato; nacque da Giulia Soemia, figlia [...] di Giulia Mesa, sorella di Giulia Domna, ad Emesa. Ivi fu nominato sacerdote del Sole; ebbe un breve periodo di potere a Roma alla morte di Caracalla (218-222), potere ottenuto ed esercitato sotto l'influenza della nonna materna (Script. Hist. Aug., ...
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QUIETO (Titus Fulvius Iunius Quietus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, eletto dal padre insieme al fratello maggiore Macriano (261). Fu lasciato in Oriente quando i suoi parenti si recarono [...] nell'Illirico. Vinti il padre e il fratello, fu assediato in Emesa da Odenato e quivi ucciso (262).
Le sue emissioni, come quelle del fratello, sono tutte di zecche orientali: il ritratto lo rappresenta giovinetto come il fratello, ed è piuttosto di ...
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