Vescovo di Emesa (Edessa 300 circa - Antiochia 359 circa); discepolo di Eusebio di Cesarea. Sono perduti diversi scritti esegetici, di tendenza letterale. Il ritrovamento di 29 omelie in traduzione latina [...] ha permesso di individuare alcuni temi della sua opera: polemica contro il dualismo, contro Marcello di Ancira e, all'opposto, contro le posizioni estreme dell'arianesimo (al quale è tuttavia vicino per ...
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Innografo bizantino (sec. 6º), nato a Emesa (Siria); diacono a Berito, poi addetto a un santuario della Madonna a Costantinopoli, visse sotto Anastasio I. Rinnovò la poesia liturgica greca introducendovi, [...] probabilmente su modelli orientali, una forma nuova, il contacio. Ne vanno sotto il suo nome un migliaio, di cui solo poche decine di sicura attribuzione; gli argomenti sono tratti dall'Antico e dal Nuovo ...
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(gr. ᾿Ελαγάβαλος; lat. Elagabălus) Divinità solare siriaca, era il Baal di Emesa. Erodiano ci fornisce, grecizzato, il nome originario del dio, Elaiagabalos, cioè il «dio della montagna»: forse perché [...] di E. a Roma fu soppresso e la pietra sacra rinviata a Emesa.
E., nato da Sesto Vario Marcello e Giulia Soemiade, figlia di e fu proclamato imperatore nel 218 dalla legione romana di Emesa, grazie agli intrighi della madre e della nonna. Macrino ...
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Ecclesiastico francese (n. Pachins, Aveyron, 1904 - m. nell'Aveyron 1994); sacerdote (1930), vescovo di Saint-Flour (1952), arcivescovo titolare di Emesa e coadiutore dell'arcivescovo di Reims (1959) cui [...] successe nel 1960. Delegato alla direzione della Mission de France (1962) di cui è stato poi prelato nullius (1965-75), nel 1964 fu anche nominato presidente della Commissione episcopale per il mondo rurale. ...
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Vescovo (n. nella diocesi di Cirro 350 circa - m. Costantinopoli poco dopo il 422). Prima nel deserto della Calcide, poi missionario in un villaggio pagano presso Emesa, nel Libano, infine vescovo di Ḥarrān [...] in Mesopotamia; nel 422 fu chiamato da Teodosio II alla corte di Costantinopoli. Festa, 14 febbraio ...
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BUSCA, Ignazio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Milano il 31 ag. 1731 dal marchese Ludovico e da Bianca Arconati, si laureò inutroque iure a Roma il 26 apr. 1759. Iniziò quindi la carriera prelatizia come [...] . Designato alla nunziatura di Fiandra, prese gli ordini sacri il 20 ag. 1775; l'11 settembre fu nominato arcivescovo di Emesa e assistente al soglio pontificio e il 3 settembre nunzio apostolico a Bruxelles.
Il decennio trascorso dal B. nei Paesi ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] (attuale Siria), ha un lungo passato cristiano. Un vescovo di Emesa (oggi Homs, Siria) è martire durante la persecuzione; il suo : Heliopolis, Laodicea ad Libanum (oggi Tell Nebi Mand), Emesa (oggi Homs), Palmyra. Il monachesimo, come in altre ...
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Alfano di Salerno, Santo
P. Morpurgo
A. I, arcivescovo di Salerno, nacque da una nobile famiglia longobarda intorno al secondo decennio del sec. 11° e morì nel 1085. Fu autore di odi, poemi sacri e [...] che A. dichiarò di avere per la cultura greca lo portò a tradurre in latino il Πεϱὶ ϕύσεωϚ ἀνθϱώπου di Nemesio d'Emesa. A Montecassino A. presentò poi Costantino l'Africano all'abate Desiderio (poi papa Vittore III) che accolse il famoso traduttore ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] , I, 4, pp. 127-28). A S., Giovanni aveva scritto qualche mese prima, probabilmente subito dopo avere inviato Paolo di Emesa presso Cirillo con l'ultima lettera che precedette l'accettazione del patriarca di Alessandria, e cioè negli ultimi mesi del ...
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