TRYPHE (Τρυϕή)
Red.
Personificazione dei piaceri della vita, dell'otium, delle deliciae, della "dolce vita". Già in Aristofane (Eccl., 973) il volto di T. è attribuito da un giovane all'amante. La figurazione [...] compare in mosaici del tardo impero.
Un mosaico da Homs, l'antica Emesa, in Siria, ora al Royal Ontario Museum di Toronto, la presenta come una fanciulla vestita di chitone con braccialetto e diadema di perle, seduta su una klìne appoggiata alla ...
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MASCHERA (πρόσωπον, προσοπεῖον; persona)
G. Krien-Kummrow
A) Maschera funebre. - L'usanza di coprire con una m. il volto dei defunti, si incontra sin dai tempi più antichi in diversi luoghi. Le maschere [...] nel 1931 in un'asta da Sotheby - e Collezione de M. L. Cortin, Vente 1896, n. 173, tav. 7, 1). Nella tomba 1 di Emesa, da cui proviene la m. aurea, si trovava anche un elmo chiuso, molto bello, di ferro, il cui volto è tutto placcato d'argento (v ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] Verbo, che affida la sua umanità alla morte (Cirillo di Gerusalemme, Catechesis, 10, 3, PG, XXXIII, col. 664; Eusebio di Emesa, De arbitrio, 5). Un simile rapporto si può cogliere tra gli a. del sacrificio - portati dai sacerdoti nel Tempio - e il ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] dea, venerato a Cartagine e portato a Roma da Elagabalo per celebrare le nozze tra C. e il dio solare d'Emesa, appartenesse ad epoca romana o precedente.
Le raffigurazioni della dea C. possono raggrupparsi in quattro tipi da attribuire ciascuno ad ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] di H. Küthmann: la tazza fu sicuramente eseguita in Siria verso la metà del I sec. a. C. In una tomba di Emesa all'incirca dello stesso periodo, sono stati trovati altri esemplari della t. siriaca ellenistica, fra cui un elmo a maschera di un tipo ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] maṣṣebōt di Gezer e Tell es-Safi, quelle di Beisan in Palestina; e, nella Siria settentrionale, si ricordano le pietre nere di Emesa e di Mishrifé-Qatna, i bètili di Suran e di Hama. Vi risponde Cipro con cippi conici ornati a reticolato dello strato ...
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Alfano di Salerno, Santo
P. Morpurgo
A. I, arcivescovo di Salerno, nacque da una nobile famiglia longobarda intorno al secondo decennio del sec. 11° e morì nel 1085. Fu autore di odi, poemi sacri e [...] che A. dichiarò di avere per la cultura greca lo portò a tradurre in latino il Πεϱὶ ϕύσεωϚ ἀνθϱώπου di Nemesio d'Emesa. A Montecassino A. presentò poi Costantino l'Africano all'abate Desiderio (poi papa Vittore III) che accolse il famoso traduttore ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] , in Bull. Corr. Hell., lxxiii, 1949, p. 438 ss. E. con centauri contrapposti: E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., fig. 250. E. di Emesa: H. Seyrig, in Ann. Arch. de Syrie, ii, 1952, p. 101 ss. E. etrusco a calotta: N. Bonacasa, in St. Etruschi, xxv, 1957 ...
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Vedi COLOSSO di Rodi dell'anno: 1959 - 1994
COLOSSO di Rodi
L. Laurenzi
Da una legge sacra di Cirene (Solmsen-Fränkel, Inscr. select., p. 60) appare che la parola kolossòs significava la statuetta aniconica [...] a terra nel 653 d. C.; furono sottratti dagli Arabi durante una loro scorreria e venduti a un ebreo di Emesa (Constan. Porphyr., De administr. imp., 20; Theophanes, Chronogr., ed. Classens, p. 527; Michele Siriano, Cronaca, ed. Chabot, T. ii, pp ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] (Ḥimṣ) o a Edessa (Ruhā, Urfa). Arabi furono anche alcuni imperatori romani, come Eliogabalo (218-222), in origine gran sacerdote di Emesa, e il suo successore Filippo l'Arabo (244-248). Nel sec. 3° d.C. si ebbero nuove migrazioni di tribù arabe: gli ...
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