Critico e saggista polacco (Szebutyńce, Ucraina, 1894 - Berna 1969). Fine osservatore delle avanguardie e delle mode letterarie novecentesche, cui rimase sostanzialmente ostile (Chimera jako zwierze pocia̧gowe [...] "La Chimera come bestia ferroviaria", 1933), fu poi tra le personalità di maggior spicco dell'emigrazione polacca del dopoguerra, facendosi sostenitore dei valori umanistici e della libertà individuale in un mondo minacciato dai totalitarismi. Tra i ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Leningrado 1932 - Parigi 1995). Conquistò larga notorietà con il romanzo My obživaem zemlju ("Noi abitiamo la terra", 1961). Vistosi proibito dalla censura un successivo romanzo (Sem´ [...] dnej tvorenija "I sette giorni della creazione", 1973), emigrò a Parigi, dove si stabilì dirigendo la rivista dell'emigrazione Kontinent (dal 1974) e pubblicando il romanzo Proščanie iz neotkuda ("Addio da nessun luogo", 1977; trad. it. 1977). ...
Leggi Tutto
Pubblicista e romanziere ungherese (Eperjes 1814 - Budapest 1897). Deputato alla dieta ungherese (1839), poi sottosegretario di stato (1848) e rappresentante dell'Ungheria rivoluzionaria in Inghilterra. [...] (1860) come corrispondente del Daily News, ebbe una parte importante alle dipendenze di L. Kossuth nell'attività dell'emigrazione magiara in Italia. Dopo il 1866, ottenuta la grazia, tornò a Budapest dove assunse la direzione del Museo nazionale ...
Leggi Tutto
Poeta irlandese (Ballylongford, Kerry, 1936 - Listowel, Kerry, 2021); prof. di letteratura contemporanea al Trinity College di Dublino. Delle sue numerose e pregevoli raccolte ricordiamo: Cast a cold eye [...] (1959), libro d'esordio in cui già si annunciano i temi a lui congeniali (la terra irlandese, l'emigrazione, l'infanzia, l'orrore per la violenza); Collection one: Getting up early (1966); Good souls to survive (1967); Selected poems (1969); ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1906 - Cannes 1949), secondogenito di Thomas. Personalità di spicco nella pubblicistica antifascista, costretto all'esilio, nelle sue opere, spesso sostanziate di autobiografismo, analizzò i [...] 'arte e gli intellettuali, passando dai toni espressionisti degli esordi alla maturità stilistica dei romanzi scritti negli anni dell'emigrazione, tra cui Mephisto. Roman einer Karriere (1936). Morì suicida.
Vita
Già a 18 anni era critico teatrale a ...
Leggi Tutto
VENCLOVA, Tomas
Pietro U. Dini
Poeta, saggista e traduttore lituano, nato a Klaipėda l'11 settembre 1937. Compiuti gli studi universitari a Vilnius (1960), alla metà degli anni Settanta ha ottenuto, [...] con difficoltà per i contatti avuti col gruppo di Helsinki lituano, il visto per l'emigrazione e si è trasferito (1977) negli Stati Uniti. Attualmente insegna alla Yale University, collabora attivamente a varie riviste culturali (per es. Metmenys, " ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] di crescita della popolazione si è notevolmente ridotto, stabilizzandosi intorno allo 0%.
La Polonia è stata paese di grande emigrazione, sia negli anni di dominazione straniera a cavallo fra 19° e 20° sec., sia nel periodo interbellico: si trattava ...
Leggi Tutto
SINJAVSKIJ, Andrej Donat´evič (App. IV, iii, p. 336)
Damiano Rebecchini
Scrittore e saggista russo, morto a Parigi il 25 febbraio 1997. Dalla metà degli anni Settanta S. visse a Parigi, dove insegnò [...] di romanziere e pubblicista all'ombra del suo alter ego, Abram Terc, pseudonimo che aveva mantenuto anche dopo l'emigrazione. Dalla penna di Abram Terc uscirono in quel periodo due importanti saggi critici su Puškin e Gogol´, Progulki s Puškinym ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (n. Carfizzi, Crotone, 1954). Nato in seno all’antica comunità arbëreshë, dopo gli studi in Lettere presso l’Università di Bari si è trasferito prima in Germania e poi in Trentino. Già [...] , nel 1991 ha pubblicato Il ballo tondo (1991), il primo di una serie di romanzi incentrati perlopiù sul tema dell’emigrazione e dell’incontro tra culture. Tra le opere più significative si ricordano La festa del ritorno (2004, Premio Selezione ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico italiano (Iesi 1855 - Roma 1941), discendente per parte di madre da A. Vespucci. Si schierò su posizioni di un liberalismo aperto ai problemi sociali sino a militare nella sinistra [...] di Battenberg; un lungo viaggio nell'America Meridionale (1890-1892) lo portò a interessarsi dei problemi dell'emigrazione italiana, schierandosi contro la politica del Di Rudinì. Subito dopo la prima guerra mondiale resse il Commissariato lingua ...
Leggi Tutto
emigrazione
emigrazióne s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. – 1. In generale, il fenomeno per cui gruppi di esseri viventi, uomini inclusi, si spostano verso territorî diversi da quelli in cui risiedono, per lo più a causa di un aumento...