Qualsiasi sostanza che inibisce la trasformazione del fibrinogeno in fibrina a opera della trombina. Nel sangue sono normalmente contenute in tracce sostanze ad azione antitrombinica, che possono presentare [...] abnormi aumenti in condizioni patologiche, come in alcuni itteri e in sindromi emorragiche pseudo-emofiliache, impedendo il normale processo di coagulazione del sangue. ...
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Medicina
Malattia infettiva generalizzata dovuta alla persistente presenza nel sangue di batteri (streptococchi, stafilococchi, pneumococchi, meningococchi ecc.), meno spesso di miceti, che si manifesta [...] si basa sulla somministrazione endovenosa di antibiotici e di farmaci vasopressori (amine).
Zoologia
In veterinaria, s. emorragica è la denominazione di alcune malattie infettive degli animali domestici, sostenute da agenti diversi e caratterizzate ...
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Vasta famiglia di virus contenenti RNA; vi appartengono 5 generi, trasmessi da Artropodi vettori. Gran parte dei virus è causa nella specie umana di patologie non ben definite a carattere febbrile; alcuni [...] di essi sono responsabili di quadri encefalitici o forme emorragiche. ...
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diaschisi
Effetti a distanza di una lesione cerebrale, che provoca una brusca disconnessione funzionale, anche fra aree e strutture che non sono anatomicamente connesse fra loro. La d. si evidenzia durante [...] il decorso clinico delle lesioni ischemiche (o emorragiche) cerebrali e cerebellari. Nella d. cerebrale si ha una prima fase acuta di shock, dove l’inibizione è molto ampia e coinvolge molte zone del cervello e dei circuiti nervosi: per es., ...
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compressione
Sindrome provocata da cause morbose varie; nella c. cerebrale, dette cause si sviluppano nella cavità cranica, riducendone lo spazio e esercitando una pressione sul cervello in zona più [...] , dopo un caratteristico periodo di latenza corrispondente al tempo necessario alla formazione di una sufficiente raccolta emorragica. È caratterizzata da cefalea, torpore mentale fino all’incoscienza e al coma, bradicardia, fenomeni paretici o ...
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Con questo termine s'intende, in senso generale, la fuoriuscita di sangue in massa dai vasi sanguigni (e quindi non la fuoruscita isolata d'elementi costitutivi del sangue). L'emorragia si dice interna, [...] trombosi, ma se il vaso è troppo voluminoso e importante, o il processo avanza troppo rapidamente, si può avere un'abbondante emorragia. Questo, p. es., si verifica nell'ulcera gastrica, in cui in genere i vasi erosi sono prima trombizzati, ma se il ...
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La terapia moderna tende sempre più alla soppressione della causa della cistite che non alla cura sintomatica. Questa, oltre le già cognite provvidenze si giova di lavande con disinfettanti o emostatici [...] nelle forme emorragiche; dei sulfamidici, della penicillina o della streptomicina secondo il germe coltivato. Nelle forme tubercolari l'instillazione di bleu di metilene, glucosato e novocaina, e, meglio, di soluzioni di streptomicina sono ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] Importanti e originali furono i contributi recati dal L. alla fisiopatologia e alla clinica delle malattie vascolari ed emorragiche: in particolare formulò l'ipotesi che la comparsa della porpora durante la stasi venosa provocata fosse la conseguenza ...
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In medicina, introduzione di sangue umano (intero, o di plasma, o di emoderivati) per via parentale (per lo più endovenosa, raramente per via intramuscolare, come nella autoemoterapia) a scopo terapeutico, [...] per rifornire un organismo gravemente anemizzato o carente di fattori della coagulazione (sindromi emorragiche) o immunodepresso (agranulocitosi, sindromi di immunodeficienza congenita o acquisita ecc.). ...
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PELIOSI, REUMATICA (dal gr. πελιός "livido"; sin. morbo di Schönlein-Henoch; porpora reumatoide di Hutinel, tossicosi emorragica capillare di Frank; porpora atrombopenica di Schultz; porpora anafilattoide [...] Werlhof, nella peliosi reumatica non si ha diminuzione delle piastrine (trombopenia), né ritardo del tempo di coagulazione, del tempo di emorragia; è normale la retrazione del coagulo e la prova del laccio è negativa. L'esame del sangue non dimostra ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...