LANCEREAUX, Ètienne
Agostino Palmerini
Medico, nato a Brécy-Brières il 27 novembre 1829, morto a Parigi il 26 ottobre 1910. Si laureò a Parigi dove fu allievo di C. Bernard e di P. Bazin; nel 1863 fu [...] dei liquori.
Scrisse sulle affezioni nervose sifilitiche (1861), sulla trombosi e sull'embolia cerebrale (1862), sulle emorragie meningee (1863), sull'amaurosi da degenerazione dei nervi ottici consecutiva a lesioni degli emisferi cerebrali (1864 ...
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leucoencefalite
Affezione infiammatoria non suppurativa, che in maniera prevalente interessa la sostanza bianca encefalica che viene colpita gravemente e diffusamente. Le cause possono essere virali, [...] punto di vista dell’imaging e dell’anatomia patologica, vi sono vaste lesioni a livello della sostanza bianca cerebrale, con emorragie nella stessa e nella sostanza grigia. Interviene la morte entro breve tempo oppure la malattia ha un’evoluzione più ...
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Fisica
In astrofisica, c. gravitazionale per una stella o, genericamente, per un sistema materiale in equilibrio radiativo, è il fenomeno in cui le azioni attrattive gravitazionali interne non sono più [...] arterie e del cuore. Cause di c. possono essere: gravi stati tossici e infettivi, gravi e rapide emorragie ( c. emorragico), riflessi vasodilatatori da stimoli abnormi sugli organi toracici o addominali ( c. riflesso), gravi turbamenti dell’attività ...
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Notevoli sono i progressi conseguiti nell'ultimo ventennio nel campo delle anemie. Le anemie si distinguono abitualmente in isocromiche, ipocromiche e ipercromiche, a seconda che i globuli rossi abbiano [...] del ferro, per malattie del tubo digerente, specialmente dell'intestino tenue; o infine a perdite di ferro attraverso emorragie croniche. Le anemie ipocromiche sono molto più frequenti nelle donne, nelle quali i normali depositi di ferro sono ...
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NÉLATON, Auguste
Mario Donati
Chirurgo, nato a Parigi il 17 giugno 1807, morto il 1° settembre 1873. Laureato nel 1836 con una tesi sulle affezioni tubercolari delle ossa, divenne professore aggregato [...] procedimenti di terapia chirurgica, che sono tuttora in uso. Propugnò la legatura dei due capi dell'arteria nelle emorragie sia primitive sia secondarie, ideò numerosi processi di plastica cutanea, la cura dell'occlusione intestinale per mezzo dell ...
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Alterazione a carattere degenerativo e necrobiotico del parenchima e proliferativo dello stroma di organi vari (fegato, polmone, rene, stomaco ecc.), con tendenza alla sclerosi interstiziale e alla retrazione [...] accade per le vene esofagee e per le vene mesenteriche ed emorroidarie, donde varici e, per rottura di esse, emorragie (ematemesi e melena) anche gravi, talora mortali. I sintomi della c. sono turbe digestive e motorie intestinali, spesso lieve ...
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Sostanze chimiche inorganiche (anidride arseniosa, arseniato e arsenito di sodio, fosfuro di zinco ecc.) e organiche, sintetiche (derivati della cumarina, dell’idrindone ecc.) o naturali (stricnina, scilla [...] sintomi manifestati da uno di loro hanno trovato sempre più estesa diffusione i r. ad azione anticoagulante (per es., i derivati della aumaxina), che solo dopo qualche giorno dal consumo provocano morti apparentemente naturali per emorragie interne. ...
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Medicina
Malattia infettiva generalizzata dovuta alla persistente presenza nel sangue di batteri (streptococchi, stafilococchi, pneumococchi, meningococchi ecc.), meno spesso di miceti, che si manifesta [...] si basa sulla somministrazione endovenosa di antibiotici e di farmaci vasopressori (amine).
Zoologia
In veterinaria, s. emorragica è la denominazione di alcune malattie infettive degli animali domestici, sostenute da agenti diversi e caratterizzate ...
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SINCOPE
Antonio Gasbarrini
Medicina. - Si chiama così la perdita più o meno improvvisa, completa e duratura della coscienza, della sensibilità e del movimento, con sospensione o indebolimento esterno [...] cerebrale: lesioni cardiache gravi (blocco, infarto, trombosi e rottura del cuore), angina di petto, embolia polmonare, emorragie profuse, ecc. In via indiretta agiscono i versamenti pleurici abbondanti, lo svuotamento rapido delle raccolte liquide ...
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In anatomia umana è la porzione fissa dell'intestino tenue (v. digerente, apparato), situata sulla parete posteriore dell'addome, nel limite fra la zona epigastrica e la mesogastrica. È lunga in media [...] , che la radiografia mette bene in evidenza in certi casi nei quali i pazienti accusano disturbi digestivi, con o senza emorragie, sono passibili a lor volta di cura chirurgica. La resezione, associata o no a gastro-enterostomia, è l'operazione di ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...