IPOFISI (gr. ὑπόϕυσις da ὑπό "sotto" e ϕύω "nasco")
Ettore REMOTTI
Antonio PENSA
Nicola PENDE
Alberto PEPERE
Agostino PALMERINI
Anatomia e fisiologia comparata. - Durante lo sviluppo, dal tetto [...] grigiastra o grigio-rosea con aree rossastre o brunicce da emorragie e risultante di un tessuto consistente compatto o areolare più di Cenciarini. Ma tutti presentano difficoltà e pericoli (emorragie dalla diploe e dalle vene della base, facilità di ...
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VESCICA (lat. scient. vesica urinaria; fr. vessie; sp. vejiga; ted. Harnblase; ingl. bladder)
Antonio COSTA
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Con questo termine s'indica in anatomia il serbatoio muscolomembranoso (derivato dalla [...] di un cavolfiore o di un crisantemo. Restano a lungo latenti, finché per il distacco di villi non si producono emorragie (ematurie) talora infrenabili. Frustoli di tumore possono essere espulsi con l'urina; possono concomitare cistiti e calcolosi. I ...
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Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] , tanto da consentire oltre il 90% di guarigioni.
Il processo infiammatorio della r. (retinite) si manifesta con emorragie e alterazioni vascolari, opacità più o meno diffuse e chiazze biancastre circoscritte dovute all’edema, all’infiltrazione ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] Rickettsia prowazeki, trasmessa dal pidocchio (v. fig.) e caratterizzata da febbre ciclica, stato tifoso ed esantema maculo-emorragico. Conosciuto probabilmente fin dai tempi più remoti, sarebbe stato però descritto per la prima volta solo nel 1546 ...
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In biologia cellulare, recettore di superficie coinvolto nel collegamento fra citoscheletro e matrice extracellulare e nell’adesione fra le cellule. Studi effettuati a partire dalla seconda metà degli [...] si legano al fibrinogeno durante la coagulazione del sangue. Così gli individui affetti da malattia di Glanzmann, caratterizzata da frequenti emorragie, sono portatori di una mutazione nel gene che codifica β3. Mentre le i. che legano le cellule alla ...
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Liquido limpido, trasparente, incoloro, situato, in comunicazione diretta, negli spazî subaracnoidei dell'encefalo (rivuli, rivi, flumina che si riuniscono nei "laghi" o "confluenti") e del midollo spinale; [...] In condizioni patologiche, invece d'essere limpidissimo come acqua, può avere aspetto emorragico (emorragie cerebrali, ematorrachide, ematomielia); puriforme (meningite meningococcica, pneumococcica); giallastro, xantocromico, talora con coagulazione ...
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ONDULANTE, FEBBRE (XXV, p. 369)
Giuseppe GIUNCHI
FEBBRE Gli studî dell'ultimo ventennio hanno dimostrato la diffusione sempre maggiore della malattia e la frequenza sempre più elevata delle manifestazioni [...] alterazioni del fegato e della milza, che possono accompagnarsi ad ascite o ad abbondanti emorragie. Manifestazioni emorragiche (porpora, epistassi, gengivorragie, emottisi, metrorraggie) possono del resto prodursi anche isolatamente e conferire un ...
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LEISHMANIOSI (dal nome di Sir William B. Leishman)
Arturo CASTIGLIONI
Filippo RHO
Nino BABONI
Gruppo di malattie protozoarie determinate da parassiti del genere Leishmania (appartenente alla famiglia [...] , dopo brevi soste o intervalli apiretici; nel terzo l'astenia e il deperimento progressivo e profondo, accompagnati da emorragie naso-boccali e sottocutanee, portano alla cachessia e sue complicanze fatali, specie delle vie respiratorie e più ancora ...
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Insieme con il cranio (v.), sotto alla porzione anteriore del quale essa è situata, costituisce la testa o capo (v.). È sostenuta da una complessa impalcatura ossea, lo scheletro della faccia, intimamente [...] le guance, e s'approfonda rapidamente nei tessuti, quando i bambini non soccombono alla setticemia o alle emorragie, residuano larghe perdite di sostanza orribilmente deformanti e ostacolanti la soluzione o la masticazione. Quando le precauzioni ...
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TAGLIO CESAREO
Paolo Gaifami
. È l'operazione che espleta il parto per la via addominale attraverso un'incisione della parete uterina.
Sulla donna morta il taglio cesareo è stato eseguito fin nei più [...] giorni di travaglio inane dopo tentativi di liberazione cruenta per vaginam. Agl'insuccessi dovuti all'infezione peritoneale e alle emorragie trovò modo di opporsi E. Porro (1876), ideando la sua amputazione utero-ovarica, che ben presto s'impose in ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...