CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] medico sia in grado di chiarire la qualità della ferita, in relazione anche alla parte colpita, nonché degli "accidenti" (emorragie, febbri, ecc., seguiti al ferimento, soprattutto quelli non visibili, che pur possono condurre a morte). Il C. avverte ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] non comunicano direttamente con quelli della placenta, non manca di notare quanto ciò sia vantaggioso per evitare gravi emorragie dopo il parto.
L'accurata descrizione che egli conduce sui vasi ombelicali e particolarmente sui rapporti di questi ...
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CASELLI, Azzio
Domenico Celestino
Nacque da Telemaco e da Luigia Cosmi a Reggio Emilia il 24 giugno del 1847, in una famiglia che già vantava numerosi chirurghi. Nella sua città compì i primi studi, [...] completamente laringe, faringe, base della lingua, velopendolo e tonsille, impiegando un galvano-cauterio onde evitare pericolose emorragie e dividendo l'osso ioide per conservare intatto tutto l'apparecchio di innervazione, circolazione e mobilità ...
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GIORDANO, Scipione
Stefano Arieti
Nacque a Torino il 4 ott. 1817 da Giovanni Domenico Maria e da Sofia Clerk, in una famiglia originaria di Ivrea tradizionalmente dedita alle professioni sanitarie: [...] ], pp. 61-64); propose l'adozione di un cinto emostatico, modificazione del torcolare di Petit, per il trattamento delle emorragie placentari, di una cannula aspirante simile a quella di Meysner per provocare il parto prematuro, di un pessario per i ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] Importanti e originali furono i contributi recati dal L. alla fisiopatologia e alla clinica delle malattie vascolari ed emorragiche: in particolare formulò l'ipotesi che la comparsa della porpora durante la stasi venosa provocata fosse la conseguenza ...
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FRUGONI, Cesare
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Brescia il 4 maggio 1881 da Pietro, avvocato molto noto alla fine dell'800, e da Rosa Camotti. Compiuti gli studi classici e iniziati i corsi universitari [...] e ben distinta dalle sindromi bantiane, associata o meno a ostacolo portale e a decorso caratterizzato da ricorrenti emorragie digestive, della quale studiò e descrisse accuratamente le peculiarità anatomo-patologiche e cliniche che illustrò in una ...
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LEOTTA, Nicola
Stefano Arieti
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 17 febbr. 1878 da Giuseppe e da Antonia Rossi e, superato il primo ciclo di studi, si trasferì a Roma, dove si iscrisse al corso [...] tecnica operatoria consigliabile per asportare i calcoli vescicali, in presenza di varici della vescica stessa, onde evitare possibili emorragie pericolose per la vita del paziente (Le varici della vescica in rapporto alla diagnosi e alla cura dei ...
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PALASCIANO, Ferdinando
Maria Conforti
- Nacque il 13 giugno 1815 a Capua da Pietro, segretario comunale proveniente da Monopoli, in Puglia, e da Raffaella Di Cecio.
Compiuti i primi studi presso il [...] osservazioni di chirurgia pratica sul restringimento e la gangrena dell'intestino ernioso e su la diagnosi e cura delle emorragie uterine, poi pubblicato, oltre che in diversi periodici, presso l'editore Gioia di Napoli.
Dedicate a Leonardo Santoro e ...
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LORETA, Pietro
Stefano Arieti
Nacque a Ravenna il 10 luglio 1831 dal nobile Nicola e da Teresa Masolini di Imola. Frequentò le scuole secondarie a Bologna, ove la famiglia si era trasferita. Attratto [...] del fegato, praticando una resezione del lobo sinistro dell'organo seguita da una complessa sutura per evitare possibili emorragie e procedendo poi alla fissazione alla parete addominale dei margini dell'incisione epatica: l'eccessiva durata della ...
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MAGGIORE, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Palermo il 9 febbr. 1888 da Filippo e da Giuseppina Mucoli; dopo aver concluso gli studi liceali si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università [...] e clinica oculistica, LXVIII [1940], pp. 481-525, 561-615, 641-667, 721-758, 881-913; Il problema etiologico delle emorragie retino-vitreali recidivanti, in Athena. Rass. mensile di biologia, clinica e terapia, XI [1942], pp. 55-58). Una menzione ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...