PÉAN, Jules-Émile
Mario Donati
Chirurgo, nato a Marboué presso Chateaudun il 30 novembre 1830, morto a Parigi il 30 gennaio 1898. S'addottorò a Parigi nel 1860. Nello stesso anno prosettore della facoltà, [...] fece costruire la sua pinza emostatica a cremagliera, modificazione di quella di Koeberle, che ha rivoluzionato l'emostasi in chirurgia, semplificando grandemente tutta la tecnica chirurgica. Furono da lui disciplinate, nella cura dei fibromiomi dell ...
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LANGENBECK, Bernhard Rudolph Konrad von
Ottorino Uffreduzzi
Fondatore della chirurgia tedesca moderna, nato il 9 novembre 1810 a Padingbüttel (Hannover), morto il 29 settembre 1887 a Wiesbaden. S'addottorò [...] , e i buoni risultati erano essenzialmente attribuiti alla rapidità nell'operare, alla delicatezza nel trattare i tessuti, all'emostasi, all'estrema cura della pulizia, egli raggiunse fama grandissima: si videro guarire le ferite per prima intenzione ...
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esofagogastroduodenoscopia
Esame endoscopico (➔ endoscopia) integrato del tratto superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco, parte prossimale del duodeno), noto con l’acronimo di EGDS. Viene [...] volti a conseguire una diagnosi istologica delle lesioni visualizzate. Con finalità terapeutiche, l’EGDS viene utilizzata per l’emostasi o la prevenzione del sanguinamento delle varici esofagee mediante sclerosi, per la dilatazione meccanica e il ...
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VANZETTI, Tito
Agostino PALMERINI
Chirurgo, nato a Venezia il 29 novembre 1809, morto a Padova il 7 gennaío 1888. Fu allievo di B. Signoroni a Padova dove si laureò nel 1832. Dopo avere continuato i [...] (pubblicò numerose memorie in proposito). Anche prima di Grandesso Silvestri adoperò il laccio di gomma come mezzo d'emostasi. Per primo indicò (1846) la fasciatura rigida con bende incollate (solo più tardi A. Mathysen introdusse la tecnica ...
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medicazione
Provvedimento terapeutico locale mirante a proteggere tessuti lesionati e a favorirne i processi riparativi: materiali fondamentali sono il cotone idrofilo e i tessuti di garza idrofila sotto [...] . Posto di m.: formazione sanitaria militare di prima linea, che provvede alla semplice m. delle ferite previa eventuale emostasi provvisoria e dove si eseguono i soli interventi che hanno carattere di assoluta urgenza; è una formazione sanitaria ...
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coagulopatia
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Condizione morbosa dovuta a patologie della coagulazione del sangue. Si distinguono c. congenite (per es., l’emofilia) e c. acquisite (fra le quali spiccano [...] è per linea femminile, legata al cromosoma X. Esistono altre forme congenite dovute ad alterazioni coinvolgenti l’emostasi primaria (malattia di von Willebrand) o ad alterazioni della funzionalità piastrinica (piastrinopatie ereditarie). La prima ...
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Con questo termine s'intende una raccolta di sangue stravasato nella compagine dei tessuti; se il sangue si raccoglie in una cavità preesistente e tappezzata da sierosa si parla d'ematocele (v.); quando [...] si scollano ampiamente, l'ematoma sarà progressivo, pulsatile e in genere, prima di raggiungere una tensione tale da fare l'emostasi spontanea, s'hanno fenomeni di compressione sulle parti vicine, e, se si tratta di arti, si possono anche avere fatti ...
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SIMPSON, sir James Young
Agostino Palmerini
Ostetrico e ginecologo, nato a Bathgate, contea di Linlithgow (Scozia) il 7 giugno 1811, morto a Edimburgo il 6 maggio 1870. S'addottorò a Edimburgo; dal [...] , s'occupò dei metodi di rivolgimento nel bacino normale e viziato, nel 1859 propose di sostituire nell'emostasi delle piccole arterie il metodo della compressione a quello delle allacciature. Vaticinò la possibilità che con la concentrazione ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] . XIX la chirurgia aveva subito radicali rinnovamenti soprattutto per l'introduzione dell'anestesia, dell'antisepsi e della emostasi: queste fondamentali conquiste avevano reso possibile l'esecuzione di interventi prima preclusi e l'affermarsi della ...
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. S'occupa delle malattie che colpiscono le ossa craniche e i centri nervosi, dal punto di vista chirurgico. Il cervello e il cervelletto ricoperti dalle meningi, chiusi da una scatola ossea, sono inaccessibili [...] della lesione. Finito questo tempo, assicuratosi della perfetta emostasi, ribatte lo sportello e cuce le parti molli. Se e cervello talora prolungantesi a cuneo in questo. Eseguita l'emostasi, se resta perdita di sostanza cerebrale si colma con ...
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emostasi
emòstaṡi (o emostàṡi; anche emostaṡìa) s. f. [dal gr. αἱμόστασις, comp. di αἷμα «sangue» e στάσις «stasi»]. – Nel linguaggio medico, l’arresto di una emorragia, che si può verificare spontaneamente col meccanismo della coagulazione,...
-stasia
-staṡìa. – Secondo elemento di termini composti del linguaggio medico, che, in pochi casi, rappresenta una variante (forse dovuta a influenza del fr. -stasie, variante di -stase) del suffissoide -stasi: per es., emostasìa e menostasìa...