Chirurgo (Berna 1841 - ivi 1917), prof. e direttore della clinica chirurgica di Berna (1872); descrisse la cachessia tireopriva (1883), migliorò i mezzi di emostasi, portò contributi al problema dello [...] strozzamento erniario e alla tecnica di riduzione di lussazioni e fratture; importanti i progressi tecnici apportati alla chirurgia del gozzo, dell'addome, ecc. Ebbe il premio Nobel per la fisiologia o ...
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Chirurgo (Saint-Maixent 1796 - Parigi 1856), considerato uno dei fondatori dell'urologia francese: perfezionò la cura dei restringimenti uretrali e il cateterismo; indicò il metodo di emostasi per torsione [...] delle arterie e importanti nuovi procedimenti di tecnica chirurgica (ano artificiale, vagina artificiale, cura chirurgica delle emorroidi) ...
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Chirurgo tedesco (Tönning 1823 - Kiel 1908), prof. a Kiel (dal 1857), generale medico e chirurgo d'armata (dal 1870). Introdusse l'uso di una maschera per anestesia, di una fascia elastica per l'ischemizzazione [...] degli arti da amputare e di un laccio elastico per l'emostasi. ...
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Chirurgo (Parigi 1674 - ivi 1750). Chirurgo militare nel 1692, lasciò nel 1700 l'esercito e aprì a Parigi una scuola privata di chirurgia ove le sue lezioni, specie di traumatologia, gli acquistarono gran [...] 1731 fu nominato direttore dell'Accademia reale di chirurgia. Le sue ricerche più importanti vertono sull'emorragia e sull'emostasi, sulle fratture, sulle lussazioni, sulle fistole lacrimali e sulle lesioni del tendine di Achille. Ideò e costruì una ...
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GHILLINI, Cesare
Stefano Arieti
Nato a Bologna, da Andrea e da Carolina Gentili, il 21 luglio 1863, dopo aver superato gli studi classici si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università [...] prima da P. Loreta e poi da A. Poggi, conseguì la laurea nel 1889 discutendo una tesi sperimentale sull'emostasi mediante la cauterizzazione con il termocauterio di C.A. Paquelin: l'interesse dell'argomento era di natura essenzialmente tecnica e ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] . XIX la chirurgia aveva subito radicali rinnovamenti soprattutto per l'introduzione dell'anestesia, dell'antisepsi e della emostasi: queste fondamentali conquiste avevano reso possibile l'esecuzione di interventi prima preclusi e l'affermarsi della ...
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CLEMENTI, Gesualdo
Bruno Brundisini
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Nacque a Caltagirone (prov. di Catania) il 25 apr. 1848 da Pasquale e da Silvia Criscimone.
Nel 1871si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli, [...] protezione delle ferite.
Sicuro negli interventi sull'addome, il C. fu autore di uno studio sulla possibilità di realizzare l'emostasi epatica, al quale era stato indotto dalla necessità di operare la resezione di un tratto di fegato nel corso di un ...
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CECCHERELLI, Andrea
Domenico Celestino
Nato a San Vito a Bellosguardo (Firenze) il 14 dicembre 1850, da Federico e da Teresa Franzoni, studiò medicina e chirurgia nelle università di Pisa e di Firenze. [...] costola; non meno note furono le sue tecniche di splenopessia, ottenuta fissando il viscere alle coste, e di emostasi del fegato mediante sutura incavigliata su stecche di balena decalcificate. Eseguì, inoltre, complessi interventi di resezione del ...
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LA TORRE, Felice
Ettore Calzolari
Nacque da Domenico e da Domenica Pagano il 3 maggio 1846 a Savoca, presso Messina, e qui compì i primi studi. Trasferitosi a Messina, dopo aver conseguito, nel 1864, [...] subito noti e apprezzati nella comunità scientifica (La funzione emopoietica dei vasi uterini, Roma 1904; Del processo intimo dell'emostasi uterina post-partum, in Boll. della Società Lancisiana degli ospedali di Roma, XXV [1905], 4, pp. 141-160; Dei ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] e i primi anni del Novecento. In quell'epoca la chirurgia, graziealle grandi conquiste dell'anestesia, dell'antisepsi e dell'emostasi, era in rapido sviluppo e si avviava a toccare traguardi insperati; gli interventi più arditi, fino a pochi anni ...
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emostasi
emòstaṡi (o emostàṡi; anche emostaṡìa) s. f. [dal gr. αἱμόστασις, comp. di αἷμα «sangue» e στάσις «stasi»]. – Nel linguaggio medico, l’arresto di una emorragia, che si può verificare spontaneamente col meccanismo della coagulazione,...
-stasia
-staṡìa. – Secondo elemento di termini composti del linguaggio medico, che, in pochi casi, rappresenta una variante (forse dovuta a influenza del fr. -stasie, variante di -stase) del suffissoide -stasi: per es., emostasìa e menostasìa...