La polemica di Croce con Francesco De Sarlo
Cristiano Sabino
In una lettera del 22 aprile 1907, Croce informa l’amico e collaboratore Giuseppe Lombardo-Radice della sua decisione di «non dare tregua [...] De Sarlo impostore di cose filosofiche, che non «si rende conto […] delle conseguenze assurde, che nascono dal suo dichiarare empirico il concetto del divenire» (Una seconda risposta, cit., p. 244), arrivando cioè a scambiare «ciò che ci può essere ...
Leggi Tutto
relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] cosiddetti antichi (detto appunto tropo della r.) e del terzo di quelli recenti, e, stando a quanto afferma Sesto Empirico, essa viene affermata con riferimento sia al soggetto giudicante (che presenta sempre diversità corporee, o mentali, tali da ...
Leggi Tutto
domanda, curva di
Quantità di uno o più beni e servizi che i consumatori intendono acquistare sul mercato, in funzione dei prezzi relativi. Può anche fare riferimento all’intero insieme dei beni e servizi [...] alla nozione di spesa le curve di Engel (➔ Engel, curva di) che descrivono, in base a generalizzazioni di carattere empirico, l’andamento della spesa (o delle quote di spesa) nelle diverse categorie di beni al variare del reddito totale di ...
Leggi Tutto
riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare [...] soprattutto per il libero gioco delle facoltà (giudizio, intelletto e ragione), esso fornisce un apporto essenziale nell’elaborazione del molteplice empirico anche in funzione gnoseologica (per es., attraverso le nozioni di genere e specie). ...
Leggi Tutto
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] numero finito di volte).
Molto importante, specialmente nelle scienze sperimentali, è un’altra forma di i. detta i. empirica o i. incompleta. Essa consiste nell’enunciare una legge valida in generale, basandosi soltanto su una successione finita di ...
Leggi Tutto
Filosofo ebreo (Nieśwież, Polonia, 1754 - Niedersiegersdorf, Slesia, 1800). Gli fu dato, o assunse, il nome di Maimon perchè studioso di questo filosofo medioevale, che influì molto sulla formazione del [...] ), la conoscenza può essere considerata completa. La posizione di M. assume quindi le caratteristiche di uno "scetticismo empirico" e di un "dogmatismo razionale" in contrapposizione alle conclusioni della filosofia kantiana. La lucidità della sua ...
Leggi Tutto
In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] , ha i caratteri dell’universalità e necessità, ed è sinonimo di ‘forma’, ‘trascendentale’, e di ‘puro’. All’opposto, a posteriori (cui spettano i caratteri della particolarità e contingenza) è ciò che la ragione riceve, ed è sinonimo di ‘empirico’ ...
Leggi Tutto
Pittore (Bologna 1560 - Roma 1609), fratello di Agostino. Fu, della sua famiglia, l'ingegno più fecondo e più vivo. Nelle prime opere si notano influssi di B. Cesi, di O. Samacchini, di P. Fontana. A Parma [...] C. elaborò le grandi composizioni con semplicità classica e libertà inventiva, perseguendo un'armoniosa sintesi tra mondo naturale empirico e tradizione classica. Durante questo periodo dipinse anche varî quadri più severi e concentrati (L'Assunzione ...
Leggi Tutto
Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] di un'azione all'interno di un contesto ordinato teleologicamente. "Perciò definire buono qualcosa è fare un'asserzione empirica. All'interno di questa tradizione le asserzioni morali e assiologiche possono essere vere o false esattamente come tutte ...
Leggi Tutto
JULIEN, Stanislas
Giovanni Vacca
Sinologo francese, nato a Orléans il 13 aprile 1797, morto a Parigi il 14 febbraio 1873. Allievo di Abel Remusat, gli succedette nella cattedra di cinese al Collège [...] osservazioni dei pellegrini buddhisti per la storia e la geografia dell'Asia Orientale e dell'India. Intravide, in modo empirico, le leggi che hanno guidato i traduttori cinesi nella scelta dei caratteri cinesi per la trascrizione dei nomi sanscriti ...
Leggi Tutto
empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....