diffusione
Federico Tamagni
Processo attraverso cui un elemento (particelle fisiche, specie animali, o altro) si muove nel tempo da regioni dove esso ha un’alta concentrazione verso regioni a bassa [...] effettivamente adottano un’innovazione (misurata, per es., tramite la quota di mercato di un nuovo prodotto). Dal punto di vista empirico, studi sulla d. (soprattutto di prodotti o tecnologie) tendono a concordare che il tasso di d. nel tempo o fra ...
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poteri d'acquisto, parita dei
Ester Faia
poteri d’acquisto, parità dei Legge in base alla quale i prezzi di diversi Paesi non possono differire una volta che siano confrontati attraverso la trasformazione [...] la possibilità di eguagliare i prezzi di beni uguali tra Paesi diversi.
Limiti nell’applicazione reale
Da un punto di vista empirico, la legge del prezzo unico, che descrive bene la dinamica dei prezzi nel lungo periodo, fallisce nel prevedere le ...
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infezione
Processo caratterizzato da penetrazione e moltiplicazione, nei tessuti viventi, di microrganismi patogeni unicellulari (batteri, miceti, protozoi) o da virus. Il concetto di i. non si identifica [...] di protocolli terapeutici dettati da società scientifiche, dall’OMS e da enti nazionali a ciò preposti: l’uso empirico, insufficiente o inesatto di farmaci antinfettivi provoca infatti non solo terapie insufficienti, ma anche l’instaurarsi di ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] , dall’idealismo tedesco. J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel non contrappongono più il finito, l’individuo empirico, all’i., ma li collegano in un rapporto di partecipazione. Accanto a questa discussione della nozione metafisico-ontologica di i ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] apparvero via via dal 1690 al 1706, l'ultima postuma. ▭ Ricollegandosi sia alla filosofia baconiana che alla tradizione empirico-scettica della prima metà del Seicento che aveva trovato in P. Gassendi esemplare espressione, e non senza risentire dell ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] Amerika, voll. 2, Lipsia 1901; E. G. Bourne, Spain in America, New York 1904; R. B. Merriman, The rise of the Spanish Empire, voll. 2, New York 1918...; C. Pereyra, La obra de España en América, Cartagena-Madrid (1920), trad. fr., Parigi s. a. (ma ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] per identificarlo con le correnti di pensiero o gli indirizzi etico-intellettuali prevalenti. L'appello costante è al metodo empirico e alle 'combinazioni'. Tutti proclamano aperture. Il passato non è più la preparazione ai successi del presente, ma ...
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Conoscenza che il soggetto ha di sé in quanto soggetto. Nell'autocoscienza il principio attivo, che costituisce la coscienza, si manifesta come atto del soggetto pensante. L'oggetto che si conosce s'identifica [...] un io sostanziale, un io formalistico, un io empirico, un io trascendentale, possono considerarsi anche come momenti sulle deformazioni della coscienza della personalità nella sua considerazione empirica. Al punto di vista psicologico, che fa dell' ...
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SERLIO, Sebastiano
Giulio Carlo Argan
Architetto e teorico dell'architettura nato a Bologna da Bartolomeo, pittore, il 6 settembre 1475, morto a Lione nel 1554. Tra il 1509 e il 1514 lavorò a Pesaro, [...] e nel II Libro, è evidente il tentativo di ridurre la geometria e la prospettiva su di un piano del tutto empirico: ciò che lo conduce a concepire lo spazio piuttosto come visione paesistica che come successione prospettica di piani. Ciò spiega come ...
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TORRENTE BALLESTER, Gonzalo
Agustin Cortés
Scrittore spagnolo, nato a El Ferrol il 13 giugno 1910. Scoppiata la guerra civile, tornò in Spagna da Parigi, dove usufruiva di una borsa di studio, per abbracciare [...] in quegli anni alla maturità: scrittore profondamente intellettuale, consapevole dell'insufficienza della logica per conoscere il mondo empirico, ricorre alla fantasia e al gioco ironico. La sua è infatti una scrittura epistemologica ed ermetica ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....