Educatore e poligrafo (Lugano 1743 - Pavia 1806). Entrò giovanissimo (1759) nella congregazione dei padri somaschi; fu professore a Milano, poi a Parma all'Accademia dei paggi e (1768) all'università, [...] S. tradusse opere letterarie e filosofiche dal greco, dal latino, dall'inglese e scritti didattici dal tedesco. Ebbe grande fama per la sua da Rosmini, di volgarizzatore in Italia dell'empirismo lockiano e del sensismo di Condillac, limitati ...
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Filosofo inglese (Haddington 1872 - Weybridge 1940). Prof. (1902-24) all'univ. di Aberdeen, e dal 1924 vicecancelliere dell'univ. di Leeds. Studioso di Hegel (Origin and significance of Hegel's logic, [...] , originale elaborazione dello hegelismo (An outline of the idealistic construction of experience, 1906), a una sorta di empirismo umanistico, che riconosce il carattere finito e problematico dell'individualità umana (Studies in human nature, 1921). ...
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Filosofo danese (Copenaghen 1843 - ivi 1931), prof. di filosofia all'univ. di Copenaghen (1883-1915); socio straniero dei Lincei (1908). Sotto l'influsso dell'empirismo e dello psicologismo inglese e francese, [...] ma non senza esperienza del pensiero germanico, cercò di risolvere i massimi problemi della filosofia morale e religiosa. Opere princ.: Psykologi (1882); Der menneskelige tanke, dens former og dens opgaver ...
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Filosofo (Durris 1887 - Aberdeen 1946). Insegnò nelle univ. di St. Andrews, Nova Scotia, Aberdeen. Il suo pensiero si riallaccia all'empirismo classico inglese e al più recente neorealismo di G. E. Moore [...] e S. Alexander. Tra i suoi scritti: A study in realism (1920), The idea of value (1929), Knowledge, belief and opinion (1931), Mind and deity (1944), On human freedom (post., 1947) ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] filosofia analitica (o "filosofia linguistica") dominanti il pensiero inglese.
È ben noto che i neopositivisti sono stati i , in tutte le sue parti, trae la somma del suo contenuto empirico da quel bordo, e le parti teoriche hanno un valore solo in ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] impero è Merivale, che nella History of the Romans under the Empire (1850) si è proposto di mostrare il mutarsi d'una , 1895), quella appunto più utile all'uomo di stato, insegnando agli Inglesi che la loro storia non era quella di un'isola, ma d ...
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LOCKE, John
Armando CARLINI
Filosofo inglese, nato nel 1632 a Wrington, nel Somersetshire, di famiglia puritana. Suo padre prese parte alla guerra civile nel 1642, militando nell'esercito del Parlamento. [...] interpretazione volgare. Ma, in ogni modo, chi di quell'empirismo voglia una comprensione non unilaterale, deve ripensarlo in seno con Hume (L. resta il pensatore più tipico della mentalità inglese), e trovò poi in Kant una conclusione che segnò un ...
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FOLKLORE (ingl. folk-lore, dalle voci, ora antiquate, folk "popolo", e lore "dottrina")
Raffaele Corso
Il termine fu foggiato dall'archeologo J. W. Thoms, che lo propose all'Athenaeum di Londra il 22 [...] all'uomo primitivo, di basso stadio, a base di empirismo e di tradizionalità della conoscenza"; ed esteso col secondo nel una concezione più larga a quelle troppo ristrette della scuola inglese e più ancora della finnica, che si chiudono nell ...
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GREEN, Thomas Hill
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Birkin (Yorkshire) il 7 aprile 1836, morto a Oxford il 26 marzo 1882. Divenne nel 1860 fellow nel Balliol College, e v'insegnò fino alla morte, [...] vero fondatore, e il rappresentante più notevole, dell'idealismo inglese del sec. XIX.
Le sue opere principali sono tre: 1885-88). Il G. parte da un'acuta critica dell'empirismo e del positivismo, mostrando come le loro assunzioni oggettivistiche si ...
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NORRIS, John
Guido Calogero
Filosofo ed ecclesiastico inglese, nato a Collingbourne-Kingston (Wiltshire) nel 1657, morto a Bemerton nel 1711. Dopo aver studiato a Oxford, ed esservi divenuto membro [...] upon a late Essay concerning Human Understanding (Londra 1890). L'Essay qui ricordato è quello del Locke, il cui empirismo il N., che pure accettava la critica lockiana delle idee innate, combatteva ponendosi dal punto di vista del Malebranche ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...