DE COSMI, Giovanni Agostino (Modesto Agostino Giovanni Michele). - Nacque a Casteltermini (Agrigento) il 5 (secondo l<apost>autobiografia) o il 6 (secondo l<apost>atto di nascita)
Bianca [...] D. si era andato staccando da tali concezioni filosofiche, approdando all'empirismoinglese, al pensiero di Locke e Hume. Egli andò affrontando nell'ambito dell'empirismo i problemi più specificamente pedagogici e logici: la struttura del linguaggio ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] a fenomeno fisico e meccanico, l'abitudine è paragonata dalla scuola cartesiana a una sorta di automatismo), dell'empirismoinglese (D. Hume, che rappresenta l'apice di tale tradizione, sostiene che tutte le inferenze dall'esperienza sono effetti ...
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MURRI, Augusto
Alessandra Gissi
– Nacque a Fermo (Ascoli Piceno) l’8 settembre 1841 da Giovambattista, magistrato, deputato alla Costituente della Repubblica Romana, e da Teodolinda Polimanti.
Il padre, [...] a una terapia adeguata. È in queste pagine che si rintraccia la «duplice radice della formazione di Murri: l’empirismoinglese e il positivismo francese» – in particolar modo quello del fisiologo Claude Bernard – che egli seppe coniugare arrivando a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una lettura originale del vitalismo bergsoniano, di Spinoza e Nietzsche, Gilles Deleuze [...] come eterogenee ed esteriori ai termini. Secondo Deleuze proprio questa concezione rappresenta il grande contributo dell’empirismoinglese alla filosofia: Hume in particolare avrebbe descritto l’attività della mente come una continua interferenza tra ...
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Coppia di termini, dei quali il primo indica, in senso estremamente generico, ciò che è stato isolato da altre cose con cui si trova in un rapporto qualsiasi, allo scopo di farne uno specifico oggetto [...] introdurrà una importante distinzione tra i concetti puri, che astraggono da ogni riferimento alla realtà sensibile, e i concetti empirici, per i quali può ancora valere il termine a.; nella visione kantiana i concetti puri o categorie sono fattori ...
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IDEA
Guido Calogero
. Il termine di ιδέα passò nel linguaggio filosofico già nell'età presocratica, quando, p. es., venne usato da Democrito per significare, in conformità del suo senso originario, [...] quod res est cogitans, e Leibniz come propinquam quamdam cogitandi de re facultatem sive facilitatem. Analogamente, l'empirismoinglese (Hobbes, Locke, Hume) considerò le idee come riflessi mnemonici del senso, e dalla loro "associazione" derivò ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] nella sofistica di Protagora e nel sensismo cirenaico ed epicureo e si erano venuti poi rafforzando nel corso dell'empirismoinglese, da Locke a Hume, compenetrando anche certi aspetti dell'illuminismo. D'altro lato, il crescente sviluppo e successo ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] il vero periodo di gestazione del romanticismo fu, in Germania, lo Sturm und Drang (v.). Già sotto l'influsso dell'empirismoinglese le coscienze si erano abituate a considerare la realtà anche in ciò che vi è d'impreveduto e imprevedibile nei suoi ...
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STURM und DRANG
Carlo Grünanger
. Vasto e complesso movimento culturale e letterario della seconda metà del Settecento (1760-1785 circa), che prende il nome da un dramma del poeta Massimiliano Klinger. [...] dall'intellettualismo illuministico, aveva dominato nella prima metà del secolo.
Preparato, nel campo del pensiero, dall'empirismoinglese, dallo scetticismo di Bayle e di Hume, dal dinamismo leibniziano e dal naturalismo di Rousseau; in quello ...
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QUALITÀ
Guido Calogero
. In generale, il termine filosofico di "qualità" (gr. ποιότης, lat. qualitas) designa qualsiasi aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà riflettente più [...] delle secondarie, ma dovesse estendersi anche a quella delle primarie. Egli apre così il passo agli altri maestri dell'empirismoinglese, Berkeley e Hume che, mostrando come le qualità primarie non siano in concreto mai percepibili senza il concorso ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...