Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] nei nostri petti".
Una tale credenza in un ordine obiettivo e razionale fu scossa dal più radicale atteggiamento dell'empirismoinglese, culminante in Hume, e dal Kant ‛critico' (cfr. soprattutto l'Essay concerning human understanding e i Dialogues ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] in Inghilterra e l'ermeneutica. Tuttavia il loro parallelismo rimane limitato. Come nel sec. XIX Dilthey accusava l'empirismoinglese di mancare di cultura e sensibilità storica, così l'ermeneutica storicamente fondata avanza la pretesa critica non ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] l’attenzione alla situazione europea aveva già promosso la ricerca su Bacone e Locke al centro del volume L’estetica dell’empirismoinglese (Bologna 1958), che vedeva la luce in quello stesso anno.
Militanza e teoria: la cattedra di estetica e «il ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] , al sentimento, all'abitudine.
Sarà I. Kant a risolvere il problema lasciato aperto da Hume e dagli altri filosofi dell'empirismoinglese. Il giudizio di gusto, osserva Kant, non è un giudizio conoscitivo, ossia logico: ciò significa che se il suo ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] a fenomeno fisico e meccanico, l'abitudine è paragonata dalla scuola cartesiana a una sorta di automatismo), dell'empirismoinglese (D. Hume, che rappresenta l'apice di tale tradizione, sostiene che tutte le inferenze dall'esperienza sono effetti ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] la sua formulazione forse più radicale nell’‘umanismo’ dell’inglese Schiller, dove il criterio di scelta in base a una posizione diversa tanto da quella dell’empirismo quanto da quella dell’idealismo. Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] (answer) fu, fin dalla prima parte del primo volume della sua opera maggiore, caratterizzato. Fedele alla tradizione dell'empirismoinglese, sempre, infatti, egli si rifiutò di precostituire alla storia, quasi si trattasse di un destino a priori, le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] l’introspezione agostiniana che con la teodicea metafisica di Leibniz e Wolff, sia con il razionalismo cartesiano che con l’empirismoinglese, sia con il sensismo di Condillac che con l’eclettismo di Victor Cousin, sia con la Common sense philosophy ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] quei presupposti che, molto più tardi, avrebbero avuto il loro sviluppo nella filosofia di Francesco Bacone e dell'empirismoinglese.
Bibl.:
Fonti. - Aristoteles Latinus, I-II, Codices, a cura di G. Lacombe, A. Birkenmayer, M. Dulong, E. Franceschini ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] metodo sperimentale nel 17° sec., il razionalismo e l’empirismo da un lato, la gnoseologia illuministica dall’altro. Controverso di opinione a favore di un trapianto delle libertà inglesi, che non avrebbe cessato di diffondersi in Europa in ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...