NICOLA di Autrecourt (Nicolaus de Ultricuria)
Guido Calogero
Pensatore del sec. XIV, uno dei più notevoli seguaci di Guglielmo di Occam e il più deciso nel ricavare dall'occamismo le sue estreme conseguenze [...] , e gli atti del processo con le tesi incriminate, riprodotte del resto già da più antiche stampe. N. conduce l'empirismo occamistico a conclusioni così negative per l'oggettivismo scolastico, da meritare a buon diritto il nome, che gli è stato dato ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] pedagogia e della Teoria generale dello spirito come atto puro:è fra questi due poli, tra l'attualismo gentiliano e l'"empirismo idealistico" del Croce, che il C. cercherà una sua autonoma filosofia, la quale troverà una prima espressione in La vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cartesianesimo fallisce nel suo tentativo di imporsi come nuova filosofia “ufficiale” [...] ) e dalla natura dell’oggetto (materiale o spirituale). In questo modo la via delle idee diveniva compatibile con l’empirismo e a essa si allineeranno sia Berkeley e Hume in Inghilterra, sia Condillac e gli enciclopedisti in Francia, naturalmente con ...
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Avenarius, Richard
Filosofo tedesco (Parigi 1843 - Zurigo 1896). Dal 1877 fu prof. a Zurigo. Riprendendo alcuni assunti di fondo del positivismo (primato epistemico delle sensazioni, relativismo gnoseologico, [...] soggetto e oggetto, tra essere e pensiero, tra l’immagine delle cose nell’io e le cose stesse. Discostandosi dall’empirismo classico, nella sua analisi dell’esperienza A. non parte dalla coscienza individuale e da ciò che essa percepisce, ma postula ...
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mimesis
Traslitt. dal gr. μίμησις, der. di μιμέομαι «imitare», letter. «imitazione». Con il concetto di μίμησις (o di ὁμοίωσις «assimilazione») Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea [...] inoltrato. È in questo secolo, infatti, che si comincia ad assistere alla crisi del concetto di m.: con l’estetica dell’empirismo inglese, in partic. con Burke, il quale allontana la poesia, che agisce sulle emozioni, dalla m.; con Rousseau, il quale ...
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Perry, Ralph Barton
Filosofo statunitense (Poultney, Vermont, 1876 - Cambridge, Massachusetts, 1957). Fu discepolo di James alla Harvard University (1896), dove insegnò poi (1913-46) filosofia. È noto [...] . P. aderì sostanzialmente alle posizioni del monismo neutrale (cioè né spirituale né materiale) e dell’empirismo radicale di James, cercando peraltro di approfondirne le implicazioni gnoseologiche. Assertore dell’impostazione behavioristica in ...
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GARVE, Christian
Giovanni Vittorio Amoretti
Letterato e filosofo tedesco, nato il 7 gennaio 1742 a Breslavia, ove morì il 30 novembre 1798. Successe a C. F. Gellert nella cattedra di filosofia dell'università [...] der Sittenlehre von Aristoteles bis auf unsere Zeit, interessante come espressione del turbamento provocato dal pensiero kantiano nell'empirismo della filosofia del tempo. L'importanza storica di Kant vi è, anche se non compresa, tuttavia intuita. Il ...
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Neurath, Otto
Filosofo e sociologo austriaco (Vienna 1882 - Oxford 1945). Studiò scienze economiche e sociali, laureandosi nel 1906 a Berlino. Fu tra i maggiori esponenti del positivismo logico (➔) e [...] de Vienne et l’avenir de l’empirisme logique, 1935, trad. it. Il Circolo di Vienna e l’avvenire dell’empirismo logico). Rifiutò qualsiasi distinzione tra scienze naturali e scienze dello spirito e, occupandosi in partic. di psicologia e sociologia ...
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ALMICI, Giovan Battista
Gianni Sofri
Nacque a Coccaglio (Brescia) il 17 genn. 1717 da Ottavio e da Silvia Veneziani e fu fratello di Pietro Camillo. Addottoratosi in legge a Padova, fu nel 1751 vicario [...] sopra il libro del sig. Elvezio, intitolato lo Spirito, Brescia 1766, si esprimono attraverso l'accoglimento di motivi dell'empirismo lockiano. Nel 1760, richiesto dal conte Zaccaria Seriman di un parere sulla controversia tra F.M. Zanotti e il ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] sociali. Ma già coi sofisti la fede nell'esistenza e nella intelligibilità di un ordine naturale è scossa, l'uomo empirico elevato a misura delle cose, l'origine umana, convenzionale della legge è affermata. Il diritto con Protagora si rivela come ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....