Filosofo (Durris 1887 - Aberdeen 1946). Insegnò nelle univ. di St. Andrews, Nova Scotia, Aberdeen. Il suo pensiero si riallaccia all'empirismo classico inglese e al più recente neorealismo di G. E. Moore [...] e S. Alexander. Tra i suoi scritti: A study in realism (1920), The idea of value (1929), Knowledge, belief and opinion (1931), Mind and deity (1944), On human freedom (post., 1947) ...
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Storico della filosofia (n. Mira 1926 - m. 2006); prof. nell'univ. di Bologna. Studioso del pensiero moderno e contemporaneo, ne privilegiò alcuni importanti sviluppi, quali l'empirismo, l'esistenzialismo [...] opere: Esistenzialismo e filosofia italiana (1959; 2a ed. 1967); Il pragmatismo in Italia (1963); Sistema e ricerca in David Hume (1969); Introduzione a Hume (1971); Storia del pragmatismo (1992); Empirismo, pragmatismo, filosofia italiana (1995). ...
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Indirizzo filosofico tedesco sviluppatosi negli ultimi due decenni del 19° sec., i cui massimi esponenti furono R. Avenarius ed E. Mach. L'e. voleva essere un empirismo 'critico', in quanto, a differenza [...] del positivismo, intendeva determinare i limiti di validità della scienza; ma era anche un empirismo radicale, in quanto faceva dell'esperienza pura, sgombra di ogni elemento soggettivo e costituita dalle sensazioni, la base di ogni conoscenza. Su ...
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Filosofo danese (Copenaghen 1843 - ivi 1931), prof. di filosofia all'univ. di Copenaghen (1883-1915); socio straniero dei Lincei (1908). Sotto l'influsso dell'empirismo e dello psicologismo inglese e francese, [...] ma non senza esperienza del pensiero germanico, cercò di risolvere i massimi problemi della filosofia morale e religiosa. Opere princ.: Psykologi (1882); Der menneskelige tanke, dens former og dens opgaver ...
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WYCK, Bernard Hendrik Cornelis Karel van der
Delio Cantimori
Filosofo e storico della filosofia, olandese, nato nel 1836, morto nel 1925, a Utrecht, dove occupava la cattedra di filosofia.
Dall'empirismo [...] positivistico professato nei primi anni, il W. era da ultimo passato, attraverso il neokantismo, a una dottrina ch'egli chiamava monismo idealistico, e che si riallacciava a G. Th. Fechner. Come direttore ...
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Filosofo (Pavia 1911 - Gerba 1972). Prof. di storia della filosofia nell'univ. di Firenze (dal 1954); la sua riflessione, incentrata particolarmente su problemi logico-metodologici, ha mirato a un'elaborazione [...] logico (Idealismo e positivismo, 1943; Linguaggio comune e linguaggi scientifici, 1953; Praxis ed empirismo, 1957, 2a ed. 1967; Retorica e logica: le due culture, 1968; Saggi filosofici, post., 1976). Tra gli studî sul problema morale: Fenomenologia ...
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Filosofo della scienza statunitense di origine olandese (n. Goes 1941), prof. nell'univ. di Princeton dal 1982. Influenzato da A. Grünbaum, si è segnalato per le sue concezioni antirealiste, culminanti [...] nella proposta di un "empirismo costruttivo" per il quale le teorie scientifiche non sono descrizioni di una realtà indipendente e inaccessibile all'osservazione, ma resoconti più o meno adeguati dei fenomeni osservati. Di rilievo le sue tesi sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] mondo, ma lo vuole «modificare»; o, meglio, il suo interpretare il mondo è già un modificarlo (G. Preti, Praxis ed empirismo, cit., p. 12). La falsa cultura, che Preti chiama l’«anticultura», consiste invece nel celebrare la routine dell’esistente: è ...
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Filosofo e scienziato (Northampton, Massachusetts, 1830 - Cambridge, Massachusetts, 1875). Dal 1863 al 1870 segretario dell'American academy of arts and sciences, insegnò occasionalmente psicologia e fisica [...] matematica alla Harvard University. Sostenne una forma rigorosa di empirismo, particolarmente critica delle grandi sintesi speculative dell'epoca, in specie dell'evoluzionismo di Spencer. Apprezzò e difese invece la teoria darwiniana, pur ...
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Concezioni riduzionistiche della causa. −La relazione di causa-effetto è diventata uno dei temi epistemologici di maggior rilievo in seguito all'esaurirsi, verso la fine degli anni Sessanta, del paradigma [...] finali aristoteliche o sotto l'ipotesi che esistano particelle più veloci della luce.
L'atteggiamento riduzionistico proprio dell'empirismo si è rivelato fecondo. Oltre all'explanatory view, sono nate da un'analoga aspirazione riduzionistica tanto le ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....