NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] osservativo e sperimentale. Ma il sistema nel suo complesso, in tutte le sue parti, trae la somma del suo contenuto empirico da quel bordo, e le parti teoriche hanno un valore solo in quanto contribuiscono, più o meno direttamente, alla sistemazione ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] al liceo che la rivoluzione metodo logica da cui è nata la scienza moderna è stata avviata da Francis Bacon e dagli empiristi inglesi ed è consistita nella sostituzione del pensiero deduttivo con quello induttivo. Ci si è in seguito resi conto che il ...
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Gratificazione
Alberto Oliverio
Il termine gratificazione, spesso equivalente nella letteratura psicologica a soddisfazione, designa in genere lo stato emotivo che accompagna il raggiungimento di uno [...] valutato in termini positivi, è strettamente correlato con lo sviluppo delle teorie del comportamento connesse con la filosofia empirista anglosassone. J.S. Mill e, in seguito, i suoi seguaci sostenevano che il comportamento umano si strutturasse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] come dirà Spinoza, l’ordine e la connessione delle idee siano identici all’ordine e alla connessione delle cose). Oppure è “empirico”, come per Bacon o Locke (e allora si cerca nel ricorso all’esperienza e nella sperimentazione la risposta ai quesiti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo europeo del Settecento modifica la propria fisionomia rispetto alle convenzioni [...] .
Cambiano, di volta in volta, gli aspetti connessi col tema del viaggio. Vicino alla cultura degli empiristi inglesi, a Defoe interessa sottolineare la capacità dell’individuo di autorealizzarsi economicamente in situazioni anomale. Così, attraverso ...
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convenzionalismo
Concezione filosofica secondo cui alcuni principi o proposizioni, sia conoscitivi sia etico-politici, sono delle convenzioni basate su un accordo o una scelta (anche in forma implicita), [...] metodo) contribuirono in modo profondo all’analisi convenzionalista dello sviluppo delle scienze. Mach, per esempio, con il suo empirismo radicale ridusse i concetti e le teorie scientifiche a strumenti pragmatici in grado di organizzare nel modo più ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] tradizionale. Come ebbe modo di osservare L. Geymonat, sono "chiarissime le analogie fra il metodo dei cosiddetti neo-empiristi e quello del Juvalta, imperniati, sia l'uno che l'altro, su analisi logiche estremamente precise e sottili, che ...
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RICCI, Giuliano
Mario Baglini
RICCI, Giuliano. – Nacque a Livorno il 18 marzo 1802, secondogenito di Paolo e di Carolina Kaslaninoff, figlia di un ammiraglio russo.
La famiglia Ricci, proveniente probabilmente [...] ’importanza per orientare l’azione politica; la necessità di una critica rigorosa dei sistemi filosofici del passato, sia idealistici sia empiristi.
Tra il 1826 e il 1829 dimorò stabilmente nella sua villa di Gricciano e nel 1827 sposò Elvira Fortini ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] non incontrastato.
È soprattutto in sede epistemologica che il concetto newtoniano subisce più serie critiche, proponendosi da parte degli empiristi inglesi, J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e di G.W. Leibniz, seppure a partire da diversi presupposti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nozione di esperimento mentale è relativamente recente, essendo stata coniata poco più [...] corso del Settecento questa distinzione si perse progressivamente per le differenti e complesse risposte che ne furono tentate. Fra gli empiristi si può citare Berkeley (1685-1753), che fa del cieco nato che recupera la vista uno dei personaggi del ...
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empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....
empiria
empirìa s. f. [dal gr. ἐμπειρία, comp. di ἐν «in» e πεῖρα «esperienza»]. – Nel linguaggio filos., l’atteggiamento teorizzato dall’empirismo; anche l’esperienza in genere, o l’insieme dei suoi dati, o il mondo dell’attività pratica,...