. È una malattia parassitaria esotica di cui si distinguono due forme, la bilharziosi vescicale e la b. intestinale. La prima è detta anche: schistomiasi urinaria, ematuria endemica, morbo di Bilharz. [...] , lo Schistosoma haematobium Bilharz, le cui uova invadono ed irritano le vie urinarie, provocando cistite ed ematuria. È endemica in Egitto sin dai tempi più remoti: si trovarono uova calcificate di S. haematobium in mummie della ventesima dinastia ...
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FOLLIA (da folle, derivato per metafora dal lat. follis "otre, pallone pieno d'aria")
Ernesto Lugaro
Termine volgarmente usato per indicare la demenza (v.). Si dice follia collettiva la follia che si [...] propaga in forma endemica o epidemica per forza di reciproca suggestione. Si manifesta in varie forme: con allucinazioni, delirî paranoici, fanatismo sociale o religioso, delirî di possessione, di stregoneria, convulsioni, movimenti coreici, ...
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rosolia
Malattia infettiva contagiosa avente come agente eziologico un virus a RNA del genere Rubivirus, di cui è noto un solo sierotipo appartenente alla famiglia Togaviridae.
Eziologia
La diffusione [...] della r. è universalmente endemica; nei climi temperati l’infezione è prevalente in inverno e in primavera. Nelle popolazioni non vaccinate la r. è una malattia pediatrica, ma si manifesta in adolescenti e adulti più frequentemente del morbillo e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Indipendente dal 1920, seppur liberatasi già nel 1912 dalla secolare dominazione turca, [...] origine della endemica condizione di arretratezza che ne fa a lungo uno dei Paesi più poveri d’Europa, l’Albania ha avuto nel Novecento una storia alquanto travagliata. Oggetto delle mire di molti Paesi vicini, occupata dagli eserciti stranieri nelle ...
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meflochina
Farmaco antimalarico, usato nella terapia e nella prevenzione della malaria causata da Plasmodium falciparum resistente alla clorochina. Nel caso di profilassi antimalarica, l’assunzione di [...] m. deve essere iniziata da una settimana prima del viaggio in paesi dove la malaria è endemica, e proseguita fino a 4 settimane dopo il ritorno da essi. L’abuso del farmaco provoca la selezione di ceppi di plasmodio m.-resistenti, che richiedono ...
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È una malattia febbrile con eruzione di petecchie o macchie porporine della pelle, determinata dalle punture di certe zecche (Dermacentor Andersonii e specie affini, D. molestus, D. maturatus), endemica [...] in certe regioni delle Montagne Rocciose, ma conosciuta solo negli stati di Washington, Oregon, Montana, Idaho, Nevada, Wyoming, Utah e Colorado. Nel 1906 W. V. King dimostrò sperimentalmente che la malattia ...
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Pistoia
Francesco Ronco
La città toscana fu sottomessa da Firenze tra il 1321 e il 1328 e, definitivamente, nel 1351 con la creazione di nuove magistrature e l’imposizione di un capitano fiorentino. [...] Il passaggio dalla libertà comunale all’egemonia fiorentina non risolse l’endemica conflittualità tra fazioni, tratto caratteristico – poi ripreso dallo stesso M. – che alimentò un pressoché costante clima di violenza. I conflitti e le ...
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pirateria marittima
piraterìa marìttima locuz. sost. f. – La pirateria, in senso lato, comprende qualsiasi violazione del diritto effettuata sul mare (ivi compreso il trasporto di immigrati clandestini [...] con le cosiddette ), ma principalmente l’aggressione a beni o persone. In teoria la pirateria potrebbe essere parimenti endemica in ogni luogo, ma siccome è repressa dai governi locali (fin dall’epoca degli egizi e dei romani), si rafforza in quelle ...
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PSITTACOSI (dal gr. ψιττακός "pappagallo")
Nino Baboni
È un'infezione grave, non tanto per la sua frequenza e diffusione negli psittaci, quanto anzitutto per la facilità con cui si trasmette all'uomo [...] e per la gravità con cui suole colpirlo. L'infezione nell'uomo, in forma piuttosto endemica, coincise sempre in Europa con l'importazione di pappagalli dall'America Meridionale, dall'Asia, dall'Africa. Essa è stata segnalata per la prima volta nel ...
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È una malattia febbrile, specifica ma non contagiosa, causata da un virus vivente di natura ancora ignota, presente nel sangue e trasmesso dalle femmine di una specie di zanzare: la Stegomyia calopus o Aedes Aegypti, quella stessa che propaga la febbre gialla.
Fu riconosciuta come entità morbosa speciale da Brylon a Giava (1779); Dickson nel 1828 ne diede una descrizione clinica completa. Predomina ...
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endemia
endemìa s. f. [dal fr. endémie, der. del gr. ἔνδημον (νόσημα) «(malattia) che è nel popolo», comp. di ἐν «in» e δῆμος «popolo, regione»]. – Costante permanenza, in una determinata popolazione o regione, di una malattia che tende a...
endemico
endèmico agg. [dal fr. endémique, der. di endémie: v. endemia] (pl. m. -ci). – 1. Proprio di un determinato territorio, detto di malattie: morbo e., a carattere e., di natura e. (v. endemia). In senso fig.: regioni, stati in cui la...