FEDERIGO, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Venezia il 17 apr. 1769 da Antonio, avvocato di origine friulana, e da Angela Gozzi, sorella del conte Carlo. All'età di 14 anni fu indirizzato dal padre al [...] è formulato un breve prospetto dell'epidemiologia prevalente in Venezia nel passato e si pratica una comparazione su pestilenze, morbi endemici, sui nati e sui morti e sui mezzi per rendere l'atmosfera veneziana più salubre con l'escavazione di nuovi ...
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PAGLIANI, Luigi
Paola Zocchi
PAGLIANI, Luigi (Paolo Luigi Stefano). – Nacque a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847 da Pietro, medico condotto e più volte sindaco del paese, e da Teresa Facelli.
Laureatosi [...] salute, agli igienisti, gli unici in grado di occuparsi di un paese che appariva ancora decimato dalle malattie endemiche ed epidemiche.
La legge prescriveva la denuncia obbligatoria, da parte dei Comuni, delle malattie contagiose, l’obbligo della ...
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Mauro Moroni
Aids
Se lo conosci lo eviti
25 anni di AIDS
di
1° dicembre 2006
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale dell’AIDS, ogni anno in Italia si registrano [...] e 22.000 nuove infezioni.
In Italia l’infezione da HIV ha cessato di assumere un andamento epidemico per trasformarsi in endemia. Il picco epidemico è stato raggiunto nei primi anni Ottanta con circa 18.000 nuove infezioni all’anno. Attualmente le ...
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PINI, Alessandro
Davide Baldi
PINI, Alessandro. – Nacque a Firenze il 3 maggio 1653, da Bartolomeo e da una Vittoria di cui non si conosce il cognome.
Apprese i primi rudimenti con il sacerdote Giovanbattista [...] estetiche delle strutture architettoniche della città di Kostantiniyye ma anche nell’analisi delle tipologie patologiche ed endemiche e degli elementi naturali. La sua sensibilità si palesa nella trattazione demoscopica ed etnografica della ...
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Caratteristica essenziale dei chemioterapici è l'azione selettiva, la capacità che hanno, e che li differenzia dagli antisettici, di agire su un agente morboso, senza provocare sofferenze somatiche di [...] all'elevata specificità d'azione su definiti tipi di elminti hanno consentito la bonifica di massa nelle aree endemiche (Africa centrale, Sud America, India, Cina).
La niclosamide, atossica per l'ospite anche per il trascurabile assorbimento dal ...
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Vaccino
Augusto Panà
Anna Spinaci
Il termine vaccino (dall'aggettivo latino vaccinus, derivato di vacca, "vacca") in origine fu utilizzato per indicare sia il vaiolo dei bovini (vaiolo vaccino) sia [...] di epatite B, importata in Occidente dagli immigrati delle zone endemiche. Negli Stati dell'ex URSS i casi di malattie a trasmissione di rifugiati politici da paesi in cui l'endemia di malattie infettive va riprendendo rendono necessario mantenere ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] tra i meno abbienti, a causa delle condizioni igienico-sanitarie in cui vivono. Si intensificano gli studi sulle malattie endemiche, come il vaiolo, il tifo, vari tipi di febbri: talune di esse, come la tubercolosi, vengono considerate contagiose. Se ...
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Inquinamento
Guido Barone
L'inquinamento (dal latino inquinamentum, "immondezza, lordura") può essere definito come l'alterazione dell'ambiente naturale da parte dell'uomo, attuata mediante l'introduzione [...] decisivi alla lotta contro la fame, all'approvvigionamento di acque potabili, alla sconfitta di molte malattie endemiche e virulente, al miglioramento delle condizioni igieniche e della salute, contrastando efficacemente l'azione dei microrganismi ...
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Vescica
Gabriella Argentin
Franco Di Silverio
Magnus von Heland
La vescica (dal latino vesica) è un organo cavo muscolomembranoso che fa parte dell'apparato urinario. Di forma grossolanamente ovoide, [...] 15%. L'incidenza è maggiore nei paesi più industrializzati, anche se esistono delle aree geografiche in via di sviluppo endemiche, dove la bilharziosi incide come importante fattore di rischio. Già nel 1895 si osservò un'aumentata incidenza di tumori ...
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LUSTIG, Alessandro
Stefano Arieti
Nacque da Maurizio e da Anna Segrè il 5 maggio 1857 a Trieste, dove concluse gli studi superiori. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di [...] 1930, in collab. con S. Ottolenghi et al., e Guida pratica alla diagnosi e alla cura delle infezioni e infestazioni endemiche ed esotiche, ibid. 1936). Del L. debbono ancora essere ricordati il manuale Igiene della scuola, Milano 1907 e in seconda ...
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endemia
endemìa s. f. [dal fr. endémie, der. del gr. ἔνδημον (νόσημα) «(malattia) che è nel popolo», comp. di ἐν «in» e δῆμος «popolo, regione»]. – Costante permanenza, in una determinata popolazione o regione, di una malattia che tende a...
endemico
endèmico agg. [dal fr. endémique, der. di endémie: v. endemia] (pl. m. -ci). – 1. Proprio di un determinato territorio, detto di malattie: morbo e., a carattere e., di natura e. (v. endemia). In senso fig.: regioni, stati in cui la...