TOMINZ, Giuseppe Giacomo (Tominc Jožef Jakob, Tominc Josip, Tominz Josef)
Alessandro Quinzi
Nacque a Gorizia il 6 luglio 1790 da Giovanni, commerciante, possidente e tesoriere comunale, e da Marianna [...] ritratti, una Veduta di un interno di monastero al quale va riferito un disegno (Gorizia, Musei provinciali) e un Endimione e Diana, rara prova a soggetto mitologico. Infine furono ben ventuno i ritratti alla Quinta esposizione del 1833. Alle mostre ...
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BIANCHI, Federico
Rossana Bossaglia
Secondo qualche fonte questo pittore sembrerebbe appartenere al ramo della nobile famiglia dei Bianchi da Velate, trasferitosi sin dal sec. XV a Masnago (Varese); [...] ab antiquo; la mano del B. è riconoscibile in quelli superstiti del salone, specie nella Diana e Endimione). Vigevano, S. Maria del Popolo: Presentazione al tempio,Sposalizio della Vergine (attribuzione del Bartoli; aggiungeremmo, dubitativamente, la ...
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GIULIANI, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Scultore, nato a Venezia verso la fine del 1663. Dei suoi genitori si sa soltanto che il padre era un fornaio. Nulla si conosce della sua formazione; come [...] umane e animali che rappresentano i diversi soggetti, tra i quali ricordiamo l'Asia, l'Europa, l'Africa, la Luna e Endimione, Atalanta e infine Meleagro, di cui resta solo il bozzetto perché la statua non fu realizzata.
Fino alla sua entrata come ...
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FRANCUCCI, Innocenzo (Innocenzo da Imola)
Claudia Pedrini
Figlio dell'orafo Pietro, nacque a Imola intorno al 1490. La data di nascita, variamente collocata dai biografi tra il 1489 e il 1494, si deduce [...] della Viola a Bologna commissionato dal cardinale legato Bonifacio Ferrero.
I cinque affreschi bolognesi, che raffigurano Diana ed Endimione, Apollo, Cibele e Marsia e il Mito di Atteone, costituiscono un unicum nella produzione dell'artista. La loro ...
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CARTARI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque a Reggio Emilia da Cesare con ogni probabilità nel 1531. Il 17 febbraio di quell'anno infatti fu battezzato, insieme con la sorella Grazia, nella sua città natale [...] rispettivamente alla Akademie der bildenden Künste di Vienna ed a palazzo Pitti, ed infine nell'affresco raffigurante Diana ed Endimione di Annibale Carracci nella galleria di palazzo Farnese a Roma. Evidenti tracce del manuale del C. si distinguono ...
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VALENTINI, Giovan Battista (Nanni)
Paolo Campiglio
Ceramista, scultore e pittore, fu uno dei principali esponenti della scultura europea del dopoguerra, benché l’estremo riserbo della sua persona abbia [...] (1978) alla galleria del Falconiere a Falconara. Parallelamente riaffiorò il tema del volto e del mistero dello sguardo nell’installazione Endimione e i 28 volti di Selene, esposta per la prima volta alla galleria Ca’ Vegia di Salice Terme nel 1980 ...
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CONFORTO, Niccolò (Nicolò, Nicola, Nicolás)
Mauro Macedonio
Nacque a Napoli, come si desume dall'atto di battesimo conservato presso la parrocchia di S. Anna di Palazzo (Lib. XIX, Batt., f. 9t), il 25 [...] degli amori (libretto di Metastasio?), per soprano con strumenti (ms. al Conserv. di Napoli, 6.3.9); la serenata Endimione sul cui frontespizio leggiamo: "Da cantarsi in casa del E.xmo Signore conte de Rosenberg, ambasciatore cesareo. In occasione ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] eroico-pastorale» (andò in scena il 12 gennaio 1809). Sempre a corte, il 2 marzo diresse la nuova cantata Diana e Endimione; in estate profittò di un congedo per recarsi a Parma. Qui, per inaugurare il teatrino privato nella villa del conte Fabio ...
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MONTALTO, Ludovico
Marco Nicola Miletti
– Nacque a Siracusa da Antonio, barone di Prato e Milocca, e da Maria de Acuña, imparentata col viceré di Sicilia Ferdinando, nella seconda metà del Quattrocento.
Il [...] ricorre nell’epigramma di Pietro Gravina Ad L. M. Syracusanum. Analoghi versi elogiativi gli furono rivolti da Cariteo nell’Endimione (Minieri Riccio, pp. 6-7).
Il 4 apr. 1528 il M. era ancora attivo nella suprema magistratura napoletana. In ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] decorativa. Per lo stesso appartamento ducale delle «camere nuove» Garofalo dipinse inoltre, all’inizio del quinto decennio, Diana ed Endimione (la Sera), in serie con il Carro dell’Aurora e la Notte di Battista Dossi, tutti oggi conservati a Dresda ...
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