(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] filtrazioni provengono da strutture algebriche dette ''bicomplessi''. Un bicomplesso è un modulo bigraduato K={Kq}, (p,q)εZ × Z, con due endomorfismi δ′, δ′′, di bigradi (−1,0), (0,−1) rispettivamente, detti i differenziali di K, tali che sia δ′·δ′=0 ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] , può essere scritto come
[11] formula
dove x e y sono vettori in uno spazio E n-dimensionale su ℂ e U è un endomorfismo di E (corrispondente a una matrice n×n se si sceglie una base di E). Lo studio di tale equazione conduce a considerare lo ...
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Sistemi dinamici
Giovanni Jona-Lasinio
Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo, di Giovanni Jona-Lasinio
Risultati recenti, di Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo di Giovanni Jona-Lasinio
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] discreti, cioè numerabili, e gruppi continui. I SD con tempo discreto sono detti omeomorfismi, diffeomorfismi, automorfismi, endomorfismi, cascate o mappe iterate, a seconda del tipo di struttura addizionale aggiunta allo spazio delle fasi e alla ...
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endomorfismo
s. m. [comp. di endo- e -morfismo]. – 1. In petrografia, sinon. di endometamorfismo. 2. In matematica, l’omomorfismo di un’algebra con sé stessa o con una sua sottoalgebra.