(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] cavalleresca (Roman d’Énéas, 1160 circa), ovvero trassero dalle sue vicende esempi e insegnamenti morali (I fatti di Enea, di frate Guido da Pisa, 14° sec.). Nel Rinascimento essa diventa uno dei modelli ideali della tradizione epico-cavalleresca ...
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ENEA (Αἰνείας, Aenēas)
F. Castagnoli
Mitico eroe della Troade, divenuto anche il massimo eroe del Lazio, cantato da Virgilio nell'Eneide.
Nato sull'Ida da Venere e da Anchise, fu difensore di Troia e [...] arte greca e romana: già nella metà del VI sec. a. C. l'effigie di E. appare nelle monete della città di Aineia (Enea), sulle coste della Macedonia, che si pretendeva fondata dall'eroe; rappresentazioni di E. si trovano in Etruria sin dal V sec. a. C ...
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Incisore e numismatico (Parma 1523 - Ferrara 1567). Stabilitosi giovanissimo a Roma, operò per editori-mercanti di stampe quali A. Barlacchi e A. Salamanca e si formò soprattutto attraverso lo studio delle incisioni su rame di M. Raimondi e della sua scuola (del 1541 è la copia in controparte della Lucrezia di Raimondi, incisa per Barlacchi). Dopo un soggiorno a Firenze (1545) si stabilì a Venezia ...
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Architetto (Vicenza 1716 - ivi 1794). Interessanti soprattutto i suoi trattati (Idea di un teatro..., 1762; Delle Basiliche antiche e specialmente di quella di Vicenza, 1767). Di stile palladiano era la Cavallerizza (1752-54) da lui costruita a Vicenza (ora distrutta), come pure la Villa Bonomo a Villaganzerla (1760) ...
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ENEA, Giuseppe
Paola Guerrini
Nacque a Palermo il 27 ott. 1853 da Leonardo e Marianna Cavallaro.
I dati biografici dell'artista sono stati variamente riportati dalla bibliografia critica, ma è ora possibile [...] precisare le date di nascita e di morte grazie alla consultazione dei documenti anagrafici conservati presso il Comune di Palermo.
Fu allievo del pittore, decoratore e scenografo Enrico Cavallaro, con ...
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Pittore (n. forse Salmezza, Bergamo, 1565 circa - m. Bergamo 1626). Formatosi sul Moretto e B. Luini, fu spesso a Milano (dal 1596); elaborò uno stile chiaro ed essenziale, rispondente ai dettami artistici della Controriforma, in linea con artisti come C. Procaccini e il Moncalvo (Adorazione dei Magi, 1595, Bergamo, S. Maria Maggiore; Sposalizio della Vergine, 1601, Milano, duomo) ...
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MISENOS (Μισηνός)
F. Canciani
Compagno e trombettiere di Enea (Verg., Aen., iii, 239; vi, 162); soffiando in una conchiglia marina chiamò a gara Tritone che, sdegnato, lo fece cadere in mare nel golfo [...] v.; O. Gruppe, Griechische Myth. u. Religionsgeschichte, Monaco 1906, pp. 690, n. 2; 1002, n. 1; 365, n. 5 (come compagno di Enea); pp. 362, 365, n. 5 (come compagno di Ulisse); Schmidt, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 2041, s. v.; U. Mancuso, in Mem ...
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LAVINIA
L. Rocchetti
Figlia di Latino ed Amata, futura moglie di Enea. È stata riconosciuta nella figura femminile che cerca di liberarsi dalla donna in atteggiamento concitato (Amata), raffigurata [...] nella cista prenestina con la conclusione delle fatiche di Enea; ed inoltre nella fanciulla che Latino indica ad Enea nell'affresco di un colombario sull'Esquilino, con eventi mitologici di Roma e Lavinio. Entrambe le identificazioni non sono sicure, ...
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ASCANIO (᾿Ασκάνιος, Ascanâs)
G. Bermond Montanari
Omero non conosce A., come figlio di Enea; nell'Iliade A. è il condottiero dei Misi e dei Frigi della regione Ascania e il suo nome si collega coi nomi [...] descrive poi come un bellissimo fanciullo, provetto cacciatore ed abilissimo nell'uso dell'arco e delle frecce, protetto da Venere. Morto Enea ne assunse il regno e più tardi fondò Alba Longa.
Nei vasi greci (a partire da quelli attici a figure nere ...
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invernante agg. e s. f. e m. Che, chi partecipa a missioni di ricerca scientifica vivendo e lavorando per tutto l’inverno polare in condizioni di isolamento e di rischio. ◆ [Barbara Grolla] È elettrizzata dalla partenza ma c'è come qualcosa...
pietas
〈pìetas〉 s. f., lat. [der. di pius «pio»]. – Termine corrispondente all’ital. pietà, ma che fino all’età imperiale ebbe soltanto il suo sign. originario (indicato al n. 2 a di pietà), e con tale sign. è usato talvolta anche in ital....