Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] di Virgilio e Orazio e Lucano si ricordano le opere che rimarranno fondamentali nello sviluppo della personalità di D., l'Eneide, i Sermones (nella specifica predilezione per l'Ars poetica) e la Farsaglia, per O., invece delle Metamorfosi e dei Fasti ...
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incontinenza (incontenenza) e incontinenti
Andrea Ciotti
Nella prospettiva etica della Commedia, e in particolare nell'ordinamento della prima e della seconda cantica, trova posto la trattazione relativa [...] umane.
La costruzione morale del regno dell'eterna morte, pur foggiata, in un certo senso, sull'esempio illustre dell'Eneide virgiliana, risente in maniera particolare anche se non esclusiva l'influenza dell'etica aristotelica (la tua Etica, If XI 80 ...
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Poeta ungherese nato a Debrecen il 17 novembre 1773, morto ivi il 28 gennaio 1805. Appartiene al grande periodo del rinascimento ungherese, iniziatosi nel 1772, nel quale fu il precipuo rappresentante [...] di versi, s'impadronì presto delle lingue classiche e di varie moderne. A diciotto anni, a imitazione dell'Eneide travestita dal Blumauer, compose una Batracomiomachia, interessante per le allusioni alle vicende storico-politiche della sua patria. A ...
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LANCIA, Andrea
Mario Pelaez
Notaio fiorentino, fiorito nella prima metà del secolo XIV. Nel 1355 chiese alla Signoria di Firenze che le Riformagioni si scrivessero in volgare e delle antiche scritte [...] di A. L. e due favole d'Esopo, in L'Etruria, I, pp. 105-106; E. G. Parodi, Rifacimenti e traduzioni dell'"Eneide" di Virgilio prima del Rinascimento, in Studj di filol. romanza, II, p. 312 segg.; E. Bellorini, Note sulle traduzioni italiane dell'"Ars ...
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Letterato (Calatafimi 1866 - Chieti 1936). Insegnò nei licei di Palermo e Roma (1891-1929) e nelle univ. di Messina e Roma (1930-36). Nel 1915 fondò a Roma la rassegna Le cronache scolastiche, che diresse [...] la Storia della letteratura romana (1905), i poemetti Lampìride, Orfeo ed Eleusi, il dramma lirico Turno (1930), molte liriche, ma soprattutto la traduzione delle Lettere a Lucilio di Seneca (5 voll., 1932) e quella, in versi, dell'Eneide (1926). ...
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(gr. Λαοκόων) Mitico sacerdote troiano, figlio di Antenore, addetto al culto di Apollo Timbreo, marito di Antiope con la quale si unì davanti alla statua del dio, attirandosi così la sua collera.
La leggenda [...] Bacchilide; una nuova veste presenta la leggenda in Quinto Smirneo. La versione più nota è quella del secondo libro dell’Eneide: sconsigliò ai Troiani di introdurre in Troia il cavallo di legno lasciato dai Greci ingannevolmente come voto; ma quando ...
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UGURGIERI, Cecco
Irene Iocca
– Nacque a Siena, probabilmente nei primi decenni del XIV secolo da Meo Mellone degli Ugurgieri. Noto anche con il nome di Francesco degli Ugurgieri (come informano Crescimbeni, [...] . 612; L. De Angelis, Capitoli dei disciplinati della venerabile Compagnia della Madonna, Siena 1818, p. 206; A. Gotti, L’Eneide di Virgilio volgarizzata nel buon secolo della lingua da Ciampolo di Meo degli Ugurgeri senese, Firenze 1858, p. VIII; L ...
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Poeta spagnolo (Zafra, Badajoz, 1561 circa - Madrid 1633 circa). Da T. Tasso, che conobbe personalmente in Italia, derivò gli schemi e la precettistica che applicò nelle opere di ispirazione eroico-religiosa, [...] , di s. Pietro, ecc., Las navas de Tolosa (1594) in trenta canti, La restauración de España (1607) in dieci canti sulla liberazione del paese dal giogo saraceno e la tragedia Pompeyo (1616). Tradusse l'Eneide, le Egloghe e le Georgiche di Virgilio. ...
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VENILIA
Giulio Giannelli
. Antica divinità romana, quasi dimenticata in età storica, quando di essa facevano ormai menzione soltanto i mitografi e i poeti. Secondo la tradizione accolta da Ovidio (Metam., [...] In altri mitografi V. compare come una divinità della cerchia di Nettuno, una ninfa, che talvolta è però identificata con Venere; Virgilio (Eneide, X, 76) la fa madre di Turno e sorella di Amata. W. F. Otto la crede divinità gentilizia della famiglia ...
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LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] Lancia, e due favole di Esopo, con avvertimento di P. Fanfani, in L'Etruria, I (1851-52), pp. 103-106; P. Fanfani, Compilazione della Eneide fatta volgare per ser Andrea Lancia, ll. I-II, ibid., pp. 162-188; ll. III-V, pp. 221-252; ll. VI-VII, pp ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...