POŠKA, Dionyzas
Giuseppe Salvatori
Scrittore lituano, nato nel 1760 a Barzdžiai, ivi morto nel 1831. Giudice di Raseiniai, si dedicò alla letteratura traducendo in lituano poeti polacchi e componendo [...] Samogizio e Lituano), in cui sono descritte, con accenti efficaci, le vicende dolorose e le fatiche dei contadini asserviti alla gleba. Si attribuisce anche a P. una traduzione in lituano dell'Eneide, ma non se ne conoscono che alcuni brani. ...
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Tribù o unità in cui si suddividevano alcune popolazioni nell’antica Grecia. Ad Atene, le più antiche tribù genetiche conservarono in età storica funzioni sacrali: intervenivano al di sopra delle fratrie [...] di Clistene, le antiche tribù genetiche furono sostituite da 10 tribù territoriali: Eretteide, Egeide, Pandionide, Leontide, Acamantide, Eneide, Cecropide, Ippotoontide, Aiantide, Antiochide. A queste si aggiunsero altre nei sec. 4° e 3° in onore di ...
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Letterato e giurista (Padova 1500 - ivi 1588). Allievo di P. Pomponazzi, ricoprì a Padova importanti uffici e vi tenne la cattedra di logica (1520-23) e di filosofia (1525-28). Famoso in patria e fuori [...] in volgare, secondo le regole desunte dalla Poetica di Aristotele, e suscitò vivaci polemiche. Tra gli scritti dei suoi ultimi anni, accanto all'Apologia dei dialogi (1578), sono da ricordare i discorsi su Dante, sull'Eneide, sull'Orlando furioso. ...
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Latinista italiano (Chieti 1907 - Roma 2000), prof. di letteratura latina nelle univ. di Catania (1940-42) e di Torino (1942-47), di grammatica greca e latina (1947-48) e poi di letteratura latina nell'univ. [...] ); Storia del teatro latino (1957); Biografia e poetica di Persio (1968); Romanae Litterae (1976); Edizione e commento dell'Eneide di Virgilio (1978-83); Traduzione di S. Bernardo. Opere (1986). È autore anche di una Storia della letteratura latina ...
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Figlio di Panopeo, prese parte con trenta navi alla guerra troiana. Nei giuochi funebri in onore di Patroclo (Iliade, XXIII) riesce vincitore al pugilato su Eurialo, mentre nel lancio del disco appare [...] del cavallo di legno di cui si servirono i Greci per prendere con l'astuzia Ilio (cfr. il secondo libro dell'Eneide). Pausania il Periegeta ricorda come attribuita a lui una statua di legno di Ermete in Argo.
Bibl.: Weizsäcker, in Roscher, Lexik ...
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ambrosia
In Pg XXIV 150 e ben senti' mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosïa l'orezza. Nella tradizione classica, a. era il mitico cibo degli Dei che conferiva l'immortalità; era anche un'erba di [...] le ferite dei mortali e ristorarne le forze. In tal senso la parola è adoperata da Virgilio, in un passo dell'Eneide (I 403-404 " Ambrosiaeque comae divinum vertice odorem / Spiravere "; cfr. anche XII 418-419) e in uno delle Georgiche (IV 415 ...
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TORRESANO (Torresani), Andrea
Franco Pignatti
Nacque ad Asola (nei pressi di Mantova) da Federico il 4 marzo 1451; ebbe fratello Giovanni Battista.
Intorno al 1474 si trasferì a Venezia, dove apprese [...] sei edizioni, tra cui si distinguono gli Opera di Virgilio, con il commento di Servio e il XIII libro dell'Eneide composto da Maffeo Vegio (1° agosto 1480). All'inizio della attività Torresano si associò anche con altri tipografi: Maffeò Pietroboni ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] verba permittendi e impediendi:
(23) Come la dea Juno, per impedire Enea pervenire in Italia, il congiunse con Dido (Andrea Lancia, Eneide volg. IV, 233)
(24) sostieni che ’l corpo mio sia coperto di terra, e permetti me essere partefice del sepolcro ...
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Flegias
Manlio Pastore Stocchi
Personaggio mitologico, cui in età più antica si riferivano tradizioni diverse che poeti e mitografi hanno conservato solo parzialmente, sì che nelle menzioni più tarde [...] il tempio del dio, onde fu precipitato nel Tartaro.
Alla sua pena si riferisce un passo tormentato nel libro VI dell'Eneide, che sembra sia stato letto da imitatori antichi come Valerio Flacco e Stazio, nonché - secondo alcuni - da lettori del nostro ...
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storia (istoria)
Domenico Consoli
Come " narrazione " in poesia di vicende autobiografiche, in Cv I I 18 la litterale istoria (distinta dall'allegorica esposizione).
Il vocabolo ha il valore più comune [...] la parola è adoperata a proposito di un passo delle Metamorfosi (VII 520 ss.); con maggiore incidenza semantica istoria è chiamata l'Eneide (Cv IV XXVI 9) e Tebana Istoria la Tebaide (XXV 6), stante la convinzione dantesca che le due opere fossero ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...