Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva [...] la sua opera consiste, quasi tutta, di traduzioni (da Schiller, Uhland, La Motte Fouqué, Byron; tutta l'Odissea, frammenti dell'Eneide e dell'Iliade, ecc.). Ma Ž. ha il grande merito di aver dato al verso russo una maggiore duttilità di rime e ritmi ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] greci; sui metri delle commedie di Terenzio; l'esegesi grammaticale del primo verso di ciascuno dei dodici libri dell'Eneide; il Panegirico dell'imperatore Anastasio; una traduzione, in 1087 esametri, della Periegesi di Dionigi di Alessandria, ecc. ...
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(gr. ᾿Ηλύσιον πεδίον) Nelle concezioni religiose greche, dimora ultraterrena di uomini eletti; ma lo stesso nome è dato a due luoghi concepiti in maniera affatto diversa. Esiste un E. conosciuto già da [...] Tartaro); esso comporta lo stato di morte come destino ultimo degli uomini e rientra quindi nella norma della concezione omerica e greca. Nel quadro delle idee tradizionali l’E. (anche Campi Elisi) è descritto da Virgilio nel libro VI dell’Eneide. ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Mario Casella
Filologo, glottologo e dantista, nato a Genova il 21 novembre 1862, morto a Firenze il 31 gennaio 1923. Fu uno dei più insigni maestri che abbia avuto la scuola [...] , di P. Raina e di G. Vitelli. Avviandosi verso la comparazione letteraria, studiò i rifacimenti e le traduzioni dell'Eneide (1887) e le Storie di Cesare nella letteratura italiana dei primi secoli (1889): primo orientamento verso quella storia dello ...
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Poeta russo nato nel 1873 morto nel 1924, appartenente al movimento decadente-simbolista della fine del sec. XIX e del principio del XX; si distinse per un insaziabile desiderio di perfezione formale anche [...] tuttora degni d'attenzione. Tra i poeti stranieri che l'influenzarono, si possono citare Verlaine e Virgilio, di cui tradusse l'Eneide. Il B. scrisse anche alcuni romanzi la cui prosa non è meno solenne e ieratica della poesia dei poemi: L'angelo ...
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nutrice (notrice; plur. nutrice)
La parola è usata da D. sia nel significato puro e semplice di " balia " (Pd XII 77, Cv IV XXV 8; così anche nutrix, VE I I 2), sia in riferimento alle Muse, che danno [...] correlata a ‛ mamma ': il nascere alla poesia e l'educazione in essa. Lo stesso Stazio (Pg XXI 98) dice che l'Eneide mamma / fummi, e fummi nutrice, poetando. Tale correlazione, comune già in greco, era tradizionale: per es., Agostino dice che Atene ...
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Edizioni stampate dagli Aldi: A. Manuzio il Vecchio tra il 1494 e il 1515, il suocero di lui Andrea Asolano tra il 1515 e il 1529, Paolo Manuzio tra il 1533 e il 1574, Aldo Manuzio il Giovane tra il 1574 [...] lionesi.
Le edizioni a. sono notevoli per vari aspetti: il formato (in-folio nel sec. 15°, poi a partire dall’Eneide del 1501 in-dodicesimo); l’eleganza dei caratteri; la correttezza del testo; la varietà del contenuto (testi greci, latini, italiani ...
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TARCONTE (Τάρχων, Tarchon)
Luisa Banti
Eroe eponimo della città di Tarquinî. Nella leggenda etrusca era guerriero, ordinatore di stati e sacerdote, figlio del re dei Misî, Telefo, e fratello di Tirreno, [...] T. passò nella leggenda italica, che lo mise in rapporto con l'eroe Caco e, forse, nella latina, che ne fa nell'Eneide di Virgilio un re etrusco alleato di Enea. La leggenda è una prova dell'importanza raggiunta dalla città di Tarquinî in Etruria e ...
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Pittore, nato a Bologna nel 1558, morto a Roma nel 1628. Forse si educò a Bologna in quell'ambiente di manierismo alla Calvaert o alla Tibaldi. Solo più tardi, a Roma, e non in maniera diretta, risentì [...] , e quelli del Palazzo pubblico di Viterbo. Lavorò anche in varî palazzi e fra l'altro, nel palazzo Ottobuoni, illustrò alcune scene dell'Eneide.
Bibl.: G. Sobotka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con la bibl. precedente). ...
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COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] 59-99, 131-157, 221-250.
Qui l'interesse dell'autore s'incentra sull'interrelazione dei libri III e V dell'Eneide nell'ambito della struttura, cronologia ed economia compositiva del poema, analizzato non secondo la logica della poesia, ma secondo la ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...