canottaggio
Bruno Marchesi
Dall'arte della navigazione alle competizioni sportive
Il canottaggio è la disciplina sportiva in cui un singolo o un gruppo di vogatori (l'equipaggio) gareggia per sospingere [...] a remi risalgono comunque a molti secoli prima: famosa quella descritta dal poeta latino Virgilio nel V canto dell'Eneide, organizzata dal principe troiano Enea in memoria del padre Anchise. Durante l'Impero Romano, soprattutto nel corso del 1 ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] . L'evoluzione della parola latina monstrum avverrà assumendo il senso della parola greca τέρας. In alcuni passaggi dell'Eneide, per es., monstrum prende infatti l'accezione di "fatto prodigioso" che stupisce per il suo carattere meraviglioso. L ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.). – Nacque a Paduli (Benevento) il 13 apr. 1901 da Giuseppe e Anna Maria Russo. Ultimo di cinque figli, rimase orfano del padre all’età di nove anni. Dopo la licenza liceale [...] della città campana. Con il Salius il M. prosegue la narrazione virgiliana della gara di corsa del V libro dell’Eneide, protagonisti Salio e Niso. Di tenore ancor più scopertamente filologico è la lettera fittizia Manlius Catullo, nella quale il M ...
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MAZZOCCHI, Domenico
Romolo Giraldi
Compositore, nato a Civita Castellana (Viterbo) l'8 novembre 1592, morto a Roma il 20 gennaio 1655. Datosi alla carriera ecclesiastica, compì a Roma gli studi iniziati [...] è la raccolta di Dialoghi e Sonetti (Roma 1638) nei varî pezzi della quale - tra cui due episodî dell'Eneide e uno della Gerusalemme Liberata - recitativi, arie e cori si alternan0 con arte perfetta.
Altre composizioni pubblicate: Ecce Crucem Domini ...
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Pittore e incisore (di cognome Adamolli mutato poi in Ademollo) nacque a Milano il 30 aprile 1764, e ivi frequentò l'Accademia di Belle Arti; a diciotto anni si recò a Roma e vi si infervorò per l'antichità [...] acquerellato, incise tra il 1794 e il 1827, con soggetti tolti dalla Bibbia e dal Vangelo, dai poemi omerici, dall'Eneide e dalla Gerusalemme Liberata, dalla storia greca e romana, o ispirati agli spettacoli dell'antica Roma. Delle molte sue pitture ...
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FRISCHLIN, Nikodemus
Giuseppe Zamboni
Nato nel 1547, morto nel 1590: è l'ultimo umanista notevole della Germania del sec. XVI. Professore all'università di Tubinga, poeta laureato e comes palatinus, [...] bene negli argomenti serî: le tragedie Dido (1581) e Venus (1584), sono rifacimenti dotti, senza soffio di poesia, dell'Eneide. Coltivò anche il dramma biblico (Rebecca, Susanna, imitata poi da Enrico Giulo di Brunswick) secondo il nuovo procedimento ...
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Poeta tedesco, nato verso la metà del sec. XII, nel circondario di Maastricht. Ebbe molto probabilmente educazione ecclesiastica perché conobbe il francese e il latino, Virgilio e Ovidio. Scrisse per la [...]
Bibl.: C. v. Kraus, H. v. V. und die mittelhochdeutsche Dichtersprache, Halle 1899; O. Gogala di Leesthal, Studien über Veldekes Eneide, in Acta Germanica, V (1914); J. van Dam, Zur Vorgeschichte des höfischen Epos, Bonn e Lipsia 1923, e Das Veldeke ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] vecchiaia (e la Tebaide di Stazio per quelle dell'adolescenza), gli adornamenti della giovinezza sono scorti ben presto ne la parte de lo Eneida ove questa etade si figura, vale a dire nei canti IV, V e VI. Sicché, la storia di Enea che si distacca ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] , pp. 50 ss.; G. De-Coureil, in Opere, Pisa 1818, vol. I, pp. 59 ss. (sei lettere a L. Bramieri "sopra le traduzioni dell'Eneide del Caro e del B."); S. De Sismondi, De la littérature duMidi de l'Europe, III, Paris 1813, pp. 78-80; Lettera del sig. G ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] e con l'ali si plaude (Pd XIX 35) richiama la colomba " alis plaudentem " dell'Eneide (V 515); il secreto calle (If X 1) risale ai " secreti calles " dell'Eneide (VI 443); la gente argolica (If XXVIII 84) dipende dall' " Argolica de gente " dell ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...