legare
Andrea Mariani
Il verbo, di uso abbastanza largo, ricorre spesso nella forma del participio, per lo più predicato. Non frequente il senso oggi comune, che è anche il più proprio, di " stringere [...] est fortius vinculum in homine virtuoso " (Benvenuto); D. si sente ‛ legato ', " obbligato e cioè obligatus dalla propria parola... cfr. Eneide VI 459 " (Mattalia). Lo stesso senso in Fiore CCVI 12 que' di fuor... sì si legaro / di non partirsi se ...
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VILLANI, Nicola
Marco Leone
– Nacque a Pistoia nel 1590, da Ottavio, discendente di Giovanni, il cronista trecentesco, e da Giulia Baldovini.
Di famiglia numerosa, ma agiata, compì gli studi tra Firenze, [...] il Ragionamento, il cui nucleo originario fu una lezione tenuta fra gli Umoristi nel 1631.
Prendendo l’abbrivo dall’Eneide travestita di Giovan Battista Lalli (Venezia 1632), egli vi traccia a ritroso una storia sommaria del genere della poesia ...
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GUCCI, Niccolò
Paolo Tinti
Discendente da un'antica e agiata famiglia di Cortona, legata sin dal XV secolo alla potente famiglia dei Vitelli, nacque da Piero, in una data collocabile nel primo quindicennio [...] Roberto Orsi da Rimini, podestà di Città di Castello nel 1474. Dopo la stampa della fortunata traduzione del secondo libro dell'Eneide a opera del cardinale Ippolito de' Medici, pubblicata con la data del 20 luglio 1539, e dei Carmina di Gregorio da ...
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Lete (Letè)
Pietro Mazzamuto
Primo dei due fiumi del Paradiso terrestre, nasce dalla stessa sorgente del secondo fiume, l'Eunoè, posta, secondo il Coli, in Oriente (i due fiumi sorgono e si articolano [...] di Claudiano: " Stagnaque tranquillae potantes marcida Lethes / aegra soporatis spumant oblivia linguis " (I 80-81); e l'Eneide: " virgulta sonantia silvae / lethaeumque domos placidas qui praenatat amnem " (VI 704-705).
Quanto ai valori simbolici o ...
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Diomede
Giorgio Padoan
Eroe della mitologia greca, figlio di Tideo, re di Argo. Fu uno dei più valorosi guerrieri greci, famoso per l'abilità con cui combatteva sul cocchio; partecipò alla guerra di [...] (il voto a Pallade: cfr. Aen. II 17). Per quest'ultima impresa è d'obbligo il rinvio al libro secondo dell'Eneide, dove tuttavia Diomede non è nominato tra gli eroi nascostisi nel cavallo (cfr. vv. 261-264); ma una fiorente tradizione medievale ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] di Mosco (1815), della Batracomiomachia (1815), di Frontone (1816), del primo libro dell'Odissea (1816), del secondo dell'Eneide (1816), della Titanomachio esiodea (1817). Il più di questi lavori, in cui il giovane Leopardi era piuttosto un erudito ...
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. Antichità classica. - Elogium è parola di dubbia origine (eligere, eloquium, ἐλεγεῖον, εὐλογία), e di vario significato. Latinamente non dice soltanto lode, ma prima ancora motto o breve iscrizione, [...] dei costruttori dell'impero che Augusto, mosso dal medesimo impulso che aveva indotto Virgilio a celebrare gli eroi del sesto canto dell'Eneide, fece erigere nel Foro a lui intitolato e dedicò nel 2 a. C. I resti degli elogi a noi giunti (Corpus ...
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Essere mostruoso e fantastico della mitologia greca, in figura di quadrupede, partecipe insieme della natura dell'uomo e del cavallo. Dei centauri conosciuti dalla leggenda, i più illustri sono Chirone [...] lotta con i centauri, per le male arti di Acasto, che voleva disfarsi di lui (Esiodo, fr. 78-79). Presso Virgilio (Eneide, VI, 286 segg.) centauri sono introdotti tra i mostri messi a guardia dell'entrata dell'Ade, insieme con la Chimera, la Gorgone ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] le creature (pur se proponendo il personaggio di Catone con particolari mansioni nel regno ultraterreno D. ha evidentemente attinto dall'Eneide, VIII 670). Segue, sulla soglia più bassa del monte, l'inserzione, da parte di D., di gruppi di penitenti ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] disegni del G., in Paragone, III (1952), 27, p. 62; L. Servolini, Disegni inediti di F. G. nella raccolta Faella. Figure dall'Eneide (catal.), Forlì 1952; Id., Un romantico in anticipo: "il focoso pittore" F. G.…, in L'Arte, LIII (1952-53), pp. 31-62 ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...